10 giugno 2010

Quattro dopo mezzanotte vol. I - Stephen King

Passata la mezzanotte, il tempo e le cose subiscono strane, inquietanti trasformazioni... Che cosa mai accade all'osservatore sbigottito quando s'infrange la finestra che separa la realtà dall'irrealtà e le schegge volano impazzite dappertutto? Seguendo il ritmico, inesorabile ticchettio dell'orologio, Stephen King avanza terrificanti risposte al singolare interrogativo in quattro racconti dal suggestivo potere ipnotico. Questo volume raccoglie i primi due... introducendo il lettore in un lungo incubo a occhi aperti.


Recensione

Quattro dopo mezzanotte: quattro racconti horror per quattro momenti della notte a partire dall’ora delle streghe, a partire dal momento in cui tutto può succedere.

Una dopo mezzanotte: I Langolieri.
Brian Engle è un pilota che, appena atterrato dopo la sua ultima traversata, ha ricevuto la notizia della morte dell’ex moglie in un incendio. S’imbarca dunque nuovamente alla volta di Boston, e si concede un lungo sonno durante il volo; la piccola Dinah, non vedente, si risveglia e cerca immediatamente la zia, ma non la trova; Albert, violinista diciassettenne, viene strappato al suo sogno dalle grida della bambina, e così lo strano inglese Nick, lo scrittore di gialli Jenkins, l’insegnante Laurel, lo squilibrato uomo d’affari Toomy, nonché Bethany, Rudy, Don, e lo stesso Brian. I quali, insieme a un misterioso passeggero ubriaco addormentato in coda, sono gli unici presenti a bordo; tutt’intorno a loro, l’aereo è vuoto, equipaggio e passeggeri scomparsi, i loro effetti personali –borse, portafogli, gioielli, ma anche parrucchini, protesi e peacemakers- abbandonati sui sedili.
Presto i sopravvissuti si rendono conto che ciò che li distingue dagli scomparsi –sì, perché presto appare chiaro che non c’è alcuna spiegazione razionale all’accadimento- è il fatto che tutti stavano dormendo profondamente quando è avvenuto il fenomeno. Fortunatamente per loro, Brian è in grado di pilotare l’aereo. Sfortunatamente per loro, l’aeroporto di Bangor in cui il volo viene dirottato è assolutamente e inspiegabilmente deserto.
I Langolieri stanno arrivando.
Un bel racconto che costruisce abilmente la suspance capitolo dopo capitolo, in un crescendo d’irrealtà che sfocia improvvisamente nell’orrore. Ha il profumo di quei vecchi e sani horror che terrorizzano ancora dopo decenni, ma c’è qualcosa in più: come scrive King stesso nell’introduzione, questo è un racconto sul tempo, e sui suoi effetti corrosivi sul cuore umano, il passato e le ombre che esso proietta sul presente… ombre nelle quali talvolta crescono cose sgradevoli e cose ancor più sgradevoli si nascondono… e ingrassano.
I Langolieri divorano il presente che si trasforma in futuro, come a simboleggiare lo scorrere rapido del tempo che ci sfugge dalle mani troppo in fretta.
Da questo racconto è stato tratto un film per la tv.

Due dopo mezzanotte: Finestra segreta, giardino segreto.
Di questo secondo racconto esiste un recente film molto fedele fino a poco prima dell’epilogo, che purtroppo se si è già visto (com’è accaduto a me) rovina parecchio la godibilità del racconto. Perché, molto più che il precedente, Finestra segreta gioca tutto sulla perfetta e sublime costruzione dell’intreccio, fino a spazzare tutto via con l’imprevedibile rivelazione finale.
Mort Rainey è l’ennesimo scrittore disadattato uscito dalla penna di Stephen King. Anche qui mi appoggerò all’introduzione dell’autore: se Misery trattava il tema del dominio del romanzesco sul lettore, e La metà oscura quello del sopravvento della finzione letteraria sull’autore, Finestra segreta contiene entrambi.
Mort è reduce da un divorzio conseguente alla scoperta dei tradimenti dell’amata moglie, e si è trasferito nella residenza estiva per tentare di scrivere il suo prossimo libro. Questo finché alla sua porta –immediatamente in apertura del racconto- non bussa John Shooter, campagnolo con forte accento del Mississippi, accusandolo di aver rubato un suo racconto e di averlo pubblicato a suo nome. L’uomo non si accontenta delle spiegazioni di Mort, che gli assicura di aver pubblicato il suo racconto su rivista ben prima di quando Shooter affermi di aver scritto il suo, e intraprende una lunga e puntigliosa campagna di persecuzione.
Qualsiasi accenno in più alla trama rovinerebbe la godibilità del racconto, per cui: da leggere. Prima del film, nonostante l’epilogo, come dicevo, sfoci più nel paranormale, ma la versione cinematografica è consigliata ugualmente per la presenza di un ottimo Johnny Depp nei panni di Mort.

N.B. La raccolta è stata divisa in due: Quattro dopo mezzanotte volume II contiene gli altri due racconti.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Quattro dopo mezzanotte vol.1
  • Titolo originale: Four Past Midnight
  • Autore: Stephen King
  • Traduttore: Tullio Dobner
  • Editore: Sperling&Kupfer
  • Data di Pubblicazione: 2002
  • Collana: Super Bestseller
  • ISBN-13: 9788882744250
  • Pagine: 448
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 10,90

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