6 luglio 2014

Transmission. Vita, morte e visioni di Ian Curtis, Joy Division – Alessandro Angeli

Non un libro storico sulle minuzie biografiche dei Joy Division, non un calco dell'icona macabra e maledetta di Curtis, non una ricerca sulle cause che lo spinsero alla fine, piuttosto un racconto scritto da dentro, alla ricerca dell'uomo, lontano dalle facili e stereotipate mitizzazioni dell'industria musicale. Un romanzo di immagini che ci consegna le fragilità e la solitudine di un ragazzo nella Manchester spettrale e arrabbiata degli ultimi anni '70. Una città di ferro e ombre, quelle stesse che attraversano l'animo di lan e che egli cerca di rivelare nelle sue canzoni, fino alle estreme conseguenze, snudando il male alle radici dell'Occidente. La voce di un poeta moderno, che alle rassicuranti promesse della fama ha anteposto la sua autenticità.

Recensione

Scrivere di un artista diventato un mito, un’icona della musica contemporanea, è certamente un’impresa ardua; il rischio sempre presente è quello di cadere nell’agiografia oppure nella svalutazione aprioristica di tutto quello che lo riguarda, episodi biografici e opere. Le cose si complicano se il personaggio in questione si è suicidato a soli 23 anni; è difficile sfuggire alla tentazione di indagare se la sua fu vana gloria (per dimostrarlo o confutarlo irrevocabilmente) oppure di scandagliare tra le pieghe della sua mente per trovare, da qualche parte, la spiegazione del gesto estremo che ha scelto di compiere.

Idealmente il risultato migliore si ottiene rimanendo equidistante da ambedue gli estremi, senza prendere una posizione e lasciando che i fatti parlino da sé: proprio questa sembra essere la strategia adottata da Alessandro Angeli per farci conoscere Ian Curtis, leader dei Joy Division, una delle più famose e influenti band della storia della musica rock. La narrazione è scandita dai testi delle più famose canzoni del gruppo: ogni capitolo è il titolo di una canzone e descrive gli eventi salienti della vita del gruppo e, soprattutto, di Ian Curtis; il tentativo è mostrare come gli interessi di Ian, le sue vicende personali e il suo mondo interiore si traducessero in testi e musica. Gli episodi narrati però risultano slegati e la lettura ne risente. La distanza dell’autore dai fatti narrati in alcune parti riduce la narrazione a un elenco di fatti ordinati cronologicamente; la narrazione inizia con Ian già adolescente, un adolescente problematico di cui non sappiamo molto (e non sapremo molto neanche in seguito): un maggiore approfondimento psicologico avrebbe aiutato il lettore ad entrare in sintonia con il protagonista e la sua storia.

Transmission sembra, essenzialmente, rivolgersi ai fan dei Joy Division, a coloro che conoscono la storia della band e sono interessati a una maggiore riflessione critica sui testi delle canzoni, sul modo di Ian Curtis di trasformare il suo disagio e la sua sofferenza in testi e musica. Le parti più notevoli sono quelle in cui l'autore riesce a farci sentire la musica e vedere un concerto dei Joy Division, che denotano una notevole proprietà di linguaggio insieme alla capacità di mettere in relazione la descrizione degli eventi con gli stati emotivi che li hanno generati.

Giudizio:

+2stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Transmission. Vita, morte e visioni di Ian Curtis, Joy Division
  • Autore: Alessandro Angeli
  • Editore: Nuovi Equilibri
  • Data di Pubblicazione: 1 marzo 2014
  • Collana: Grande sconcerto
  • ISBN-13: 9788862224024
  • Pagine: 118
  • Formato - Prezzo: brossura – 17,50 Euro

1 Commenti:

  • 6 luglio 2014 alle ore 14:30
    Rain'B says:

    Sembra una lettura interessantissima*_* e non ne sapevo nulla dell'esistenza, quindi grazie^_^

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