8 ottobre 2013

Speciale Premio Hugo: Starship Troopers (Fanteria dello spazio) - Robert A. Heinlein

Pietra miliare del filone space-opera militare, Fanteria dello spazio si è aggiudicato il Premio Hugo del 1960 per Miglior romanzo, primeggiando tra i candidati Il mercenario di Dorsai (Gordon R. Dickson), I pirati di Zan (Murray Leinster), I dominatori del pensiero (Randall Garrett e Laurence M. Janifer), Le sirene di Titano (Kurt Vonnegut).

Robert A. Heinlein, nato a Butler nel 1907 e morto a Carmel-by-the-Sea nel 1988, militò nella Marina degli Stati Uniti come ufficiale di tiro in giovane età e come ingegnere aeronautico successivamente. Autore prolifico, fu uno dei protagonisti dell'Età d'oro della fantascienza (com'è chiamato il periodo tra la fine degli anni '30 ai primi anni '50). Tra le sue altre opere più famose, ricordiamo Straniero in terra straniera e La Luna è una severa maestra, entrambi (come Starship Troopers) Premi Hugo rispettivamente nel 1964 e nel 1966.


Juan Rico vive in un futuro non troppo lontano, in cui il mondo è stato pacificato e, dopo una devastante guerra mondiale, si è instaurato un governo aristocratico che vede la Terra far parte di una Federazione di pianeti. Figlio di un ricco industriale, il giovane Rico sceglie di non lavorare nell'azienda paterna, ma di arruolarsi volontario nella fanteria dello spazio. Dopo un periodo di addestramento, Juan viene inviato al fronte; qui dovrà affrontare i nemici alieni impegnati in un conflitto senza tregua contro la specie umana; ma le battaglie che dovrà combattere saranno più psicologiche che militari, e lo trasformeranno alla fine, da frivolo diciottenne, in un vero uomo.

Recensione

Appartenente al sottogenere della fantascienza bellica, Starship Troopers è un romanzo cult, imperdibile per gli appassionati del genere. Narrato in prima persona dal protagonista Juan "Johnny" Rico, si tratta di un bildungsroman ideato principalmente per un pubblico giovane, indirizzamento di cui è facile non accorgersi data la drammaticità degli eventi e l'altezza dei toni.

In un futuro alternativo che ha forse luogo circa un secolo dopo la seconda guerra mondiale, la Terra è divenuta parte di una Federazione di pianeti in cui si è imposta una società meritocratica basata sull'esercizio del servizio militare volontario quale unico mezzo per ottenere la piena cittadinanza. Il diritto di voto, naturalmente, è quello più ambito, e le gerarchie si assicurano che ad accedervi sia solo chi si sia dimostrato pronto a due anni di immani sacrifici psichici e fisici pur di ottenerlo, dimostrando così - si presume - di aver acquisito un forte senso di responsabilità pubblica.
Johnny accede al Servizio Federale volontario quasi per caso, senza una reale motivazione, seguendo l'esempio degli amici Carmen - che vuole fare carriera come pilota in Marina - e Carl. Osteggiato dai genitori, s'imbarca in un difficile iter della durata di due anni, traguardo a cui solo un ventesimo delle reclute arriva vittorioso. Durante il durissimo addestramento, tuttavia, la Federazione passa dallo stato di pace a quello di emergenza, e quindi a quello di guerra: Johnny si ritrova con la prospettiva di dover continuare il servizio militare per ben più dei due anni previsti.

Il romanzo è privo di eventi di rilievo, concentrandosi quasi esclusivamente sull'iter militare di Johnny che, da semplice recluta, decide di inerpicarsi sull'irta scala delle gerarchie militari. E' questo l'unico aspetto che dequalifica un romanzo altrimenti ottimo, dalla prosa scarna e insieme precisa quanto basta, e la cui ambientazione è delineata dall'autore con una cura certosina che quasi mai scade nell'infodump: la società ideata da Heinlein viene mostrata gradualmente attraverso le esperienze di Johnny e le parole dei suoi superiori, e soprattutto attraverso dibattiti tra gli studenti e il professore di Storia e Filosofia Dubois, ex-veterano di guerra mutilato. A causa di alcune somiglianze tra la società meritocratica di Heinlein e quelle totalitaristico-militari del XX secolo, l'autore è stato a lungo e ingiustamente tacciato di militarismo, soprattutto per via di passaggi controversi presenti in alcune delle sue opere e particolarmente in Fanteria dello spazio. Heinlein trascorse sì una vita tra l'Esercito e la Marina, ma la critica al regime militare è chiara laddove si ripudia la coscrizione obbligatoria e si specifica che la cittadinanza non è appannaggio dei vertici militari, tutt'altro: nessuno che appartenga all'esercito, recluta o ufficiale, può esercitare i diritti derivanti dalla cittadinanza fino al suo ritiro. Peraltro l'autore era molto attivo nel campo dei diritti civili delle minoranze: non a caso alla fine di Fanteria dello spazio viene rivelato che Johnny è filippino. E' pur vero che l'autore non lesina critiche nemmeno alle democrazie, ree di concedere la possibilità di esercitare incautamente il diritto di voto a chiunque lo desideri.

Per farla breve, Fanteria dello spazio è un romanzo che può essere letto a più livelli: può essere apprezzato come semplice romanzo di fantascienza - non mancano descrizioni minuziose degli avanzatissimi equipaggiamenti e una guerra contro entità aliene simili a enormi aracnidi superintelligenti - o si può tener conto del profondo dibattito interiore suscitato dal considerare come certi aspetti di quella società meritocratica, in fondo, non sono troppo sbagliati se si pensa a quanto male nel XXI secolo si esercita la democrazia.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Starship Troopers
  • Titolo originale: Starship Troopers
  • Autore: Robert A. Heinlein
  • Traduttore: Brinis H.
  • Editore: Mondadori
  • Data di Pubblicazione: 2008
  • Collana: Piccola biblioteca oscar
  • ISBN-13: 9788804556152
  • Pagine: 342
  • Formato - Prezzo: Brossura - 10,00 Euro

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