28 marzo 2015

Novità librarie di aprile: alcune uscite da tenere sott'occhio

Anche marzo si avvia alla sua conclusione, è giunto quindi il momento di dare un'occhiata alle novità che ci attendono in libreria ad aprile. Il mese in arrivo è ricco di proposte, non solo promettenti novità ma anche interessanti riedizioni di capolavori passati.
Come d'abitudine, includiamo nelle segnalazioni anche quelle nuove uscite che arrivano al termine del mese corrente ma che nel precedente articolo non abbiamo fatto in tempo a segnalarvi e vi ricordiamo che nell'elenco sono presenti i titoli che sono sembrati più significativi alle amministratrici del sito, ogni ulteriore suggerimento che vogliate lasciare fra i commenti è ben accetto!


Cominciamo con Mondadori, che porta in libreria il popolare imprenditore Oscar Farinetti e il suo racconto dell'esperienza partigiana del padre Paolo.


Mangia con il pane di Oscar Farinetti - Mondadori, Strade blu - 160 pagine, 17.00 Euro
In libreria dal 27 marzo

Oscar Farinetti racconta per la prima volta l’esperienza partigiana del padre Paolo, protagonista della Resistenza in Piemonte, che, al pari di molti altri giovani coetanei, fece la “scelta della collina” all’inizio per un’irriducibile avversione alla disciplina militare e alla retorica guerrafondaia del fascismo. Solo in seguito, tale decisione acquistò i tratti ideali e patriottici. Nato da una famiglia contadina e rimasto orfano prestissimo, nel dicembre 1943 Paolo, dopo aver trascorso qualche settimana in clandestinità nell’Albese, la sua terra natale, raggiunge le montagne della valle Casotto. Qui vive la prima grande sconfitta del movimento partigiano e, con straordinaria preveggenza, opta per la “pianurizzazione”. Con una manciata di uomini torna allora nelle basse Langhe albesi dove organizza una banda che aderisce alle formazioni autonome. Si tratta però di un’affi liazione puramente formale, perché Paolo è impermeabile alla disciplina militaresca che caratterizza le formazioni badogliane, non la comprende, non la accetta. I rapporti tesi con i suoi superiori gerarchici, Poli e Mauri, a fi ne 1944 lo spingono a creare una formazione militare, la XXI brigata Matteotti Fratelli Ambrogio. Coraggioso e audace, con i suoi quasi 300 uomini il comandante Paolo diede vita ad azioni diventate leggendarie, come la liberazione di Alba per 23 giorni, la “beffa delle carceri”della città, il sabotaggio della linea ferroviaria Alba-Asti. Un libro di grande intensità emotiva in cui il racconto di un periodo storico ormai lontano, la Resistenza, è il modo di riaffermare l’attualità dei valori che l’hanno ispirata.


Proseguiamo con Feltrinelli, che pubblica la raccolta di ritratti di alcuni fra i più grandi scrittori americani, ad opera della giornalista italiana Livia Manera Sambuy, il neo-candidato al Premio Strega Vinicio Capossela e il nuovo romanzo del popolare scrittore israeliano Etgar Keret.


Non scrivere di me di Livia Manera Sambuy - Feltrinelli - 208 pagine, 16.00 Euro
In libreria dall'8 aprile

Ti proibisco di scrivere di me, intima Philip Roth. Per Livia Manera Sambuy dovrebbe suonare come un divieto, ma è di fatto un’istigazione ad abbattere la barriera che divide l’intesa umana e l’invenzione letteraria, è uno stimolo ad attivare la memoria di sé e la memoria lasciata dalle tante letture e dalle parole chiave che hanno aperto la porta su un territorio in cui vita e letteratura si mescolano. Livia Manera racconta storie di incontri con i “suoi” scrittori americani, storie di complicità, amicizia, consuetudine, amore. Racconta la New York degli intellettuali che vi sono rimasti, la Parigi di quelli che se ne sono andati, i colori del Maine e il respiro del Midwest. Ci lascia intravedere isolate residenze di campagna, appartamenti impeccabili, strade di Manhattan imbiancate dalla neve, uffici spogli di celebri redazioni, case raffinatissime e monolocali desolati, stanze d’ospedale, caffè parigini, fast food ai margini di un’autostrada. Con il garbo di una scrittura che fa dell’io narrante la sonda e lo specchio, la talpa e la luce, il mondo della letteratura americana diventa la scena di un’esistenza che continua a cercare nelle domande e nei dubbi una strategia di saggezza. È così che ci vengono incontro, con una trasparenza nuova, le figure di Philip Roth, Richard Ford, Paula Fox, Judith Thurman, David Foster Wallace, Joseph Mitchell, Mavis Gallant, James Purdy, ma anche, in controluce, quelle di Raymond Carver, Mordecai Richler e Karen Blixen. Sono figure illuminate dalla fama e figure che la fama ha abbandonato, costruttori di saggezza e demolitori di luoghi comuni, anime che Livia Manera sorprende sempre in un gesto significativo, in una confidenza appassionata, o addirittura nella maestà del silenzio. Avvertiamo il privilegio e l’onere di un rapporto che finisce per trasformarsi in ancora di salvezza, in cortocircuito del sentire, in destino.


Il paese dei coppoloni di Vinicio Capossela - Feltrinelli, I Narratori - 353 pagine, 18.00 Euro
In libreria dal 1 aprile

“Da dove venite? A chi appartenete? Cosa andate cercando?” Così si chiede al viandante-narratore nelle terre dei padri. Il viandante procede con il passo dell’iniziato, lo sguardo affilato, la memoria popolata di storie. E le storie gli vengono incontro nelle vesti di figure, ciascuna portatrice di destino, che hanno il compito di ispirati accompagnatori. Luoghi e personaggi suonano, con i loro “stortinomi”, immobili e mitici, immersi in un paesaggio umano e geografico che mescola il noto e l’ignoto. Scatozza “domatore di camion”, Mandarino “pascitore di uomini”, la Totara, Cazzariegghio, Pacchi Pacchi, Testadiuccello, Camoia, la Marescialla: ciascuno ragguaglia il viandante, ciascuno lo mette in guardia, ciascuno sembra custode di una verità che tanto più ci riguarda, quanto più è fuori dalla Storia. Il viandante deve misurarsi, insieme al lettore, con un patrimonio di saggezza che sembra aver abbandonato tutti quanti si muovono per sentieri e strade, sotto la luna, nella luce del meriggio, accompagnati dall’abbaiare dei cani. E poi ci sono la musica e i musicanti. La musica da sposalizio, da canto a sonetto, la musica per uccidere il porco, la musica da ballo per cadere “sponzati come baccalà”, la musica da serenata, il lamento funebre, la musica rurale, da resa dei conti. Vinicio Capossela ha scritto un’opera memorabile in cui la realtà è visibile solo dietro il velo deformante di un senso grandioso, epico, dell’umana esistenza, di un passato che torna a popolare di misteri e splendori l’opacità del nostro caos.


Sette anni di felicità di Etgar Keret - Feltrinelli, I Narratori - 176 pagine, 14.00 Euro
In libreria dall'8 aprile

Negli ultimi sette anni, Etgar Keret ha avuto molte ragioni per stare in pensiero. Suo figlio Lev è nato nel bel mezzo di un attentato terroristico a Tel Aviv. Suo padre si è ammalato. Tremende visioni del presidente iraniano Ahmadinejad che lancia invettive antisemite lo perseguitano. E Devora, l’implacabile venditrice di un call center, sembra determinata a seguirlo anche all’altro mondo. Con un’ironia fulminante e la sua speciale capacità di cogliere del buono dove meno te l’aspetti, Keret si muove con disinvoltura tra il personale e il politico, il faceto e il terribilmente serio, per raccontare i suoi ultimi sette anni a Tel Aviv: un condensato di vita, humour ed emozione.
Se un razzo ci può cascare in testa in qualsiasi momento, che senso ha mettersi a lavare i piatti? E gli uccellini del gioco Angry Birds, lanciati a tutta velocità contro fragili case, non assomigliano a dei furiosi terroristi?


Un'importante nuova uscita per Adelphi, che porta in libreria uno dei romanzi ancora inediti di Israel Joshua Singer.


La pecora nera di I.J. Singer - Adelphi, Biblioteca Adelphi - 239 pagine, 18.00 Euro
In libreria dal 2 aprile

Decisamente, il piccolo Yehoshua non è portato per la santità: le preghiere infinite del padre, i libri di morale della madre, l'onnipresenza della Torah che pesa «come un macigno» sulla sua famiglia, quel mondo in cui è attribuita più verità alle fiamme dell'inferno che alla natura circostante e agli uomini concreti che la abitano – tutto ciò suscita in lui solo una sensazione di soffocamento e accende un grande desiderio di fuga. Yehoshua anela ai pascoli, ai cavalli, ai giochi nei campi con i coetanei; alle letture della Bibbia preferisce le storie di ladri, briganti, soldati, vagabondi; ama usare sega e pialla nella bottega del falegname piuttosto che stare rinchiuso ore e ore a scuola, sottoposto alla dura disciplina dei maestri, e mal sopporta la tirannia del senso del peccato: «Qualsiasi cosa uno facesse era peccato. E ovviamente essere sfaccendati era peccato». Eppure, da questi irriverenti ricordi d'infanzia, che Singer ripercorre con la precisione e la brillantezza di una scrittura come sempre magistrale, traspare la nostalgia immedicabile per un mondo, quello dello shtetl, che ancor prima che il nazismo ne sancisse la definitiva cancellazione era già avviato al dissolvimento; di questo mondo, popolato da studenti di Talmud, macellai rituali, rabbini, artigiani, mendicanti, scaccini zoppi, maestri folli e scolari riottosi, Singer ci consegna un ritratto così vivido che ci pare di udirne le voci, di percepirne gli odori – e quasi saremmo tentati di scrollarcene di dosso la polvere.


In arrivo anche la nuova opera dell'autrice di Un complicato atto d’amore e In fuga con la zia, edita da Marcos y Marcos.


I miei piccoli dispiaceri di Miriam Toews - Marcos y Marcos, Gli Alianti - 352 pagine, 15.30 Euro
In libreria dal 9 aprile

Elf è sempre stata la più bella.
Ha stile, idee geniali, ti fa morir dal ridere; le capitali del mondo la ricoprono allegramente di dollari per farle suonare il pianoforte e gli uomini si innamorano perdutamente di lei.
Yoli è la sorella squinternata. Ha messo al mondo figli con padri diversi, ha un amante avvocato, se si rompe la macchina fa sesso con il meccanico, ha il conto sempre in rosso e una carriera mancata.
E cos’è adesso questa storia che Elf vuole morire? Proprio in questo momento, poi, a due settimane da un’importantissima tournée. “Elfie, ma ti rendi conto di quanto mi mancheresti?” Quali sono le cose giuste da dire per salvare una vita? Yoli la prende in giro, la consola, la sgrida, aggredisce lo psichiatra dell’ospedale, cammina lungo il fiume tumultuoso del disgelo, non sa più che pesci pigliare. Cospira con la madre, con zia Tina, con il tenero marito scienziato di Elf, con Claudio, il suo agente italiano, e tra cene alcoliche, sms di figli ed ex mariti, sorrisi e ultime frontiere del pianto, lottano tutti per convincere Elf a restare. E in questo lungo duello di parole, carezze, umorismo nero si celebra la grazia e l’energia che occorrono per accettare il dono fragile della vita.
Scritto per dare forma a un dolore vero, I miei piccoli dispiaceri è un’esplosione di intelligenza, comicità e calore: Miriam Toews è una scrittrice grandissima, e in questo romanzo ha messo tutta la testa, l’anima e il cuore.


Rizzoli propone invece il racconto del lungo viaggio di Sammy Basso, il più longevo malato di progenia al mondo, già raccontato dall'omonima trasmissione televisiva andata in onda sul canale satellitare National Geographic.


Il viaggio di Sammy di Sammy Basso - Rizzoli, Saggi italiani - 182 pagine, 17.00 Euro
In libreria dal 27 marzo

Il regalo più bello è stato quello di un nome navajo tutto suo: Chaànaàgahiì, che vuol dire “Uomo che ha ancora tanta strada da fare”. Perché per Sammy il viaggio è proprio una dimensione di vita. Il primo aereo l’ha preso che era piccolissimo ma il suo sogno è sempre stato quello di attraversare gli Stati Uniti lungo la mitica Route 66. Questo sogno si è realizzato l’estate dopo la sua maturità in un viaggio coast to coast lungo il quale ha conosciuto le tante facce dell’America, dalle distese deserte dei bikers alle brulicanti metropoli dei grattacieli, dall’antica quiete degli amish alle luci sfavillanti di Las Vegas, dagli alieni sbarcati a Roswell a quelli (molto più plausibili) creati a Hollywood. Sammy è riuscito a incontrare i suoi miti: James Cameron, il regista di Avatar, e Matt Groening, l’inventore dei Simpson. Ha avuto l’onore del lancio d’inizio nella partita di baseball dei Saint Louis Cardinals contro i Milwaukee Brewers, ha cantato in una messa gospel e ha scoperto la bellezza dei cieli sconfinati e delle innumerevoli sfumature delle rocce della foresta pietrificata. In una sola estate, Sammy ha vissuto quello che molti ragazzi non riescono a immaginare neanche in una vita intera e in queste pagine ripercorre i ricordi più significativi della sua straordinaria esperienza. “Ogni occasione per essere felici dovrebbe essere accolta con tutto l’entusiasmo che abbiamo in corpo”, perché noi tutti, come Sammy, non abbiamo tempo da perdere.


In tema di riedizioni, Fazi ripropone uno dei suoi più grandi successi, Eureka Street, da tempo introvabile, e due celebri classici imperdibili, La donna in bianco e Indignazione.


Eureka street di Robert McLiam Wilson - Fazi, Le Strade - 392 pagine, 18.50 Euro
In libreria da aprile

Belfast, Irlanda del Nord, 1994. In una città ridotta a un campo di battaglia, Chuckie e Jake, protestante il primo, cattolico l’altro, sono legati da profonda amicizia. Chuckie, antieroe grasso e sempliciotto, riesce a compiere mirabolanti imprese commerciali grazie a progetti tanto ingegnosi quanto bizzarri. Jake, nonostante la sua scorza da duro, ha un’anima romantica e non cerca denaro e ricchezza ma un amore che gli riempia la vita. Sullo sfondo, i conflitti irrisolti del paese, che balzano brutalmente in primo piano quando un attentato sconvolge l’atmosfera farsesca che domina il racconto.
Sarà la commedia della vita a cancellare il sangue, e a dominare di nuovo tra le pagine del romanzo saranno le vicende improbabili e sgangherate di Chuckie e Jake. Caso editoriale al tempo della sua uscita, Eureka Street è considerato ormai un classico della narrativa europea, romanzo corale, umoristico e insieme commovente, magistrale nel descrivere la vita quotidiana di una città dilaniata dalla guerra civile.


Indignazione di Henry James - Fazi, Le Strade - 220 pagine, 16.50 Euro
In libreria dal 16 aprile

Il libro Il ricco americano Breckenridge Bender arriva in Inghilterra con l'intento di acquistare alcuni capolavori dalla collezione d'arte dell'indebitato Lord Theign. Durante la trattativa, però, l'uomo d'affari e l'aristocratico entrano in conflitto quando un giovane esperto, nel tentativo di consolidare la propria reputazione nel campo, fornisce una valutazione molto più alta del previsto di uno dei dipinti. Da quel momento la battaglia per il possesso dell'opera diviene di dominio pubblico arrivando sulle pagine di tutti i giornali e coinvolgendo l'intera nazione sul tema del progressivo depauperamento del patrimonio artistico inglese. Henry James trasse ispirazione per questo romanzo da un episodio che scosse l'opinione pubblica inglese: nel 1909, il duca di Norfolk decise di vendere a un ricco acquirente americano un famoso e amatissimo dipinto di Holbein, fino a quel momento esposto alla National Gallery. Quel quadro venne considerato come il simbolo dell'orgoglio e della tradizione artistica britannici minacciati dal potere del denaro americano e solo grazie a una mobilitazione generale l'opera rimase in Inghilterra. Scritta inizialmente per il teatro, Indignazione venne poi rielaborata in forma di romanzo dall'autore e fu il suo ultimo lavoro ad essere pubblicato prima della morte avvenuta nel 1916. L'opera ebbe tre edizioni nel giro di soli due mesi e divenne il romanzo che diede maggior successo a Henry James.


La donna in bianco di Wilkie Collins - Fazi, Le Strade - 688 pagine, 16.50 Euro
In libreria dal 16 aprile

Il libro Quale terribile segreto nasconde la misteriosa figura femminile che si aggira per le buie strade di Londra? Questo è solo il primo di una serie di intrighi, apparizioni e sparizioni, delitti e scambi d'identità che compongono la trama de La donna in bianco, tessuta con magistrale sapienza da Wilkie Collins. Nel 1860 Charles Dickens pubblicò il romanzo a puntate sulla rivista "All the Year Round", suscitando uno straordinario interesse nel pubblico che seguì per un intero anno le vicende della sventurata Anne Catherick e quelle degli altri personaggi, descritti con impareggiabile abilità psicologica, come l'impavida Marian Halcombe, il coraggioso Walter Hartright e l'affascinante quanto ambiguo conte Fosco. È passato un secolo e mezzo e le cose non sono cambiate. Anche il lettore moderno più smaliziato non può che rimanere piacevolmente intrappolato negli ingranaggi di questa straordinaria macchina narrativa, che ha segnato per sempre la tradizione del mistery, facendo guadagnare al suo autore l'attributo di "padre del poliziesco moderno". La strabiliante modernità dell’opera è data da un sapiente uso delle diverse voci che compongono l’opera, affidate a testimonianze, diari, lettere, resoconti. Dal romanzo è stato tratto anche un musical di grande successo realizzato da Andrew Lloyd Webber.

1 Commenti:

  • 29 marzo 2015 alle ore 16:34

    Mi incuriosisce molto "La dama in bianco." Che la Dea vi benedica, Anonima Strega

Posta un commento

 

La Stamberga dei Lettori Copyright © 2011 | Template design by O Pregador | Powered by Blogger Templates