30 maggio 2011

Racconti matematici - AA.VV.

Alcuni scrittori di valore sono anche stati matematici di professione: da Omar Khayyam a Bram Stocker, da Lewis Carroll a Alexander Solzenicyn. E non è raro che in alcuni romanzi ci siano pagine dedicate alla matematica o con matematici protagonisti. In questa antologia vengono però raccolti solo quei racconti che per intero ed esplicitamente si sono ispirati al mondo della matematica (per tema o struttura del racconto). Due storie di Borges ispirate a quei "libri di logica e matematica letti ma non perfettamente compresi", l'integrazione matematica come integrazione razziale in Pynchon o il rapporto tra uomo e donna sotto forma di anello di Moebius in Cortázar. Tra gli altri racconti si ricordano quelli di Calvino, Buzzati, Huxley, Cheever e McEwan, Saramago, Del Giudice, Voltolini, Musil. Uno spazio particolare è riservato alla fantascienza, che con la matematica ha spesso mostrato grandi affinità.

Recensione

Questa antologia solleva un vespaio di domande e di problematiche a qualsiasi lettore recettivo e curioso. Ognuno potrà scegliere il suo autore e il suo racconto preferito e quello a lui meno gradito. Tuttavia non si potrà negare un lampo di genio a nessuno degli autori selezionati.

Cominciamo dalle domande più semplici: esiste un genere letterario che possiamo definire "racconto matematico"? Siamo abituati a ragionare intorno a categorie come "racconto fantastico" oppure generi come il giallo, noir oppure fantasy. Il racconto matematico possiede lo stesso diritto di cittadinanza? E ancora, se esiste il "racconto matematico" perché non estendere questa categoria anche al romanzo? Nella sua introduzione il curatore, Claudio Bartocci, elenca alcuni narratori che hanno subito il fascino della matematica o che si sono serviti di processi logici matematici nelle loro opere.

Devo confessare, tra l'altro, la mia scarsa dimestichezza con la matematica. Tuttavia ho apprezzato, e molto, quasi tutti i racconti. Ma allo stesso tempo riconosco che non mi metterei a leggere con grande entusiasmo un "romanzo matematico". Infatti le regole del racconto, la sua brevità, il suo statuto ibrido e aperto alle contaminazioni, lo rende più ricettivo rispetto alle provocazioni e alle suggestioni matematiche. A mio avviso è proprio il racconto il terreno più adatto a questo genere di contaminazioni. Proprio per questo, a chiunque abbia intenzione si scrivere e pubblicare un racconto, consiglierei caldamente la lettura di questa antologia, per smentire l'idea comune che scrivere un racconto sia, per via della brevità, cosa più semplice rispetto alla stesura di un romanzo. Questi racconti dimostrano, al contrario, che la brevità impone all'autore una severa disciplina, nella quale l'invenzione narrativa deve necessariamente dare vita a un congegno narrativo tendente a quella perfezione propria della matematica. Nel romanzo invece è il personaggio che domina la scena, con tutte le sue imperfezioni, i suoi vizi, i suoi tic.

Vale la pena fare qualche considerazione in merito agli autori selezionati: tutti di sesso maschile e quasi tutti europei (con due argentini e uno statunitense). Vuol dire che al di fuori di questo perimetro (maschio, europeo, o di origine europea, bianco) gli scrittori non subiscono il fascino del numero? E se così fosse, perché? Perché mancano le autrici? Domande troppo difficili, evidentemente, a cui non oso dare una risposta.

Giudizio:

+5stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Racconti matematici
  • Autore: AA. VV.
  • Traduttore: Traduttori vari
  • Editore: Einaudi
  • Data di Pubblicazione: 2006
  • Collana: ET scrittori
  • ISBN-13: 9788806188252
  • Pagine: 294
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 11,50

0 Commenti a “Racconti matematici - AA.VV.”

Posta un commento

 

La Stamberga dei Lettori Copyright © 2011 | Template design by O Pregador | Powered by Blogger Templates