22 luglio 2013

Nuova Europa - Roberto Cattalano

Luna, anno 2093. Dopo la terza guerra mondiale del 2040-43, che ha visto Cina e Stati Uniti ridotti a cumuli di macerie contaminati dai fallout nucleari, i coloni della Luna hanno ottenuto l'indipendenza fondando lo stato di Nuova Europa, che gode di autonomia economica, di un suo sistema di difesa e della supremazia tecnologica in un clima di competizione serrata con la Terra. Nell'hotel Hilton di Helios, capitale di Nuova Europa, un terrestre europeo viene assassinato in maniera bizzarra. Perché è stato ucciso con un'antica pistola a polvere da sparo? Che legami ha con un progetto per realizzare un motore a impulso di nuova generazione? Sul delitto indaga un giovane ispettore in crisi sentimentale, Roberto Silva. Poiché si profila il rischio di rompere i fragili equilibri diplomatici esistenti fra l'Europa terrestre e Nuova Europa, presto Silva viene affiancato da un'agente lunare con un passato nell'Interpol europea. Fra depistaggi, insabbiamenti, talpe e tentativi di eliminarli, si ritroveranno invischiati in un intrigo e in un gioco di specchi sempre piu' grandi, che metteranno a repentaglio le loro vite e rischieranno di stravolgere l'ordine economico-politico vigente. Una spy story fantascientifica dagli esiti imprevedibili, che offre scorci inediti sul XXI secolo. Finalista al premio Odissea-Delos Books 2013.

Recensione

Tra fantascienza e noir, Nuova Europa racconta di un investigatore in crisi, continuamente lacerato dallo scontro tra vita pubblica e vita privata, tra gli interessi autonomisti della Luna e quelli della Terra, tra le mille sfaccettature del suo lavoro. Così impostata l'idea non è male: il romanzo tocca due-tre temi interessanti e costruisce un percorso di sviluppo del protagonista che dà sostanza all'intreccio nettamente giallistico, predominante rispetto all'elemento fantascientifico, che rimane sullo sfondo.

Purtroppo questo romanzo non risponde alle aspettative, e le buone intenzioni dell'autore rimangono, appunto, intenzioni. Sarò brutale, ma chiarissimo: è un romanzo da riscrivere completamente.

Potrei anche discutere la trama, i temi affrontati, lo sviluppo dei personaggi e l'ambientazione, tutti ingredienti assolutamente carenti, ma il vero problema sta altrove. Se è vero che l'intreccio giallistico è per sua natura fortemente stereotipato e schematizzato, il romanzo già sotto questo aspetto appare carente, una copia di una copia di una copia, in cui le brevi apparizioni di un linguaggio tecnico e procedurali, in contrasto con una sciatteria stilistica di fondo, fa apparire la storia la brutta imitazione di un telefilm poliziesco qualunque, da CSI a Law & Order. Il setting è appena abbozzato, viene detto quel poco che basta a supportare, ad esempio, il tema del confronto socioculturale tra gli abitanti della Terra e i Lunari: un capitolo puramente digressivo, sconnesso dall'intreccio, che riassume brevemente la storia geopolitica del pianeta madre patria e della sua colonia. Se si considera che il tema è trito e ritrito anche nella fantascienza internazionale più famosa, avendo Clarke e Asimov detto quasi tutto, il background pare ancora più abbozzato e insoddisfacente. Quanto ai personaggi, con la felice eccezione del protagonista, sono piatti, altrettanto abbozzati, poco più dei ruoli richiesti dal canovaccio poliziesco.

Il vero problema, che finora ho rimandato, è l'evidente carenza a livello stilistico, un'evidenza che appare tale già dalle prime pagine. La tentazione sarebbe di liquidare rapidamente il problema dichiarando come oltremodo necessario l'intervento di un esperto di editing, che mostra come anche nell'autopubblicazione sia un elemento imprescindibile, e che anzi si rende maggiormente evidente. La verità è che siamo ben oltre la portata di un editing: come ho già detto, più che da revisionare, è un romanzo da riscrivere completamente da capo. Non mi piace, nelle recensioni, fare il lavoro di un editor ed entrare nel dettaglio, ma credo che in questo caso sia necessario: la carenza stilistica dell'autore si vede negli elementi fondamentali nel testo, in un'ortografia macchiata continuamente da sviste ed errori di battitura; da un uso folle, oltre che errato, delle virgole (frequentemente tra soggetto e verbo, e mai invece, paradossalmente, a precedere le avversive), che imperversano ovunque, a svantaggio di altri segni di interpunzione (assistiamo alla scomparsa definitiva del punto e virgola). La narrazione è fondamentalmente paratattica, il che appiattisce ulteriormente la lettura, ma la gestione folle delle virgole trasfigura i periodi in un'accozzaglia di proposizioni coordinate che si susseguono senza pausa e senza logica, solo una pioggia di virgole a separarle, laddove il lettore invocherebbe dei punti. I dialoghi sono altrettanto mal scritti, caratterizzati da una fastidiosissima ripetizione del nome dell'interlocutore in ogni singola battuta. Non è un problema di virgole e di dettagli: è impossibile riscontrare nel testo la distinzione tra sequenze narrative, descrittive o dialogiche. Sembra quasi un flusso di coscienza, e mi scuso con Joyce. A tutto ciò si aggiunge un vocabolario ristretto, un lessico povero che porta con sé una inevitabile ridondanza: per fare un esempio, il lettore si trova continuamente di fronte a veicoli e suites d'albergo "dotati di ogni confort" (sic.). Ma non infierisco ancora e mi fermo qui.

L'unico mistero che permane alla fine del romanzo è come abbia fatto a piazzarsi finalista al Premio Odissea di Delos Books.

Giudizio:

+1stella+

Dettagli del libro

  • Titolo: Nuova Europa
  • Autore: Roberto Cattalano
  • Editore: Ilmiolibro.it
  • Data di Pubblicazione: 2013
  • ISBN-13: 9788891047809
  • Pagine: 188
  • Formato - Prezzo: Brossura - 18,00 Euro

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