15 maggio 2013

L'incanto di cenere - Laura MacLem

Una fanciulla e le sue sorellastre, una scarpina di cristallo, topi e zucche e un grande ballo, ma soprattutto un terribile segreto e un patto diabolico...







Recensione

La scarna sinossi disponibile non aiuta certo questo breve romanzo di un'esordiente italiana a emergere in un'epoca di blob libresco fatto di "terribili segreti", "patti diabolici" e "fanciulle a un grande ballo". Tanto valeva mettere in copertina un bel segnale triangolare di pericolo con la dicitura: "Attenzione: possibile presenza di paranormal romance/young adult".

Così non è, fortunatamente: L'incanto di cenere è una riscrittura adulta della nota fiaba di Cenerentola che non esiterei a definire femminista, tanto mi ha ricordato i racconti di Angela Carter (senza però la complessa rete di richiami simbolici della nota e dotatissima autrice inglese).

Protagonista di questa nuova voce nel panorama delle riscritture è Genevieve (Genoveffa) Chevalier, non più sorellastra sgraziata e malvagia ma delicata fanciulla che si affaccia timidamente alle soglie dell'età adulta: la madre, nutrice della figlia di primo letto del Conte de Lumière e a sua volta vedova, si accinge a sposare il nobile per onorare un oscuro patto che assicurerà una cospicua dote alla figlia maggiore e a quella minore, Anastasie.

Ma nel campo di zucche c'è una forza potente e malvagia che giace inquieta: la Dea, residuato pagano in un mondo ormai dominato dai lumi del Cristianesimo. La Dea cerca sempre nuove adepte da corrompere e, come sua madre prima di lei, finita in cenere sul rogo, Christelle ha udito e raccolto il suo richiamo di sangue fin dall'utero. Pelle così diafana da sembrare trasparente, capelli d'oro, Christelle de Lumière possiede una bellezza diabolica e inclinazioni perverse che diventano l'incubo di Genevieve, consapevole di essere in qualche modo legata alla piccola strega per aver condiviso con lei lo stesso latte e del pericolo che la sorellastra, affamata di vendetta, rappresenta per la madre e soprattutto per piccola Anastasie.

Ne L'incanto di cenere, Laura MacLem recupera e ribalta tutti i più noti elementi della fiaba, in un'atmosfera gotica perfettamente restituita dallo stile accurato eppure snello e scorrevole dell'autrice. Ogni topos di Cenerentola trova un suo posto, un suo incastro, in un rovesciamento macabro: è così che la storia del riscatto di una buona fanciulla oppressa dalla matrigna e dalle sorellastre diviene una lotta tra cristianesimo e paganesimo, in cui si affrontano - la purezza e la corruzione - una giovane donna che pur essendo cresciuta nella bambagia trova in sé la forza di combattere per salvare la vita propria e dei suoi cari e un essere contaminato fin dal concepimento divenuto strumento del Male.

Genevieve è un ottimo personaggio, realistico e positivo, e la timida indipendenza che infine acquisisce non è ostentata come quella di molti personaggi femminili calati in contesti sette-ottocenteschi. Decisamente apprezzabile anche il fatto che manchi un vero e proprio principe azzurro e che sia la stessa Genevieve a combattere con i mezzi femminili che le sono concessi. Un breve romanzo a tutto tondo, in definitiva, che consiglio senz'altro dal momento che il prezzo contenuto si accompagna a un prodotto di qualità e, mi è sembrato, anche privo di refusi di tipo editoriale.

A questo link sono disponibili il prologo e l'epilogo (perfettamente leggibile senza rovinarsi la lettura).

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: L'incanto di cenere
  • Autore: Laura MacLem
  • Editore: Asengard
  • Data di Pubblicazione: 2013
  • ISBN-13: 9788895313399
  • Pagine: 192
  • Formato - Prezzo: Rilegato - 9,90 Euro; ePub - 4,99 Euro 

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