8 febbraio 2011

Un'inquietante simmetria - Audrey Niffenegger

Le due gemelle Julia e Valentina conducono l'esistenza protetta eppure piena di interrogativi tipica degli adolescenti americani. Un giorno ricevono una misteriosa missiva indirizzata loro dalla zia materna Elspeth. Gemella a sua volta della loro madre e mai conosciuta. Dalla lettera apprendono della morte della misteriosa zia e di avere ereditato il SUO appartamento londinese, a una condizione però: che accettino di viverci per un anno, dandosi il tempo e il modo di conoscere finalmente una parente così prossima eppure mai incontrata prima. Dopo mille tentennamenti i genitori delle due ragazze danno il loro assenso. Quello che Julia e Valentina troveranno ad attenderli è un bizzarro e affascinante appartamento prospiciente il suggestivo cimitero di Highgate, in un palazzo abitato da curiosi personaggi che conoscevano assai bene la zia. Elspeth dal canto suo è tutt'altro che scomparsa, e ben presto comincia a dare inquietanti segnali della sua presenza all'interno della casa, segnali a cui Valentina è particolarmente sensibile.

Recensione

Questo è uno di quei casi in cui il passaparola ha funzionato al contrario: sull'onda dell'entusiasmo generato da La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo mi sono precipitata a comprare questo libro, per poi lasciarlo a far polvere sullo scaffale per mesi, a causa dell'infinità di pareri negativi dei fan della Niffenegger, delusi dal confronto con la prima opera dell'autrice. Quando finalmente mi sono decisa ad avventurarmi in questo scempio annunciato non sono rimasta poi così delusa, sicuramente anche grazie alle scarse aspettative.

Cominciamo col dire che il libro è ambientato a Londra e questo per me è già un punto guadagnato, soprattutto perché si parla della Londra più defilata e meno moderna, dove un ruolo di primo piano è giocato dall'incredibile cimitero di Highgate, piccola città nella città, le cui vie tortuose e i pittoreschi monumenti funebri,dominati da una vegetazione lussureggiante e da una ricca fauna selvatica, riportano in vita le atmosfere più suggestive e gotiche dell'epoca vittoriana. Il tono è quello di una ghost story, più cupo e misterioso rispetto a La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo e anche questo è un punto a suo vantaggio a mio parere, perché è innegabile che quest'ultimo, per quanto mi abbia entusiasmata, varca un po' troppo spesso il confine tra il sensibile e il melodrammatico, mentre qui il tono e più distaccato e impietoso.
E' vero però che questo nuovo romanzo è un'opera di qualità inferiore, sia per lo stile che per la gestione della trama. E' bello non avere a che fare con le sdolcinatezze di Claire ed Henry, però qui la Niffenegger ha un tono meno ispirato, più prosaico, senza quella forza evocativa che aveva dimostrato di possedere in precedenza.

La storia si apre in modo interessante: si prospettano complesse evoluzioni, ma l'autrice sembra non essere in grado di mantenere ciò che promette. Il complesso rapporto quasi simbiotico fra le gemelle Julia e Valentina (gemelle non perfettamente uguali, bensì simmetriche) dovrebbe essere uno dei fulcri nella narrazione e invece si evolve lungo binari prestabiliti e un po' scontati: la voglia di indipendenza di Valentina si scontra con l'attaccamento tirannico e autoritario di Julia sempre seguendo lo stesso schema, le due gemelle discutono sempre delle solite cose, si rinfacciano in continuazione gli stessi problemi senza che si venga mai a capo di nulla. La loro "inquietante simmetria" rimane inquietante solo nel titolo ma è abbastanza inutile ai fini dell'evoluzione della trama.

Allo stesso modo rimane inconsistente la relazione tra la madre delle ragazze, Edie, e la sua gemella Elspeth, divise durante la giovinezza da un insanabile conflitto in grado di lasciare strascichi di rancore anche dopo la morte di Elspeth. Le ragioni della tensione fra le due donne costituiscono uno dei misteri cardine della vicenda, o almeno così sembra volerci far credere l'autrice fino alla fine del romanzo, quando finalmente queste ragioni vengono svelate in quello che dovrebbe essere un eclatante colpo di scena che però si risolve nel nulla più totale, accolto quasi con rassegnata indifferenza dai protagonisti del romanzo. I personaggi maschili, poi, rimangono ombre che si muovono sullo sfondo della narrazione, inconsistenti e passivi, totalmente manovrati dalle figure femminili, tra le quali nessuna riesce veramente a far affezionare il lettore. Se Valentina riesce ad essere almeno gradevole nonostante la sua eccessiva remissività, Julia è decisamente insopportabile: non ha interessi, non ha progetti, non ha sogni se non quello di soffocare tutte le ambizioni della gemella per costringerla a passare la vita a non far nulla come lei. Edie è poco più che un fantasma, piena di pensieri inutili ed inconcludenti. Elspeth, pur essendo morta, è forse il personaggio più vivo, ma a quarant'anni riesce ancora a mostrare quell'egoismo indifferente e inconsapevole dei bambini di due.

L'impressione generale è che l'autrice si trovi tra le mani tanto materiale appetibile e che alla fin fine non sappia bene cosa farne e quindi lo riversi nel racconto sperando che trovi un senso da solo, cosa che purtroppo non accade lasciando l'opera riuscita solo a metà.
Ma se cercate un'inquietante simmetria che colpisca davvero è meglio se andate a rileggervi la poesia di Blake.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Un'inquietante simmetria
  • Titolo originale: Her Fearful Simmetry
  • Autore: Audrey Niffenegger
  • Traduttore: D. Vezzoli
  • Editore: Mondadori
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • Collana: Scrittori italiani e stranieri
  • ISBN-13: 9788804593836
  • Pagine: 439
  • Formato - Prezzo: Rilegato, sovraccoperta - Euro 18,00

1 Commenti:

  • 8 febbraio 2011 alle ore 18:37
    Tancredi says:

    Ecco, anch'io l'ho comprato ma poi l'entusiasmo s'è tristemente sgonfiato, e ancora non ho avuto il coraggio di prendere il libro in mano... mi sa che quando capiterà il giudizio sarà il medesimo...

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