5 maggio 2009

Anno Dracula - Kim Newman

Inghilterra, 1888. Dopo aver sconfitto Van Helsing e i suoi amici, il conte Dracula domina sul Regno Unito. Il re dei vampiri ha sposato la regina Vittoria, trasformandola in una non-morta, e i nosferatu imperversano. Le strade della Londra notturna sono battute da bande di vampiri in cerca di preda e, nella luce dei lampioni, prostitute-vampiro adescano i clienti in cambio di una pinta di sangue. Nelle ombre di questa metropoli si aggira uno spietato assassino che uccide solo giovani donne non-morte e si fa chiamare Jack Lo Squartatore....
Charles Beauregard, agente speciale alle dipendenze del misterioso club Diogene, e Geneviève Dieudonné, vampira gentile di una stirpe che si contrappone a quella del conte di Transilvania, uniscono le loro forze per scovare l'autore di questi efferati delitti, che minacciano di sovvertire l'ordine sociale.

Recensione

Ehi! Dico a voi! Vi piacciono i vampiri? Intendo i vampiri veri, quelli con occhi rossi e zanne snudate (no, non quelli bellibellibelli in modo assurdo e che brillano al sole come nemmeno i diamanti DeBeers). E vi piace la letteratura ottocentesca? Siete tipi che spaziano da H.G. Wells, passando per Stevenson, Stoker, Conan Doyle e Polidori con puntatine da Kipling a Oscar Wilde? Come siete messi a gusti cinematografici? I film sui vampiri vi fanno strippare?
Se rispondete di sì ad almeno un paio di queste domande, bene, questo è il libro che fa per voi!

Anno Dracula è una variazione. Le variazioni sono quei romanzi che rispondono a tutta quella variegata serie di domande che inizia con: "Ma che cosa sarebbe successo se....?"
In questo caso, il "se" è "se Dracula avesse vinto". E, devo dirlo, la risposta che il sig. Newman fornisce è oltremodo interessante. Mischiando un po' di fatti reali con un po' di fatti inventati, utilizzando migliaia di comparse che vanno da illustri ad eccezionali per arrivare ai veri e propri pezzi da novanta (praticamente, ogni personaggio citato è o un personaggio reale o uno letterario: esistono addirittura siti internet con l'amplissimo who's who di questo libro) e imbastendo una trama tinta di giallo, lo scrittore dà vita ad un universo incredibilmente complesso, variegato e coinvolgente. Dando prova di una cultura abissale gestisce personaggi nuovi e "presi a prestito" con eccezionale maestria. Newman è così bravo che, quando vedrete sulla scena qualche, diciamo così, "prestito eccellente", vi sembrerà di aver incontrato per caso un vecchio amico. Niente e nessuno si salva dalle sue citazioni: volete Anne Rice? Ecco fare capolino, quasi di straforo, un Lestat de Lioncourt che si lamenta perché gli umani, in un maldestro tentativo di impalarlo, gli hanno rovinato il vestito migliore. Volete Stephen King? Et voilà, Barlow in tavola, servito dritto dritto da Le notti di Salem (Newman lo etichetta come "buffone", ma questo è un dettaglio). Parliamo dei predecessori di Stoker? Ecco il malvagio vampiro Kosti, direttamente da La bella vampirizzata di Alex Dumas padre. E, ne dico solo altri due perché se no non si finisce più, abbiamo gente del calibro del dottor Jekyll e del dottor Moreau che vediamo addirittura mentre svolgono (in coppia) un incarico professionale.
La parte del leone la fa, con esiti deliziosi, l'algido Lord Ruthven, protagonista de "Il vampiro" di Polidori, riciclato per l'occasione nientepopòdimenochè come Primo Ministro dell'Impero! La scena in cui sparla velenoso dietro le spalle del Principe Consorte insieme ad un Lord Godalming divenuto vampiro e tutto preso nel rifarsi una verginità politica (la sua priorità è far dimenticare al mondo la sua poco opportuna comunella con gli arcinemici della Corona Van Helsing, Harker e Seward) è semplicemente impagabile.
In tutto questo, i due protagonisti un po' si perdono sulla scena, ma devo dire che ambedue, forse più lei di lui, sono interessanti e intriganti. E poi, si può volerne loro perché cedono il passo alle comparse illustri? Ubi maior minor cessat.

A livello di scrittura, siamo di fronte ad una bella prova: ben scritto, ben mostrato, con tutti i colpi di scena al posto giusto. E anche l'ambientazione, una Londra nebbiosa e sporca è plausibile, ben curata e ben documentata. L'unico neo, devo dirlo, è un editing poco curato che a tratti sprofonda nel penoso: gli spazi sono mal gestiti e rendono difficoltosa la comprensione dei dialoghi e, addirittura, qualche verbo mancante. Ma, a parte questo, davvero un ottimo libro!
(Così, en passant: ha un seguito che si intitola Il barone sanguinario)

Dettagli del libro

  • Titolo: Anno Dracula
  • Titolo originale: Anno Dracula
  • Autore: Kim Newman
  • Traduttore: Bernardo Cicchetti
  • Editore: Fanucci
  • Data di Pubblicazione: 2005
  • Collana: Tascabili immaginario
  • ISBN-13: 9788834709320
  • Pagine: 427
  • Formato - Prezzo: Brossura - 8,00 Euro

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