9 gennaio 2012

Intervista a Sandra Faè, autrice di "Frollini a colazione"

L'autrice

Sono nata nel dicembre del 1968 per sbaglio, o meglio per aver anticipato la venuta al mondo di due mesi che ha comportato l'essere sessantottina, quindi rivoluzionaria dentro e un po' frettolosa. Scrivo da sempre e ho perso il conto di quante antologie ci siano in giro con un mio racconto, e dei corsi di scrittura creativa che ho frequentato. Milanese con origini mezze valtellinesi, sono i due posti che porto nel cuore nonchè quelli in cui vivo. Per vivere mi occupo di adempimenti fiscali. Ho un blog, un marito per tre quarti greco e una sorella gemella. Sono stata single per buona parte della mia vita, fino al 2005 quando ho stupito il mondo trovandomi un fidanzato che ho sposato in chiesa due anni dopo. Amo il cinema, il teatro, il pistacchio e vorrei tanto essere biondo platino naturale.



Il libro

Ilaria 30 e passa anni vive ancora in famiglia e lavora a Milano, come contabile per una rivista per teen agers. E' simpatica, ironica, travolgente ed un po' retrò come un sano frollino, al contrario delle ragazze brioche più spregiudicate che sembrano sempre spuntarla nella difficile corsa all'accapparramento di uomini. E pare proprio che Ilaria sia destinata a combattere con colleghi disonesti, capelli ribelli e una serie di Homo Bastardus, circondata da pochi ma buoni amici. Vive un po' compressa nella famiglia affettuosa ma soffoccante. La vicenda si dipana tra le pareti di un ufficio dove le angherie sembrano prevalere e la boccata d'aria della pausa caffè non sempre riesce ad alleviare il tedio delle classiche 8 ore.
Eppure compilando liste esilaranti, trascorrendo serate-divano, alternate ad uscite serali al limite del paranormale Ilaria riuscirà a dare una svolta alla propria vita e ai propri capelli.



L'intervista



1) Ciao Sandra, innanzi tutto complimenti per il tuo ‘Frollini a colazione’. Come è nato il tuo libro?

Nell'agosto del 2004, terminate le mie vacanze, ero sola a Milano e ho iniziato ad immaginare le gesta di una single, molto simile a quella che ero io all'epoca e con spontaneità pagina dopo pagina il romanzo ha cominciato a prendere forma.


2) Com’è nata l’idea del tuo personaggio principale, Ilaria, e delle sue irresistibili avventure?

Ilaria è molto la Sandra di qualche anno fa, una decina di anni fa via. Sul punto cruciale che credo sia il furto della sua lista, ho enfatizzato le piccole grandi angherie che spesso si subiscono in ufficio. L'idea di base del personaggio è stata quella di creare una figura mancante nella narrativa denominata chick lit: la single bambocciona. La letteratura leggere ha importato dall'ormai noto filone Bridget Jones un personaggio piuttosto irreale se applicato all'Italia, dove spesso le trentenni vivono ancora in casa. Ho deciso di rimediare a questa lacuna ed è nata Ilaria Pedra.


3) Citando una descrizine del libro ‘una single alle prese con problemi di cuore, colleghi e capelli’ penso a quante donne si potranno identificare con la protagonista. Qual è il suo messaggio, che cosa desidera comunicare Ilaria?

Guarda ho perso il conto di quante volte una donna mi ha detto: Ilaria sono io! Ilaria incarna davvero, e di questo ne vado assai fiera, un prototipo. E' l'universalità del personaggio, della sua vita sgangherata che ha fatto presa sul pubblico. Il messaggio è un po' alla Rossella "domani è un altro giorno!" Ma anche di credere nei propri sogni e trasformarli in progetti concreti. Di non andare contro natura snaturando la propria personalità. Ilaria rimane quello che è dalla prima all'ultima pagina, a parte i capelli!


4) Leggendo il tuo libro non ho potuto fare a meno di trovare divertentissime le tue liste. Da dove nasce l’ispirazione?

Sai che non lo so. Ho buttato giù la prima e poi sono davvero diventate il leit motiv del romanzo.


5) Ilaria, 32 anni, single, alle prese con gli eventi che popolano la sua esilarante vita quotidiana, è anche portatrice di un messaggio di vita che include tante donne e che ci porta a riflettere sui ritmi e sulle sfide che molte donne si trovano a dover affrontare al giorno d’oggi…

E' dura un po' per tutte le donne. Vedi come trionfano anche i romanzi sulle mamme- tutto fare. Le sfide come dici tu sono tante, perchè si chiede alle donne di essere davvero femminili, ma determinate come un uomo. Lavorare, curare il proprio aspetto, la casa, mai lasciarsi andare, una sbavatura può costare cara. Se chiedi ad una donna qualsiasi se si senta stressata, la risposta è inevitabilmente "sì". Siamo sottoposte a troppe pressioni.


6) Chi è l’Homo Bastardus?

Pensa che Homo Bastardus era anche il titolo originario del romanzo, cassato dall'editore. Ebbene l'Homo Bastardus è quel tipico soggetto maschile che prende in giro quelle che una volta erano definite le brave ragazze. L'Homo Bastardus non arriva al dunque, gioca coi sentimenti, prende tempo. Parafrasando un proverbio: lancia il bacio e nasconde tutto il resto.


7) Che cosa attende Ilaria dopo il ‘Singlebell’?

Immagino Ilaria sempre single, perchè in fondo lei è single dentro. Avrà venduto il bar spuntando un ottimo prezzo, per avviare finalmente il suo agognato B&B.


8) Quali sono gli autori che ti hanno ispirata maggiormente?

Sempre la grande Hellen Fielding. Sinceramente nessuna mi ha fatto impazzire quanto la sua già citata Bridget Jones. E poi anche Il diavolo veste Prada, un libro di grandissimo e meritatissimo successo. In questo genere di letteratura molto leggera il rischio è di scivolare nel volgare. Non sopporto l'eroina che salta da un letto all'altro.


9) Da quale libro/quali libri non ti separeresti mai?

Forse non ti aspetti questa risposta ma non ho dubbi: La fattoria degli animali di Orwell, sono riuscita a farlo entrare anche in Frollini a colazione, un tributo davvero.


10) Quali paesi o luoghi stimolano maggiormente la tua immaginazione? Da dove trai ispirazione?

La città, la mia amatissima Milano, basterebbe farsi un giro in metropolitana per avere una gamma infinita di soggetti estremamente stimolanti.


11) Qual è per te il momento migliore per scrivere?

La tarda mattinata, partendo dalle 10, senza pausa pranzo, in silenzio, ma con generi di conforto accanto a me. Tuttavia lavorando a tempo pieno fuori casa, mi riduco a scrivere la sera, in un momento ben lontano dall'essere ideale.


12) Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Ho due lavori al vaglio di diversi editori e spero di trovare una buona proposta contrattuale. Un romanzo dove la mia ironia la fa ancora da padrona, questa volta però tratta il tema di un matrimonio in crisi, e un libro per bambini molto intenso.


Grazie mille Sandra e tutto il meglio per il tuo futuro.

Grazie a te e ai lettori della Stamberga per questa fantastica opportunità!


8 Commenti a “Intervista a Sandra Faè, autrice di "Frollini a colazione"”

  • 9 gennaio 2012 alle ore 23:42
    missSunshine says:

    Ho la fortuna di conoscere Sandra-Ilaria che è una donna creativa, spiritosa, travolgente, super-organizzata e attenta, sensibile e amabile.
    Ho adorato il suo libro, che rispecchia pienamente la sua genuinità!
    e adoro lei, dal profondo del cuore!
    Vi consiglio di leggerla e seguirla!! :-)
    In bocca al lupo per tutto Amica!
    e grazie a voi della Stamberga per questa finestra sl suo mondo! ;-)

  • 10 gennaio 2012 alle ore 07:28
    Speranza says:

    Grazie per questa bellissima intervista. Vai tranquilla Ilaria, alla fine ti sposerai con l'uomo dei tuoi sogni senza perdere te stessa!

  • 10 gennaio 2012 alle ore 08:47

    Sandra mitica Sandra!!!!
    Silvia

  • 10 gennaio 2012 alle ore 10:14
    annaelle says:

    Il libro è tutto da leggere... è quel genere di libro che quando arrivi alla fine ti spiace perchè ti sembra di salutare, con un addio, un'amica! Per fortuna si può sempre rileggere!

  • 10 gennaio 2012 alle ore 11:32
    Silvia says:

    W la nostra Bridget Jones!

  • 10 gennaio 2012 alle ore 19:59
    Cristina C. says:

    Bella intervista genuina Sandra!!

  • 11 gennaio 2012 alle ore 14:19
    chiara.bc says:

    Grande Sandra!

  • 11 gennaio 2012 alle ore 23:12
    RobbyRoby says:

    bella questa intervista.
    Il libro Frollini mi è piaciuto molto.

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