28 ottobre 2015

Il Marchio - Aurora D'Evals

Sara e Ginko non potrebbero essere più diversi: lei, figlia di ricchi borghesi, giovane, carina, educata, con un futuro assicurato, lui tatuatore, musicista heavy metal, figlio di nessuno, indipendente e dal forte carattere. Niente li accomuna, niente li lega. Eppure dal loro incontro nasce improvvisa e fortissima un'attrazione irresistibile, perché Sara è una slave, una sottomessa, e Ginko un master, il dominatore che prenderà subito in mano le redini della sua vita e darà loro il deciso strattone che Sara attende da sempre. Per lui la brava bambina rivolterà la sua esistenza, seguendo i propri impulsi e la propria natura, legata a un guinzaglio invisibile, fatto d'amore e di erotismo travolgente, che la porteranno a esplorare territori sempre più lontani, sempre più pericolosi, fino a conoscere i propri limiti, quelli oltre i quali il suo guinzaglio non può tendersi. Perché un guinzaglio ha due estremità, e chi lo tiene in pugno non è meno prigioniero di chi ne viene guidato. Ginko non è meno succube della sua slave di quanto lei lo sia di lui, in un rapporto di simbiosi nel quale ciascuno dei due ha bisogno dell'altro, per realizzare la propria natura segreta e reale.

Recensione

Solitamente si ritiene l’erotico un genere a sé, di livello inferiore agli altri, una lettura diversa e da tenere nascosta nel cassetto. Questo perché il mondo della sessualità è da sempre considerato un tabù, qualcosa di cui non parlare ad alta voce, ma una maggiore informazione permetterebbe agli scettici di scoprire come le radici di questo genere risiedano nel nobile mondo della mitologia e della letteratura greca, basti pensare alla poetessa Saffo, una delle muse ispiratrici più celebri di una tradizione perpetuatasi fino ai nostri giorni, ovviamente non senza attraversare cambiamenti.

Come capita per qualsiasi altro genere letterario, anche in questo caso ci sono romanzi più riusciti di altri ma è importante capire che erotico non è sinonimo di romanzo pornografico.
L’erotismo è associato al mondo della poesia e dell’arte e la realizzazione letteraria di Aurora D’Evals, autrice de Il Marchio, è senza dubbio impeccabile e straordinaria.
Lontano da qualsiasi cliché o stereotipo, il romanzo è attraversato da una rete di emozioni e di sentimenti che si intrecciano tra loro di continuo, costruendo una trama interessante e travolgente dalla prima all’ultima pagina.

Il personaggio dominante, per quanto possa sembrare paradossale, è Sara, la giovane figlia-di-papà dalla vita apparentemente perfetta in tutto: lavoro, fidanzato e famiglia. Un’esistenza allo zucchero filato, direbbe lei stessa.
La svolta nella sua vita arriva grazie alla conoscenza di Giancarlo, Ginko per gli amici, un personaggio che cambierà totalmente il punto di vista da cui osservare non solo la sua quotidianità ma soprattutto la sua sessualità.
Il mondo del gioco erotico è come una dimensione oscura, un baratro in cui Sara è sempre sul punto di precipitare, una situazione al limite del crollo emotivo e fisico; tuttavia tra master e mistress la ragazza troverà il modo di accettare la sua nuova natura, è una slave e come tale vuole essere trattata.

Una nota di merito va prima di tutto alla coerenza del romanzo: differentemente da quanto potremmo aspettarci l’amore non è l’elemento essenziale che sorregge le fondamenta della relazione tra Ginko e Sara ma è un di più non necessario; infatti quello che tiene davvero in piedi la loro storia è il rapporto di sottomissione e potere tra slave e master, un legame che resterà tale dall'inizio alla fine senza sorprese zuccherose. Più volte nelle pagine del libro leggiamo di Sara innamorata ma non di Ginko come uomo, in primis lei ama Ginko come master, si tratta di un'associazione abituale.
Mi sono domandata più di una volta il perché di alcune reazioni di Ginko e soprattutto il perché dell’assenza di altri comportamenti che mi sarei invece aspettata, ma la risposta è arrivata immediata: lui è il padrone e lei la schiava, punto.
L’amore che lega i due amanti è ben diverso da come siamo abituati a intenderlo e a vederlo rappresentato, è perverso, ma la D'Evals ha la capacità di farlo sembrare naturale e semplice grazie a uno stile di scrittura assolutamente poetico e delicato e anche se non mancano parti nude e crude, i due emisferi non cozzano mai anzi, si armonizzano alla perfezione.
Il Marchio non è assolutamente un libro volgare né esagerato, è un viaggio nell’intimità non solo fisica ma soprattutto spirituale di Sara; la narrazione infatti non è onnisciente ma in prima persona, è la protagonista a raccontare di sé e di come le cellule del suo corpo sobbalzino al solo sguardo di Ginko.Le paure e i limiti sono sfide da superare per Sara e assistiamo ad una trasformazione graduale che culmina con una lei molto diversa da quella iniziale.

Un romanzo intrigante e appassionante da leggere tutto di un fiato; è interessante soprattutto osservare come talvolta funziona la psiche umana, come possa trovare il modo di adattarsi e accettare cose che mai avremmo pensato potessero esistere. Una realizzazione intelligente e innovativa, un’opera tutt'altro che superficiale ma estremamente profonda e a tratti commovente, un turbinio di emozioni che saltellano di pagina in pagina.
Assegno le cinque stelle perché il romanzo e l’autrice le meritano tutte, l'attenta scelta dei titolo poi ha fatto la sua parte, Il mMrchio racchiude in sé il senso di tutta l’opera: un marchio non solo fisico ma anche psicologico e a modo suo sentimentale.

Giudizio:

+5stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Il Marchio
  • Autore: Aurora D'Evals
  • Editore: Runa Editrice
  • Data di Pubblicazione: 2015
  • Collana: Erotika
  • ISBN-13: 978-8897674306
  • Pagine: 334
  • Formato - Prezzo: Brossura con alette - 14,00 Euro

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