25 aprile 2011

Mitologia del tempo che cambia - Alek Popov

Sospese in un'atmosfera surreale ma colorata dalla storia, le sue pagine raccontano vicende paradossali di affari privati e vizi pubblici. L'Est incontra il mondo occidentale, e da questa frizione prendono vita personaggi grotteschi e marginali, talvolta "diabolici", che si muovono attraverso un variopinto carosello di situazioni cariche di gustosa ironia.




Recensione

A due anni dalla pubblicazione del romanzo Missione Londra, uscito nel 2008 per i tipi della Voland, appare questa raccolta di 11 racconti brevi di Alek Popov, pubblicata da una piccola casa editrice siciliana (:duepunti edizioni). I testi della raccolta, curata da Giuseppe Dell'Agata in collaborazione con lo stesso autore, sono stati scritti e pubblicati in un arco di tempo che va dal 1990 al 2007 e, come sta ad indicare anche il titolo, sono legati al periodo di transizione che va dalla fine del regime comunista all'Ingresso nella Comunità Europea (avvenuta ufficialmente il 1 gennnaio del 2007).

La chiave dei racconti è satirica e grottesca e sembrano seguire una tradizione dell'Europa centro-orientale che collega il ceco Jaroslav Hašek, il polacco Slawomir Mrozek o il russo Michail Zoscenko. Vi ricorrono spesso riflessioni, per nulla consolanti, sull'intellettuale bulgaro ("Ogni scrittore bulgaro che si rispetti è fermamente convinto che prima o poi gli telefoneranno o da Stoccolma o da Hollywood, nel caso peggiore da Parigi, per comunicargli che le sue opere sono state lette da persone molto in vista" - scrive nel racconto Ammiratrici, ammiratrici). I regimi comunisti, in generale, avevano creato schiere di scrittori satirici, che avevano imparato a raccontare attraverso allusioni, usando chiavi grottesche e surreali, i mari che dividevano il dire e il fare, l'utopia e la realtà. Con la fine del comunismo, anche le promesse di un benessere infinito e accessibile a tutti si sono presto sciolte come neve al sole. Ancora una volta gli scrittori hanno fatto ricorso al sarcasmo e all'ironia per raccontare il "capitalismo selvaggio" degli anni appena successivi al crollo del Muro di Berlino ed è proprio quello che fa Alek Popov nei testi di questa raccolta, nei quali la transizione assume una dimensione metafisica in un paese, la Bulgaria, che appare sospeso tra le sue antiche tradizioni e le dubbie promesse di una modernità, destinata a rimanere quantomeno incompiuta.

Tra i racconti, tutti di ottima fattura, spesso esilaranti, Il servizio è il mio preferito (uno dei migliori che abbia letto negli ultimi tempi). Vi si immagina un uomo, alla vigilia del matrimonio, che, letto un laconico annuncio in un giornale economico che recitava: Taglio teste, decide di contattare l'inserzionista, disposto a tagliare la testa dei clienti che lo richiedono per 50 dollari. Il cinico sarcasmo dell'epilogo, che non vi voglio qui rivelare, è una delle cose migliori di questo libretto.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Mitologia del tempo che cambia
  • Titolo originale: Mitologija na perechoda
  • Autore: Alek Popov
  • Traduttore: Giuseppe Dell'Agata, Elisa Vannoni, Federico Dell'Agata, Andrea Ferrario
  • Editore: :duepunti edizioni
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • Collana: Terrain vague
  • ISBN-13: 9788889987384
  • Pagine: 154
  • Formato - Prezzo: Brossura - 12,00 Euro

0 Commenti a “Mitologia del tempo che cambia - Alek Popov”

Posta un commento

 

La Stamberga dei Lettori Copyright © 2011 | Template design by O Pregador | Powered by Blogger Templates