10 ottobre 2010

Almost blue - Carlo Lucarelli

Nessuno vuole ammetterlo, ma a Bologna c'è un assassino seriale: è l'Iguana, che assume di volta in volta l'identità delle sue vittime, per sfuggire alle «campane dell'inferno» che gli risuonano nelle orecchie. Tocca a Grazia cercare di prenderlo, e più delle sofisticare tecnologie che usa, le servirà l'intuito e le capacità di ascolto di Simone, cieco dalla nascita. Mentre cacciatore e preda si scambiano continuamente i ruoli, vediamo la scena ora con gli occhi attenti e ansiosi di Grazia, ora con lo sguardo febbricitante e doloroso dell'Iguana, o la percepiamo come un concerto di suoni e voci, un complicato e fantastico arabesco mentale, quando la soggettività è di Simone. E la città che così prende forma sotto i nostri occhi, fitto reticolo di trame e di ossessioni, è insieme la sorprendente megalopoli italiana che si stende su tutta l'Emilia, e anche il teatro magico dove tutte le storie possono accadere. Un thriller nervoso e impeccabile, una storia d'amore e solitudine, una scrittura che sa dosare tensione emotiva e colpi di scena.

Recensione

Premetto che non amo il genere perché il giallo è un po' come il fantasy: è un genere dal mercato saturato e gli ingredienti sono sempre quelli. In più se lo scrittore si limita ad appoggiarsi ai soliti, facili cliché senza portare niente di nuovo, automaticamente la narrazione ne risente e il lettore si stanca facilmente. Lucarelli invece conosce la materia che tratta e sa come tenere inchiodato il lettore dalla prima all'ultima pagina. Personaggi strutturati con maestria, tempi narrativi perfetti, ambientazione ricostruita superbamente e idee a iosa. Il tutto in poco meno di duecento pagine.

Degni di nota poi l'uso di stili differenti a seconda del punto di vista del personaggio (l'ispettore Grazia Negri è raccontata in terza persona al passato remoto-imperfetto mentre Simone e l'Iguana vedono la storia in prima persona al presente), l'idea di un protagonista cieco dalla nascita che adora ascoltare la canzone che dà il titolo al libro, "Almost blue" di Chet Baker, con il suo giradischi, scandaglia l'ambiente con uno scanner e descrive ciò che non può vedere attraverso una personale rielaborazione delle sensazioni che suoni e odori gli comunicano (per esempio l'uso dell'allitterazione tra sensazione e colore: una sensazione beLLa è associata al colore giaLLo o una bRutta al veRde), l'ambiente cupo di una Bologna che non è più la solare città emiliana da cartolina che tutti conosciamo e l'ottima caratterizzazione, costruita senza cadere nel facile eccesso di truculenze varie grazie anche alla musica pesante dei Nine Inch Nails, di un assassino seriale, il "killer degli studenti", dal modus operandi disturbato (prende in tutto e per tutto l'identità dell'ultima vittima uccisa).

Sul tutto l' ispettore Grazia Negri, combattiva donna che arranca nel cercare una sua posizione nel mondo maschilista della polizia, che lotta e sbaglia sempre lontana anni luce dal prototipo della "femmina da giallo", e che proprio questo suo essere fallibile la rende un personaggio vero.

In conclusione, "Almost blue" è un libro da leggere assolutamente. Lucarelli ha un ritmo infallibile, sa cosa scrivere per catturare l'attenzione senza dilungarsi inutilmente. Il lettore è avvisato: non ne uscirà se non solamente alla fine.

Consigliato+++.

Giudizio:

+5stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Almost Blue
  • Autore: Carlo Lucarelli
  • Editore: Einaudi
  • Data di Pubblicazione: 2007
  • Collana: Stile libero
  • ISBN-13: 9788806184384
  • Pagine: 194
  • Formato - Prezzo: Brossura - 10,50 Euro

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