6 luglio 2009

Jonathan Strange & II Signor Norrell - Susanna Clarke

All'inizio dell'Ottocento, della magia inglese rimangono quasi solo leggende come quella di Re Corvo, il grande mago capace di fondere la sapienza delle fate con la ragione umana. Ma dalle regioni del Nord un tempo visitate da elfi e folletti appare il signor Norrell, capace di far parlare le statue della cattedrale di York: la notizia sembra segnare il ritorno della magia in Inghilterra, e Norrell si trasferisce a Londra per offrire i suoi servizi magici al governo, impegnato nella guerra contro Napoleone. Ma una profezia parla di due maghi che faranno rinascere la magia inglese. Uno dei due maghi è Norrell. E l'altro chi è? Il romanzo è pubblicato in due versioni, con copertina bianca e con copertina nera.

Recensione di Valetta

Fantasy o romanzo storico? Tutti e due, direi. Si parla di magia con un approccio "serio", si ricostruisce parte della storia di Inghilterra del XIX secolo (guerre napoleoniche comprese) partendo dal presupposto che la magia una volta sia esistita e che i due protagonisti, Strange e Norrell, siano riusciti a riportarla ai suoi antichi fasti.

L'approccio della Clarke è quello di narrare eventi magici come assolutamente normali, tipici della quotidianità, e il tutto è reso ancora più gustoso dalle numerose note a piè di pagina, quasi un libro "in più" in cui vengono narrate leggende e spiegati dettagli della passata storia magica dell'Inghilterra. So che molti lettori, soprattutto i grandi amanti del fantasy, non hanno gradito molto questo approccio, che rendeva il libro a loro parere un po' noioso.
Al contrario, io me lo sono proprio gustato anche grazie allo stile della Clarke, tipicamente inglese, e che, nell'uso dell'ironia, ricorda molto Jane Austen. E poi che bella questa Inghilterra a metà fra le selvagge brughiere della Bronte e la Londra di Dickens, brulicante di vita. Inoltre i personaggi sono veramente affascinati e di impatto; non solo l'estroverso Strange e il rigido Norrell, ma anche i personaggi di contorno hanno un'enorme personalità.
La moglie di Strange, ad esempio, per quanto rimanga sempre in secondo piano, riesce a colpire il lettore con poche brillanti battute.

Forse la prima parte del libro è un po' più didascalica, mentre nella seconda si vivacizza e la conclusione è un turbine di eventi e di magia che fa rimanere incollati alle pagine fino alla fine. Indimenticabili le parti in cui Strange aiuta l'esercito britannico a sconfiggere Napoleone con la magia e i tentativi di curare Re Giorgio, ritenuto pazzo ma in realtà vittima di uno spirito fatato crudele come solo le fate sanno essere.

Recensione di Morwen

Due parole per cominciare a proposito dell'aspetto esteriore dell'edizione italiana di questo libro. Ormai penso che nelle librerie sia disponibile soltanto la copia in brossura con copertina rossa dell'edizione economica, ma alla sua uscita il volume cartonato poteva disporre di ben due differenti vesti grafiche, bianca e nera.
La versione nera ha non solo copertina e sovracopertina nere, ma anche il taglio dei fogli tinto del medesimo colore e un segnalibro di stoffa interno del medesimo colore. Le scritte sulla costa e sul piatto del libro sono in bianco. La versione bianca era la speculare al negativo di quella nera. Entrambe sono decorate da delle belle illustrazioni di Portia Rosenberg.

Poiché il libro è anche il suo aspetto fisico, per questo particolare volume la cura grafica mi aveva già molto ben disposta quando me lo vidi regalare per il Natale 2005. Anche se non sono una fanatica del libro di proprietà e di solito sono portata a pensare che dopotutto l'importante sia il contenuto, consiglio a chi volesse accingersi alla lettura in questo specifico di procurarsi la prima edizione in cartonato, sfogliarla ha tutto un altro sapore e contribuisce a entrare nel vivo dell'atmosfera del romanzo.

Ma entriamo ora nel dettaglio.
Jonathan Strange & Il Signor Norrel è un fantasy, ma è molto diverso da qualunque fantasy io abbia finora letto. Tentando di definirlo, potrei considerarlo il perfetto incontro tra uno urban fantasy, un romanzo storico e un saggio storico annotato.
Fantasy per il tema trattato, la magia, anche se ha ben poco a che vedere con Harry Potter e i suoi emuli; romanzo storico per l'accurata ricostruzione dell'Inghilterra e dell'Europa d'inizio Ottocento, della buona società inglese e delle campagne napoleoniche, il che dà alla vicenda un grado di veridicità molto alto; un saggio storico annotato, infine, per le gustose note a piè di pagina che sviluppano i più disparati argomenti che circondano la gloriosa storia della magia inglese in un affastellarsi di citazioni di opere inventate e aneddoti fantastici che ben richiamano alla memoria lo stile dei libri storici di quel periodo e che permettono di approfondire ancora di più l'ambientazione. Tutto questo condito da una buona dose di humour inglese e di arguzie che mi hanno ricordato molto da vicino Jane Austen (scrittrice, per altro, contemporanea agli avvenimenti narrati) e strappato diversi sorrisi durante la lettura.

Non voglio appesantire la recensione inserendo la trama, la quarta di copertina dice già a sufficienza: di più vorrebbe dire rovinare la lettura altrui. Basti sapere che ci sono un anziano mago, teorico, borbottone, schivo, misantropo, e il suo giovane allievo, brillante, pratico, impacciato nella vita quotidiana. Con loro la magia diventa una sorta di scienza sperimentale filosofica, di cui si possono scrivere libri e combattere guerre di penne come all'epoca avveniva per i saggi politici e la poesia. C'è poi tutta una galleria di personaggi ben caratterizzati e ottimamente costruiti, dalla moglie di Jonathan Strange, Arabella, a Stephen Black, servitore di Lord Pole, a Lady Pole, fino a personaggi storici come il Duca di Wellington, Re Giorgio III e, soprattutto, Lord Byron di cui si dà un ritratto davvero interessante. Tra le ambientazioni spiccano Londra, città operosa, la rilassata campagna inglese e una foschissima Venezia, allora una delle tappe più gradite ai visitatori inglesi del Grand Tour.

La cura che la Clarke ha infuso nello scrivere questo romanzo, la cui stesura è durata oltre 10 anni, si nota anche dal fatto che tutte le vicende vanno ad incastrarsi perfettamente e nessun elemento è lasciato al caso.

Un romanzo che consiglio molto caldamente a tutti gli amanti del fantasy libero dal cliché di draghi-elfi-guerrieri-maghi, ma anche agli appassionati di romanzi storici. Affrettatevi, però, perché nel 2008 sono stati comprati dalla New Line Cinema i diritti per trarne un film e non vorrei che le sorti dell'adattamento cinematografico compromettessero il piacere della lettura di questo libro.

Dettagli del libro

  • Titolo: Jonathan Strange & il signor Norrell
  • Titolo originale: Jonathan Strange & Mr Norrell
  • Autore: Susanna Clarke
  • Traduttore: P. Merla
  • Editore: Longanesi
  • Data di Pubblicazione: 2005
  • Collana: La Gaja Scienza
  • ISBN-13: 9788830422971
  • Pagine: 887
  • Formato - Prezzo: Rilegato, sovraccoperta - 22,00 Euro

1 Commenti:

  • 6 luglio 2009 alle ore 19:25
    Doc Nature says:

    Una storia avvincente e mai banale. Molto piaciuto

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