23 settembre 2010

Il divo Claudio - Robert Graves

"Lo storico non ha il diritto di interrompere il racconto nel punto culminante di interesse. Avevo il dovere assoluto di proseguirlo, e di descrivere, per lo meno, ciò che il resto dell'esercito pensò di quell'atto prettamente anticostituzionale compiuto dalla Guardia di Palazzo; e ciò che ne pensò dal canto suo il Senato." Claudio è un uomo affabile, un uomo mite, è uno studioso la cui vita cambia improvvisamente e inaspettatamente quando viene acclamato imperatore dai pretoriani. Circondato ma non travolto dagli intrighi di corte, dalle passioni, dai tradimenti che falcidano sia la sua famiglia sia i suoi avversari, riuscendo quasi involontariamente a rimanere a margine delle lotte di potere, Claudio giunge a passo regolare e misurato verso l'apice del successo. Ma la sua vita, sino a ora e da ora in poi, non è una vita facile, non è neppure felice, né tantomento gloriosa: è la vita di un riformatore prudente, calunniato e temuto come tiranno capriccioso e sanguinario. Attorno a lui si muovono le ambizioni sfrenate delle sue donne, come Messalina, la giovanissima e sfrenatamente ambiziosa moglie, o Agrippina, che, forse, fu responsabile della sua morte prematura. Di questo straordinario itinerario umano narra Robert Graves, secondo la fortunata formula della fiction storica.

Recensione

All'inizio degli anni Trenta del Novecento Robert Graves decide di accantonare la poesia e scrivere qualcosa che gli frutti una gran quantità di lettori, e quindi di denaro, con il quale intende pagare i suoi debiti e "tornare a camminare a testa alta", come dice lui stesso in una lettera. È così che nascono Io Claudio che racconta i primi cinquant'anni di vita del futuro imperatore e Il divo Claudio che prende il là dall'ascesa di Claudio al seggio imperiale.

Tacito, Svetonio, Seneca, Flavio Giuseppe sono le fonti che l'autore consulta con grande attenzione per ripercorrere la vita del quarto princeps romano: da ognuno di essi prende un pettegolezzo, un aneddoto, un piccolo particolare. Queste le materie prime che vengono lavorate con ingegno e immaginazione e messe in bocca, o sarebbe meglio dire "nella penna", di Claudio stesso. Leggendo degli intrighi di palazzo, delle congiure, delle morti per avvelenamento che costellano il romanzo ci si trova spesso a chiedersi quanto ci sia di storico e quanto invece appartenga alla fantasia dell'autore. In realtà Graves inventa ben poco, i fatti raccontati sono attestati storicamente, è alle motivazioni, alla costruzione dei caratteri, alla psicologia dei personaggi che egli conferisce il suo tocco personale. Lo stesso Claudio non ci viene presentato certo come lo stupido dipinto fin troppo spesso dai libri di storia. Il Claudio di Graves non è uno sciocco ma facendosi credere tale riesce a sopravvivere a buona parte della sua famiglia, è un uomo colto, uno storico che nel momento in cui viene proclamato imperatore non ha altro pensiero che quello di poter finalmente leggere le sue opere davanti a un vasto uditorio. Talvolta, allo scopo di presentare l'imperatore estraneo ai crimini e alle ingiuste condanne che pur fecero parte del suo regno, Graves ne esagera l’ingenuità e la semplicità d’animo. Tuttavia egli evita di ritrarlo come lo strumento attraverso il quale le sue donne e i suoi ministri possono esercitare il potere. È inesperto, fiducioso ma non è un burattino né è uno stupido: sa quel che fa, l’unico errore di cui lo si può imputare è la sua scarsa capacità di giudicare le persone di cui si circonda.

Ma in fondo Graves, seppur tenta di riabilitare l’immagine del suo protagonista, è consapevole che egli non fu un personaggio coraggioso. Esita, tentenna, torna sui suoi passi, convinto sostenitore della Repubblica proprio nel momento in cui sta per ripristinarla decide di fare marcia indietro abbandonando la guida dello Stato alla sua ultima moglie Agrippina. Claudio si arrende, è uno che rinuncia.

Dopotutto, lo stesso Graves, dopo l’esperienza della guerra, aveva preferito abbandonare il mondo civilizzato e rifugiarsi in un paesino sperduto sull'isola di Maiorca.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Il divo Claudio
  • Titolo originale: Claudius the God and His Wife Messalina
  • Autore: Robert Graves
  • Traduttore: C. Coardi
  • Editore: Corbaccio
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • ISBN-13: 9788863800593
  • Pagine: 389
  • Formato - Prezzo: Rilegato - Euro 19,60

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