27 gennaio 2011

La biblioteca dei morti - Glenn Cooper

Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un’abbazia sull’isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un’interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante.
Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria.
Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo.
Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile.
Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo.
Perché non esiste nulla di casuale.
Perché la nostra strada è segnata.
Perché il destino è scritto.
Nella Biblioteca dei Morti.

Recensione

Mentre leggevo questo libro non potevo fare a meno di chiedermi come ha fatto a restare in cima alle classifiche per così tanto tempo.
Immagino sia accaduto qualcosa di simile a Il Codice da Vinci, ovvero l'appagamento di una certa passione per le teorie complottiste, per cui i grandi poteri ci nascondono segreti fondamentali della storia umana, unite ad un pizzico di "effetto oroscopo", ossia la convinzione che il nostro destino sia già scritto e chi possiede un raffinato sesto senso possa predirlo.

Questi due elementi contribuiscono a dare un tocco di originalità a questo libro, altrimenti scarsmente distinguibile dagli altri polizieschi del genere. Per il resto lo schema è sempre il solito: agente dell'FBI dal passato glorioso ma ora sul viale del tramonto, ovviamente mezzo alcolizzato e dalla vita sociale disastrata, manca solo che parli a rutti e poi la somiglianza con il maiale sarebbe completa. Gli viene affiancata la solita giovane agente brillante, determinata e ambiziosissima col compito di aiutarlo ad acchiappare l'ennesimo terribile serial killer che si diverte a mandare alle proprie vittime cartoline che annunciano il giorno esatto della loro morte.

Anche lo stile non si distingue dal pattern di genere se non in peggio: tonnellate di gergo "FBI", unito ad una prosa zoppicante, piena di ripetizioni e soprattutto totalmente incapace di creare un po' di suspence. Rispetto infatti a libri come Il Codice da Vinci, che avevano per lo meno il merito di essere scritti in modo incalzante, tanto che si divorava un capitolo dietro l'altro, La Biblioteca dei morti ha un ritmo lento, faticoso. La soluzione dell'enigma, effettivamente originale e accattivante, si capisce a metà libro, e questo sicuramente non invoglia il lettore a trascinarsi verso l'ultimo capitolo per scoprire come il nostro rozzo eroe riuscirà a cavarsela.

Giudizio:

+2stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: La biblioteca dei morti
  • Titolo originale: Library of the Dead
  • Autore: Glenn Cooper
  • Traduttore: Gian Paolo Gasperi
  • Editore: Nord
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • Collana: Narrativa
  • ISBN-13: 9788842916062
  • Pagine: 439
  • Formato - Prezzo: Rilegato - 18.00 Euro

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