23 luglio 2016

Cronache di sangue e nebbia - Allison J. Wade

Middletown è una città pericolosa. Ci sono creature che vagano di notte, cadaveri che risorgono dalle tombe, possessioni demoniache e necromanti. Ogni genere di cose viene dalla nebbia sul fiume. C’è uno strappo nel velo del reale, che segna il confine con l’oltretomba. Deadland, o lo Sheol, come lo chiamano i Cavalieri di Salomone, che cercano di proteggere la città e la sua gente con armi e rituali. Asher è uno di loro, almeno finché non si innamora di una Figlia di Ecate, e tutto il suo mondo inizia inesorabilmente a crollare.

Recensione

La vera protagonista di questo romanzo dalle tinte horror e soprannaturale è la cittadina di Middletown, un paese comune, non particolarmente abitato, ma che conserva nella sua specifica collocazione un segreto poco noto al resto del mondo: si tratta di una città di confine, tra il mondo degli uomini e l’aldilà, o meglio, Sheol, come amano definirlo i Cavalieri.
Al di là degli individualismi dei protagonisti, l’intero impianto del romanzo quindi si permea attraverso la contrapposizione tra due fazioni di esperti del mondo spettrale: da un lato i Cavalieri di Salomone, che dichiarano di perseguire il bene proteggendo la cittadina dalle incursioni degli spiriti maligni dell’aldilà e dall’altro lato i Figli di Ecate, chiamati anche Necromanti, la setta che rispolvera l’antica religione pagana, accusata di risvegliare gli spiriti maligni, anche se poi in più di un’occasione entrambi i sistemi verticisti mostrano le incongruenze tra i principi perseguiti e la realtà che invece realizzano.
E soltanto con l’unione delle forze e la prospettiva di una visione comune dei due intenti, alla fine i protagonisti riusciranno a scoprire cosa realmente provoca nella cittadina di Middletown un continuo poltergeist di creature infernali, demoni, spiriti maligni e non morti.
Il romanzo di Allison J. Wade non si limita a raccontare la cronistoria di Asher, di Oswald, Amy o Rebecca, fino alla soluzione finale, ma si rivela un prezioso e interessante riferimento di leggende e tradizioni popolari esoteriche della nostra cultura (e per nostra, intendo umana, nella mondialità complessiva) che vengono mescolate tra loro rilevando assonanze e differenza, per creare un’ambientazione fortemente gotica e magica, originale nelle scelte e nel modo di proporla al lettore, stimolando il desiderio di approfondirne la conoscenza.
È proprio la creazione di un’atmosfera locale coerente e affascinante che costituisce il vero punto di forza di quest’opera, unito a uno stile pulito, con una buona gestione del ritmo e una tendenza alla suspense e al colpo di scena che non fanno annoiare il lettore e lo supportano nel percorso di conclusione dell’esperienza di lettura.
Andando oltre la tematica propria dell’ambiente mistico, ritroviamo nelle pagine il percorso dell’eroe, o meglio degli eroi: la metafora propria delle ambientazioni romanzesche del fantastico, ma che bene si appigliano anche ad altri generi, laddove ognuno dei personaggi sulla scena parte da uno specifico status di credenze religiose o anche di se stesso, per poi giungere al cambiamento e, nel contempo, alla variazione di prospettiva che l’acquisizione della verità genera in essi.
Affrontando l’aspetto caratteriale dei personaggi, ci ritroviamo all’interno di alcuni modelli contrapposti che si vedono obbligati a scardinare: in questo senso sono d’esempio le due figure femminili della necromante Amy e della consorella Rebecca, due donne diametralmente opposte: una libera di decidere e scegliere l’amore, andando anche contro la propria setta, e l’altra invece talmente arroccata sui principi ferrei della sua fede che perde quasi di vista il bene e il male, a prescindere dalle fazioni. Entrambe incontreranno nell’arco della storia la loro risoluzione, cambiando qualcosa, forse anche in modo drastico, della loro esistenza.
In linee generali la storia non presenta sbavature, scegliendo la strada del continuo colpo di scena che, per quanto ribalti gli esiti, le consente di esprimersi in maniera non scontata.
Cronache di sangue e nebbia, in definitiva, si rivela un buon prodotto, capace di amalgamare il genere gotico con elementi mistici, puntualmente documentati e riutilizzati in una chiave nuova, l’autrice stessa si rivela con cognizione di causa una voce interessante, proponendo una buona padronanza del genere e meritandosi comunque una particolare menzione proprio sulla scrittura horror moderna nel nostro paese.
Il romanzo si rivela quindi gradevole e interessante come lettura, dedicata a tutti coloro che amano l’esoterismo, ma che in una storia vogliono comunque raggiungere una rivelazione sulle modernità senza incappare in retoriche ormai scontate.
Consigliato.

Giudizio:

+4stelle+ (e mezzo)

Dettagli del libro

  • Titolo: Cronache di sangue e nebbia
  • Autore: Allison J. Wade
  • Editore: Autopubblicato con Wade Books
  • Data di Pubblicazione: 2016
  • ISBN-13: 978-1522817611
  • Pagine: 318
  • Formato - Prezzo: € 12,90

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