26 settembre 2012

Angeli a pezzi - Dan Fante

Bruno Dante ha quarant'anni: generoso, passionale, sfiancato da mille tentativi di far pace con un carattere orribile e combinare qualcosa di buono. Il suo sogno è sfoderare la maledetta vena di scrittore, soffocata da sfighe, vigliaccherie e doveri imposti dalla vita. Chiamato a rendere un ultimo omaggio al padre, gravemente malato, attraversa in volo l'America con una moglie che lo disprezza. Costretto ad affrontare l'inferno degli sguardi cattivi di famiglia, si avvicina al capezzale del padre con ammirazione, scoprendo di amarlo: è l'unico, forse, a comprendere il genio del grande scrittore. Sullo sfondo, un'America kafkiana, percorsa in compagnia di Rocco malandato bull terrier del padre - e di una baby prostituta con cui stabilisce un'eccezionale solidarietà.

Recensione

Dan Fante è il figlio di John Fante e fa lo scrittore come il padre. Basterebbe questo per far strizzare gli occhi in un conato di nausea da diffidenza acuta. Ci sta tutto in effetti. Un po’ come per la regola cinematografica dei sequel nel quale si dice che il secondo film è quasi sempre inferiore al primo. Ammetto che personalmente sono stato molto combattuto prima di acquistare il libro. Molto probabilmente se non si fosse chiamato Fante non gli avrei dato una chance. Invece l’ho fatto e in fin dei conti non me ne sono pentito affatto.

Andiamo con ordine però: “Angeli a pezzi” in poche parole parla dell’elaborazione del lutto paterno da parte di un alcolizzato ex poeta ed ex venditore di nome Bruno Dante. Quello che combina lo strampalato e politicamente scorretto protagonista lo riservo a chi vorrà leggere il romanzo. Posso solo dire che Dan Fante è riuscito a costruire una storia seguendo il metodo narrativo preferito dal padre (stile in prima persona e situazioni che affondano profondamente le radici nella vita vissuta) mischiandolo con la “genialità da strada” di uno dei più illustri fan di questi: Charles Bukowsky. Quindi, se non vi piacciono né Fante senior né Bukowsky state alla larga dai lunghe liste di junk food e alcolici a basso prezzo che Bruno Dante ingurgita mentre scorrazza per le strade di Los Angeles senza alcuno scopo preciso, saltabeccando tra un motel e l’altro insieme a Rocco, il vecchio e morente bull terrier appartenuto al genitore. Se invece siete fan della poetica trasgressiva e iconoclasta che Bukowsky metteva in ogni frase e vi piacciono le tragicomiche avventure di quel “guappo” di Arturo Bandini, Dan Fante in “Angeli a pezzi” vi darà pane per i vostri denti. Personalmente faccio parte dei secondi, quindi non ho potuto che ammirare il coraggio di un figlio nell’intraprendere la stessa carriera del padre senza copiarlo pedissequamente e, anzi, cercare una strada che lo faccia emergere dall’anonimato.

In conclusione, Angeli a pezzi” è stato assolutamente godibile per me che reputo Fante senior il mio scrittore preferito e non disdegno per nulla Bukowsky. Non è comunque un libro per tutti, vista anche la crudezza di alcuni temi trattati e una certa monotonia nello svolgimento. Tuttavia, Dan Fante è un autore che merita di essere letto, aldilà delle parentele. Un applauso alla casa editrice Marcos y Marcos che riesce spesso a tirare fuori delle sconosciute gemme di narrativa americana e a pubblicarle ad un prezzo tutto sommato contenuto.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Angeli a pezzi
  • Titolo originale: Chump Change
  • Autore: Dan Fante
  • Traduttore: Marco Giovannini e Mary Sellers
  • Editore: Marcos y Marcos
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • Collana: MiniMarcos
  • ISBN-13: 9788871685267
  • Pagine: 271
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 10,00

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