16 maggio 2013

L'una tra i soli. Racconti di una giornata qualunque - Paolo Ciafardone

In questi racconti si profila l'immagine di un giovane uomo beneducato e cosmopolita alle prese col piccolo e immenso mistero quotidiano della realtà. Una realtà che si chiude e si nega per mostrare la faccia più banale. Eppure il protagonista non si perde d'animo, e la giornata qualunque> di questa raccolta viene dipanata con devozione lungo le sue ore. Da moderno cavaliere errante, egli affronta la sua quiete nei non-luoghi della postmodernità: l'epopea nel fast food, l'odissea nel supermercato, nel cubicolo dell'ufficio. Sornione e un po' dandy, il personaggio è sempre tuttavia alla ricerca di un di più, un qualcosa che sta al di là. Forse una voce che venga dall'altra parte, uno sguardo su orizzonti più ampi. Si intuisce che è in gioco il sogno, la speranza di spiccare il volo. I sensi sono acuiti da una solitudine lucida, in virtù della quale è possibile un esercizio di autentica apertura al mondo. Così avviene di far emergere momenti del surreale nella vita di tutti i giorni. Con garbo, ironia e poesia Paolo Ciafardone ci consegna questo piccolo, prezioso libro d'ore laico dell'era digitale.

Recensione

Si è spesso prevenuti nei confronti dei racconti perché, si dice, non hanno "respiro", lasciando intendere che sono troppo sintetici e, pertanto, non esaustivi. Ciò non è sempre vero. In questo caso, infatti, se l'autore avesse dilatato maggiormente i monologhi interiori dei protagonisti avrebbe potuto appesantire troppo i racconti. Diamo merito a Ciafardone di aver saputo cogliere il momento più opportuno per concludere le sue storie ma l'autore ha anche altri pregi e, prima di tutto, quello di saper scrivere. La sua prosa è ricca, anche troppo in qualche occasione. Lo scrittore mostra un certo autocompiacimento nel far sfoggio della propria cultura e la propria abilità nel gestire le parole:si potrebbe affermare che assomiglia ai suoi personaggi, dato che chi scrive rivela spesso una parte di sé, specie quando lo fa per proprio piacere - come asserisce di fare Ciafardone in una sua intervista.

Il libro è composto da sette storie che coprono l'arco di una giornata, dal risveglio a notte fonda. Il sottotitolo è esplicativo: Racconti di una giornata qualunque. Ma la vera protagonista di questi racconti è la solitudine, narrata con pacata ironia  da personaggi che si  compiacciono di analizzare quelle sensazioni che si affacciano talvolta alla mente per essere in genere dimenticate l'attimo successivo. I protagonisti dei racconti sono infatti sempre individui soli che appaiono però appagati da questa loro solitudine.

Il gioco di parole del titolo non si riferisce tuttavia propriamente alla solitudine, bensì alla prima ora del giorno la cui oscurità viene rotta dalla luce giallastra, quasi solare, dei lampioni sotto cui cammina il protagonista. "L'una fra i soli" è il titolo dell'ultimo racconto da cui prende il nome l'intera raccolta. L'appunto che si può muovere all'autore è che proprio questo racconto si interrompa in modo troppo repentino.

Per la meticolosità con cui vengono analizzate le azioni, i protagonisti dei racconti di Ciafardone potrebbero essere assimilati a tanti piccoli "Ulisse" di Joyce. Ciò che accomuna questi personaggi, in una società sempre più frenetica, sono i momenti di vita vissuti al rallentatore. Compresi in se stessi, non hanno tempo per il prossimo. Ciò è particolarmente evidente nel racconto sulla fotografia della ragazza che uno di loro ama (?). Il protagonista, dopo aver scattato la foto con la luce più adatta ed essersi accertato che la donna abbia assunto il sorriso che a lui piace tanto, si preoccupa solo di controllare l'integrità della macchina fotografica e la buona riuscita del ritratto, tanto da dimenticarsi della ragazza stessa che, quando si riscuote da propri pensieri, non trova più vicino a sé. In altri racconti, anche se il telefono squilla, i protagonisti non arrivano mai a prendere la comunicazione per il fastidio, più o meno conscio, che procurerebbe loro interrompere il dialogo interiore.

Nella prefazione al libro, di Giovanni Sampaolo, si legge che i protagonisti dei racconti sono persone che riescono a trovare la poesia negli atti di tutti i giorni e che cercano di raggiungere un ideale impossibile di non si sa bene cosa. Contrariamente a questa interpretazione si potrebbe affermare che i racconti di Ciafardone sono soprattutto storie di solitudine come scelta personale. E' come se i protagonisti snobbassero il resto dell'umanità, pensando di sentirsi a proprio agio solo con se stessi, ritenendo di avere una ricchezza interiore superiore a quella degli altri. Non understatement quindi, ma presunzione. A stemperare la malinconia di queste solitudini c'è, sempre presente, la coinvolgente ironia dell'autore.

Se ho ben capito, questo è il primo libro pubblicato di Ciafardone. Lo scrittore risulta tuttavia avere vinto un premio letterario per la poesia e per un altro racconto non compreso in questa antologia. L'autore non può pensare tuttavia di avere il successo commerciale cui aspira scrivendo solo per se stesso, come si legge nella sua intervista. La narrativa esige dei compromessi e lo scrittore deve avere in mente un pubblico cui indirizzare i propri scritti. Da quanto si è letto, ci sono tutti i presupposti perché Ciafardone possa riuscire a ottenere molte soddisfazioni in campo letterario, perché è indubbia la sua capacità nel gestire le parole. Attendiamo di leggere il suo primo romanzo.

Giudizio:

+3stelle+ (e mezzo)

Dettagli del libro

  • Titolo: L'una tra i soli. Racconti di una giornata qualunque.
  • Autore: Paolo Ciafardone
  • Editore: Centro Studi Tindari 
  • Data di Pubblicazione: 2012
  • Collana: Quadrifoglio
  • ISBN-13: 9788896539583
  • Pagine: 48
  • Formato - Prezzo: Brossura - 10,00 Euro

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