2 dicembre 2015

Quasi una commedia - Beatrice Da Vela

Roma, Primavera 1972. Il cinico professore Tommaso, con la complicità dell’inseparabile amica Lucia, scappa da una noiosa festa di battesimo verso quella che sembra l’usuale notte di libertà e dell’amore che “non osa pronunciare il suo nome”. Ma quello che inizia è un viaggio metaforico in una città infernale, dove l’unica salvezza è un giovane biondo, che potrebbe portare Tommaso fuori dal primo regno, verso la nebbia del Purgatorio e la luce del Paradiso.


Recensione

La prima sensazione che colpisce di questa storia, non appena se ne conclude la lettura, è il dilemma di un’intera generazione politica che, forte delle lotte passate, deve fare i conti con la modernità sociale che irrompe nella scena e si diffonde a macchia d’olio nella vita delle persone che circondano i protagonisti della storia, provocando anche un senso di smarrimento.
Al di là delle caratteristiche peculiari di ciascuno, Tommaso l’intellettuale protagonista e la sua amica di sempre Lucia, si confrontano coi temi scottanti del post ’68, con la critica che quell’era di cambiamento ha portato nella concezione stessa di politica in Italia. Siamo negli anni settanta, esistono ancora le lotte intestine di partito, i confronti di leadership e la stessa politica entra conflitto con se stessa e con ciò che la circonda, attestando il passaggio a un nuovo modo di fare politica che, in qualche modo, si discosta dagli ideali per arrivare alla carriera, trasformando il senso stesso della comunanza che fino a quel momento significava rappresentare gli altri.

Per quanto questa considerazione si possa considerare azzardata, è complementare al fascino indubbio che il protagonista esercita in tutti quei lettori che si ritrovano a interagire con lui, sbirciando nella sua vita. Tommaso è un uomo fondamentalmente solo, che non ritiene di poter dedicare la sua esistenza a una situazione sentimentale stabile: ha una posizione lavorativa da tutelare e, soprattutto, è omosessuale.
Si concede delle libertà a pagamento che lo porteranno a scontrarsi purtroppo con la violenza e con l’odio che all’epoca si respirava per chi, come lui, aveva un’affettività non convenzionale, tema tra l’altro alla ribalta ancora oggi delle cronache nostrane.
Ma proprio i postumi dell’aggressione gli consentono di poter rimettere a fuoco la sua vita e fare i conti coi suoi stessi orientamenti, facilitato in questo dall’incontro con Brunetto, un giovane omosessuale che dimostra al professore, nonostante il suo retroterra culturale e la sua ingenuità profonda, la possibilità di poter amare ed essere corrisposti, anche quando nessuno sarebbe pronto a scommetterci su. Infatti la loro diversità personale nella coppia costituisce la loro forza più grande: Tommaso ammette Brunetto nella sua vita, nonostante la strenua lotta interiore, e il giovane inizia ad accettare chi è e aiuta il professore a farsi amare senza condizionamenti. Anche nel loro caso i due uomini simboleggiano un passaggio caro alle associazioni che rivendicano i diritti civili, lanciando un messaggio che oggi per i più è scontato (ma non sempre accettato da chi fomenta l’odio): si può amare anche si sono due uomini a farlo.

Un altro aspetto molto interessante è proprio l’ambientazione italiana, che gravita intorno alla capitale ma nel contempo ci porta in diverse location del circondario, mostrando in modo puntuale e accorato la situazione e la diversità soprattutto tra il mondo rurale e campagnolo e invece l’aria cittadina, sofisticata e altezzosa nei vari percorsi che vengono raccontati.
Lo stile è pulito, sobrio e scorrevole con alcuni accenni di eleganza che arricchiscono l’esposizione della trama, i dialoghi mettono in evidenza le diversità di fondo dei vari personaggi che si avvicendano nella scena e tutto sommato anche la parlata romana che viene riportata fedelmente nelle varie scene a opera magari di Brunetto o di altri personaggi che mostrano poca dimestichezza con l’italiano, rendono questo romanzo godibile, senza appesantirlo.

Pur trattandosi di un libro breve, Quasi una commedia si dimostra un bel racconto ricco di storia e di emozioni sottili che trascinano il lettore, raccontando su più livelli narrativi la storia del nostro paese in un’epoca poco studiata e conosciuta da chi l’ha vissuta personalmente, dalla quale abbiamo comunque ereditato il nostro vivere moderno. Ci racconta l’Italia, gli ideali di una volta e la politica, ma anche i sentimenti, le paure e i dilemmi dell’animo umano che, a qualsiasi età, sono ancora capaci di stupirsi e, soprattutto, di stupire.

Giudizio:

+4stelle+ e mezzo

Dettagli del libro

  • Titolo: Quasi una commedia
  • Autore: Beatrice Da Vela
  • Editore: Leucotea
  • Data di Pubblicazione: 2015
  • Collana: projet
  • ISBN-13: 978889906726 7
  • Pagine: 164
  • Formato - Prezzo: cartaceo €13,90 e-book € 5,99

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