9 luglio 2009

La città invincibile - Joseph O' Neill

Un angelo abita il Chelsea Hotel, a New York. È turco, si chiama Mehmet, indossa un lungo abito da sposa e un paio di ali sbrindellate. È solo uno dei personaggi malinconici e incantevoli che Joseph O’Neill mette in scena in quello che è stato definito “il più bel romanzo americano del 2008”. La città invincibile è la storia di Hans van den Broek, olandese a New York, che la moglie, all’indomani dell’11 settembre, ha lasciato solo a guardare il suo matrimonio andare in pezzi. Ed è la storia del mondo nuovo che Hans scopre tra le macerie della tragedia: dal Chelsea Hotel ai parchi dorati dall’autunno, la sua è una New York meravigliosa e ferita, che cerca di sopravvivere a se stessa e al suo mito. È ancora la città del sogno americano, sognato da chi americano non è. Indiani, pakistani, turchi, caraibici: è con loro che Hans si incontra, unico bianco, per trascorrere nostalgici pomeriggi giocando allo sport di quand’era ragazzo, il cricket. Ed è tra loro che conosce un sognatore vero, entusiasta e geniale: Chuck Ramkissoon, un Jay Gatsby nato a Trinidad, grandioso e tragico sbruffone con “una certa esperienza di questioni di vita o di morte”. E un motto: think fantastic. Sarà grazie a Chuck, e all’umanità vitale e colorata che gli sta intorno, che Hans ritrova un po’ di se stesso, e rimette pian piano insieme i pezzi sparsi della sua esistenza.Come ogni vero scrittore, O’Neill crea con questo romanzo un intero mondo: ed è un mondo inatteso, illuminante, vero e delicato, fatto d’amore e d’intelligenza.

Recensione

Per buona parte del libro la New York raccontata somiglia a un luna park in dismissione: le attrazioni che vengono smontate, le giostre ferme. Sembra persino di sentire una musica malinconica che si spande nell'aria tutt'attorno.
Per buona parte del libro la vicenda del protagonista (un matrimonio può andare a rotoli anche per "semplice" consunzione) somiglia anch'essa alla stessa cosa. Un uomo che viene smontato pezzo per pezzo. Poi mettersi in viaggio e andare a rimontare il tutto da un'altra parte. In un altro spiazzo. Tutto si accende di luce un po' alla volta, ma adesso non c'entra la città, c'entrano le persone e certe storie che vi sono dietro. Perché, come si dice a pagina 151, "Qualcosa da raccontare c'è sempre. Sempre".

Del perché poi debbano arrivare sempre dagli States (anche se l'autore è irlandese di nascita, e ha vissuto un po' in giro per il mondo, ormai è newyorkese da un decennio) le parole che ci raccontano la nostra storia, le nostre emozioni, il nostro comune sentire contemporaneo, non credo sia un mistero: la grande epica dei nostri giorni arriva da lì, in attesa di spostarsi, ormai a breve, e definitivamente, nel continente asiatico.

Insomma, dicevo di questa luce che si accende all'improvviso grazie a Chuck Ramkissoon, strano personaggio che solo alla fine realizzeremo per la sua vera natura, utopico sognatore che vorrebbe far rinascere negli USA la passione epica appunto, "maggioritaria" la definisce lui, per il cricket. I suoi progetti "fantastic thinking" saranno la spina dorsale della rinascita di Hans, il protagonista dal matrimonio ormai crollato. E pur essendo New York, si respira sole e vegetazione tropicale perché in realtà, come ogni angolo di occidente, la differenza la fanno le persone che arrivano da oltre e che portano narrazioni diverse. Un po' mitiche, un po' dolorose, un po' sbruffone. Ma sbruffone solo ai nostri occhi di pigri guardatori miopi. Il finale del libro lo spiega benissimo!

Dettagli del libro

  • Titolo: La città invincibile
  • Titolo originale: Netherland
  • Autore: Joseph O'Neill
  • Traduttore: Matteo Colombo
  • Editore: Rizzoli
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • Collana: La Scala
  • ISBN-13: 9788817032407
  • Pagine: 286
  • Formato - Prezzo: Rilegato - 19,00 Euro

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