14 settembre 2014

Suburra - Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo

Una Roma lunare e sguaiata scenario di una feroce mattanza. Un Grande Progetto che seppellirà sotto una colata di cemento le sue periferie. Due vecchi nemici, un bandito e un carabiniere, che ingaggiano la loro sfida finale. Intanto, mentre l'Italia affonda, politici, alti prelati e amministratori corrotti sgomitano per partecipare all'orgia perpetua di questo Basso Impero criminale.




Recensione

Il titolo del romanzo, Suburra, prende il nome dall'antico quartiere abitato dal sottoproletariato romano e ha ancora, nel linguaggio comune, il significato generico di luogo malfamato, teatro di crimini e immoralità.
Nella città capitolina, dove si muovono forze dell’ordine e politici corrotti, cosche mafiose, gruppi di estrema destra, clero asservito al potere e al piacere, prostitute e transessuali, si svolge la guerra tra il colonnello dei carabinieri Malatesta e il Samurai, l’uomo che tesse nell’ombra le trame più efferate.
I due si conoscono da tempo ed erano stati anche amici, dato che il primo era stato discepolo del secondo, fino a quando Malatesta, cui rimordeva la coscienza per le imprese delittuose cui aveva assistito, non si era ribellato al suo maestro. In un drammatico incontro, il Samurai aveva volutamente inferto una ferita al suo alunno perché si ricordasse sempre di chi, pur potendolo uccidere, gli aveva risparmiato la vita.
A questo proposito non si può non pensare alla cicatrice che era stata procurata da Lord Voldemort a Harry Potter, e che bruciava sulla fronte del maghetto quando il cattivo era in qualche modo presente. Ma fra le due storie c’è un abisso di originalità a favore dei personaggi della Rowling.
Pur assediate dalla malavita, le poche forze dell’ordine non corrotte riusciranno ad annullare, almeno provvisoriamente, il cosiddetto Grande Progetto che consiste in un'enorme speculazione edilizia gestita da malavitosi e politici corrotti.
Il romanzo si svolge con ritmo incalzante ed è pieno di colpi di scena, ma questi sono i suoi unici pregi. Si ha la sensazione di leggere la trama di uno di quei film d’azione di serie B con protagonista Steven Seagal. I personaggi sono stereotipati. Da una parte abbiamo i cattivi, uomini ignoranti e sguaiati, sempre pronti a soccombere agli impulsi del momento e per cui l'intelletto è un optional troppo complesso per poter essere utilizzato. Dall’altra i buoni, belli, puri e sostanzialmente ingenui. Si distacca dai personaggi totalmente negativi il Samurai che, nonostante sia uno dei delinquenti peggiori, è intelligente, riflessivo e colto. Se così non fosse, la battaglia contro il male sarebbe stata persa in partenza. Il Samurai è uno di quegli individui che possiede un suo particolare senso etico che lo spinge all’autodistruzione. Una specie di Innominato di manzoniana memoria che, anziché pentirsi delle proprie malefatte, tende ad immolarsi per non venire meno ai propri principi, ancorché non si capisca bene quali siano. Una personalità contraddittoria, quindi, a cui peraltro non si cerca di dare una spiegazione.
In definitiva il romanzo non brilla per qualità, anche se non si può dire che purtroppo non vi sia rappresentata una parte della nostra classe politico-sociale. Tenuto conto delle capacità degli autori, ci si poteva attendere di più.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Suburra
  • Autore: Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo
  • Editore: Einaudi
  • Data di Pubblicazione: 2013
  • Collana: Stile Libero
  • ISBN-13: 9788806215279
  • Pagine: 481
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 19.50

0 Commenti a “Suburra - Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo”

Posta un commento

 

La Stamberga dei Lettori Copyright © 2011 | Template design by O Pregador | Powered by Blogger Templates