25 luglio 2014

Man Booker Prize 2014: la lista dei romanzi candidati

Mercoledì 23 è stata diramata la lista ufficiale del Man Booker Prize 2014, riconoscimento letterario istituito nel 1968 e assegnato al miglior romanzo in lingua inglese pubblicato ogni anno. Da quest'anno il premio è aperto a qualsiasi autore anglofono, non solo, come accadeva in passato, a quelli del Commonwealth, dell'Irlanda e dello Zimbabwe.
Vi presentiamo qui di seguito i tredici romanzi che il 9 settembre si contenderanno il posto nella shortlist finalista.



Svegliamoci pure, ma a un'ora decente (To Rise Again at a Decent Hour) di Joshua Ferris (Neri Pozza, Viking)

Paul O’Rourke vive a New York in un appartamento su due livelli con vista sulla Brooklyn Promenade. Va a cena tre o quattro volte a settimana da chef con regolare possesso di stelle Michelin, infanzie trascorse nella valle del Rodano, show televisivi. Si aggira in luoghi dove le scorte di vino da sole fanno sembrare l’Impero romano una zona depressa del Kansas. Ha uno studio di dentista che occupa metà del piano terra di un condominio dietro Park Avenue, la strada più elegante del mondo, dove i portieri si vestono con tanto di guanti e berretto e aprono le porte ad anziane vedove con cagnolino. È capace di lavorare in cinque postazioni situate in cinque sale diverse, e di fare, così, soldi a palate. Tifa per i i Red Sox che, nel 2004, soffiarono persino il titolo agli Yankees e vinsero le World Series. In una sola estate, per due mesi, ha anche profuso tutte le sue energie migliori nel golf. E, tuttavia, Paul O’Rourke ha un grave problema: tutte queste cose che racchiudono la sua vita gli appaiono soltanto parti. E le parti – e qui viene la fregatura – non sono tutto. Uno studio di dentista di successo non è tutto, i Red Sox, il lavoro, lo svago, gli chef, niente può essere veramente tutto, se ciascuna cosa riesce a occupare perfettamente il tempo soltanto per un certo periodo. Persino Connie, la ragazza con cui ha avuto un’intensa relazione, non può essere tutto. Ipocrita come tutte le anime poetiche, Connie in America non metterebbe mai piede in una chiesa, ma in Europa si precipiterebbe subito dalla pista dell’aeroporto al transetto, come se il Dio di Dante e di Bach non aspettasse che il suo arrivo da secoli. Paul O’Rourke avrebbe l’assoluta certezza di aver sprecato la sua vita, se una serie inaspettata di eventi non mutasse radicalmente il corso della sua insignificante esistenza, destinata a trascinarsi nell’abisso come una pallina di golf sull’orlo della buca. Un giorno capita nel suo studio un tipo bizzarro che, dopo essersi fatto estrarre un dente rovinato da una maldestra otturazione, gli sussurra con l’alito acre da anestetico: «Sono un ulm, e lo è anche lei!».
Qualche tempo dopo qualcuno crea un sito web del suo studio, completo di profili di tutti i suoi collaboratori e di una sua biografia colma di citazioni tratte dall’Antico Testamento. E lo «sputtanamento online» appare tutt’altro che tale. Chi parla a nome del «Dottor Paul C. O’Rourke, medico dentista», inviando messaggi sui blog e sulle bacheche facebook di mezzo mondo, lo fa non con idiozie inframmezzate da incomprensibili geroglifici, ma con pensieri profondi sullo stato presente e sulle cose ultime del mondo. Splendida conferma del talento dell’autore di E poi siamo arrivati alla fine, Svegliamoci pure, ma a un’ora decente è uno dei romanzi più attesi sulla scena letteraria internazionale odierna.


The Narrow Road to the Deep North di Richard Flanagan (Chatto & Windus)

La storia di Richard Flanagan — su Dorrigo Evans, medico australiano ossessionato da una relazione con la moglie di suo zio - spazia dalle grotte dei cacciatori di frodo della Tasmania agli inizi del ventesimo secolo fino a un albergo in riva al mare nel precario pre-guerra, da una prigione nella giungla tailandese a un festival della neve giapponese, dai patiboli di Changi a un casuale incontro tra amanti sul Sydney Harbour Bridge.
The Narrow Road to the Deep North, che trae il suo titolo dal diario di viaggio di Basho, poeta di haiku del diciassettesimo secolo, parla dell'impossibilità dell'amore. Il suo momento più alto è una giornata in un campo di lavoro giapponese, nell'agosto 1943. Mentre il giorno prosegue verso il suo terribile climax, Dorrigo Evans combatte e fallisce nel tentativo di salvare la vita dei suoi compagni prigionieri di guerra, un uomo viene ucciso senza alcuna ragione, e prende vita una storia d'amore.


We Are All Completely Beside Ourselves di Karen Joy Fowler (Serpent's Tail)

Vieni a incontrare la famiglia Cooke. La nostra narratrice è Rosemary. Da bambina non la smetteva mai di parlare; da ragazza si è avvolta nel silenzio: il silenzio dell'amnesia intenzionale, della barriera protettiva. Le è successo qualcosa, qualcosa di così terribile che l'ha sepolto nei recessi della sua mente.
Adesso il suo adorato fratello è un fuggitivo, ricercato dall'FBI per terrorismo domestico. E sua madre, un tempo vivace, è l'ombra di se stessa, e il suo sveglio e prepotente padre è diventato un uomo distante e meditabondo.
E Fern, l'amatissima sorella di Rosemary, sua complice nelle loro birichinate infantili? Quello di Fern è un destino che la famiglia, in tutta la sua innocenza, non avrebbe mai potuto immaginare.


The Blazing World di Siri Hustvedt (Sceptre)

Con The Blazing World l'autrice di bestseller internazionali Siri Hustvedt torna al mondo artistico newyorkese nel suo romanzo più magistrale e incalzante dopo Quello che ho amato. Hustvedt racconta la provocante storia del'artista Harriet Burden. Dopo aver visto il suo lavoro ignorato e bocciato dai critici per anni, Burden conduce un esperimento che chiama mascheramento: presenta i suoi lavori celata da tre maschere da uomo, nascondendo la sua identità femminile.
Le tre mostre personali hanno successo, ma quando Burden finalmente viene alla ribalta rivelandosi come l'artista che sta dietro alle mostre, alcuni critici non le credono. Lo scandalo pubblico esplode durante la mostra finale, inizialmente presentata come il lavoro dell'acclamato artista Rune, che tuttavia nega il ruolo di Burden nelle creazioni. Ciò di cui nessuno dubita, in ogni caso, è che i due artisti erano coinvolti in una relazione. Come rivela il diario di Burden, lei e Rune si erano trovati incastrati in un gioco difficile e pericoloso finito con la bizzarra morte dell'uomo.
Ingegnosamente presentato come una raccolta di testi compilata dopo la morte di Burden, The Blazing World si dipana attraverso molteplici prospettive. L'esuberante Burden parla - con tutta la sua gioia e la sua rabbia - attraverso estratti dai suoi taccuini, mentre critici, fan, familiari e altri personaggi si esprimono contraddittoriamente su chi Burden fosse realmente e su quale fosse la verità.
Opera di una delle scrittrici più ambiziose e riconosciute a livello internazionale della sua generazione, The Blazing World è un polifonico tour de force. Un puzzle complesso e diabolico che esplora il fatuo potere del pregiudizio, del denaro, della fama e del desiderio.


J di Howard Jacobson (Jonathan Cape)

Quale paese non è un ossario della sua stessa storia?
Due persone si innamorano in un mondo dove il passato è un paese pericoloso, di cui non si deve parlare e che non può essere visitato. Quando scopriranno da dove vengono e dove stanno andando, verrà loro rivelata una verità più grande e sconvolgente.
Kevern non sa perché i suoi parenti gli poggino due dita sulle labbra quando cerca di pronunciare una parola che inizia per J. Non è mai il momento o il luogo adatto per far domande. Anche Ailinn è cresciuta all'oscuro di chi fosse e da dove venisse. Al loro primo appuntamento Kevern le bacia i lividi sugli occhi. Non chiede chi la ferisce. La brutalità è diventata cosa ordinaria. Non sono nemmeno sicuri se si siano innamorati per loro scelta o se qualcuno li abbia spinti l'uno tra le braccia dell'altra. Ma chi avrebbe dovuto spingerli, e perché?
Aleggia sulle vite di tutti i personaggi di questo romanzo una grave catastrofe, un evento passato avvolto nel sospetto, nella negazione e nelle scuse, a cui ci si riferisce con ciò che è successo, se mai è successo.
Tenero e terrificante, J merita di essere menzionato insieme a 1984 e Il mondo nuovo.


The Wake di Paul Kingsnorth (Unbound)

Tutti conoscono la data della Battaglia di Hastings. Ma pochissime persone sanno cos'è successo in seguito... Ambientato tre anni dopo l'invasione normanna, The Wake racconta la storia di una frammentaria banda di guerriglieri che prese le armi contro gli invasori.
Ispirato con precisione agli avvenimenti storici noti sulla quasi dimenticata guerra di resistenza che si propagò in tutta l'Inghilterra nei dieci anni successivi al 1066, The Wake è una storia di vite brutalmente spezzate, un racconto di dèi perduti e visioni spettrali, narrata da un uomo delle paludi del Lincolnshire testimone della fine del suo mondo. Scritto in quella che l'autore descrive come "una lingua oscura" (una versione dell'Antico Inglese rimodernata in modo da poter essere comprensibile ai lettori moderni), The Wake restituisce la vita interiore di un anglosassone con un'accuratezza e immediatezza rare nella narrativa storica. Entrare nel mondo di Buccmaster significa immergersi potentemente nell'assoluta estraneità del passato.


The Bone Clocks di David Mitchell (Sceptre)

In una sonnolenta giornata d'estate del 1984, l'adolescente in fuga Holly Sykes incontra una strana donna che le offre una piccola gentilezza in cambio di "asilo". Passeranno decenni prima che Holly comprenda esattamente che tipo di asilo la donna stesse cercando...
The Bone Clocks segue le svolte e i colpi di scena della vita di Holly, dalla sua adolescenza segnata a Gravesend fino alla maturità nella costa atlantica irlandese mentre le riserve di petrolio dell'Europa vanno esaurendosi. Una vita non così lontana dall'ordinario, eppure punteggiata da lampi di precognizione, visite da persone che emergono dal nulla e brevi strappi alle leggi della realtà. Perché Holly Sykes - figlia, sorella, moglie, guardiana - è anche l'ignara pedina di una sanguinosa faida giocata nelle tenebre e ai margini del nostro mondo, e forse se ne dimostrerà anche l'arma decisiva.
Thriller metafisico, riflessione sulla mortalità e cronaca dei tempi che si ripiegano su se stessi, questo romanzo caleidoscopico brilla del genio inventivo che ha fatto di David Mitchell uno dei più celebrati scrittori della sua generazione. Una prova di narrativa suggestiva e memorabile.


The Lives of Others di Neel Mukherjee (Chatto & Windus)

Mamma, sono stanco di divorare, di prendere e afferrare e usare. Sono così pieno che mi sembra di non riuscire più a respirare. Me ne vado per cercare un po' d'aria, un posto in cui riuscire a purificarmi, a mettere da parte la vita che mi è stata data per farmene una nuova. Mi sento come se vivessi in una casa presa in prestito. E' tempo che ne trovi una mia. Perdonami.
Calcutta, 1967. All'insaputa della sua famiglia, Supratik è rimasto coinvolto in un pericoloso attivismo politico estremista. Spinto dall'idealistico desiderio di cambiare la sua vita e il mondo che lo circonda, sparisce lasciandosi dietro solo questo biglietto.
Gli anziani patriarchi della sua famiglia, i Ghoshe, presidiano la loro grande tenuta, inconsapevoli che sotto la superficie appena increspata delle loro vite qualcosa si sta muovendo. Non si tratta solo delle velenose rivalità tra cognate, dei segreti distruttivi, del collasso degli affari familiari, ma proprio del disfarsi di una famiglia mentre la società che la circonda va frantumandosi. Perché questo è un momento di turbolenza, di cambiamento inevitabile e inarrestabile: l'abisso tra generazioni e tra coloro che hanno e coloro che non hanno non è mai stato più grande.
Ambizioso, ricco e compassionevole, The Lives of Others anatomizza l'anima di una nazione dipanando una storia familiare. Un romanzo che affronta molti temi, compresi i limiti dell'empatia e il significato dell'azione politica, e che suscita le domande: come immaginiamo il nostro posto nel mondo tra gli altri? Può essere re-immaginato? E a quale costo? Questo è un romanzo di indescrivibile potenza e di impatto emozionale.


Us di David Nicholls (Hodder & Stoughton)

David Nicholls riporta tutto l'ingegno e l'intelligenza di One Day in questo nuovo libro brillante e dolceamaro, che delizierà i suoi fan e gli porterà nuovi lettori. Romanzo sull'amore e sulla famiglia, su mariti e mogli, su genitori e figli, la sua pubblicazione sarà senza dubbio uno dei principali eventi letterari del 2014.


The Dog di Joseph O'Neill (Fourth Estate)

L'autore del premiato bestseller Netherland ci regala ora il suo nuovo romanzo a lungo atteso e inaspettatamente diverso: un racconto di alienazione e dolore ambientato a Dubai.
Sconvolto dalla rottura con la sua fidanzata, il nostro eroe senza nome lascia New York per assumere uno lavoro inconsueto in una strana metropoli deserta. Nella Dubai all'apice della sua ridefinizione come futuristica Shangri-la, deve vedersela con la sua nuova posizione di amministratore familiare dei capricciosi e ricchissimi Batros. E, ancor più disperatamente, con la "cuccia", un'inevitabile sensazione di colpevolezza che lo fa sentire sempre in trappola, anche quando deve andare al bagno, leggere un'e-mail o fare scuba diving.
Esplorazione divertente e filosoficamente profonda di cosa ne è stato del progresso morale dell'umanità, The Dog è narrato con l'eloquenza, l'empatia e la maestria nel raccontare caratteristiche di O'Neill. E' una favola dei nostri tempi globalizzati, brillante e originale, e dolorosamente divertente.


Orfeo di Richard Powers (Atlantic Books)

Se Powers fosse uno scrittore americano del diciannovesimo secolo probabilmente sarebbe Herman Melville, l'autore di Moby Dick. La sua figura è altrettanto grande, ha scritto Margaret Atwood (New York Review of Books). Di certo, dal suo debutto nel 1985 con Three Farmers on Their Way to a Dance, Richard Powers ha stupito i suoi lettori con romanzi dall'ampio raggio, dalla tecnica stupefacente, e che esplorano con precisione il mondo della musica, dell'arte, della letteratura e della tecnologia. In Orfeo, Powers racconta la storia di un uomo che viaggia nel passato fuggendo disperatamente dal presente. Il compositore Peter Els una sera apre la porta, ritrovandosi sulla soglia la polizia. Il suo laboratorio domestico di microbiologia, l'ultimo degli esperimenti di una vita per [scoprire la musica in fantasiosi schemi], ha destato i sospetti della Homeland Security. Terrorizzato dall'irruzione, Els si trasforma in un fuggiasco. Mentre si propaga l'isteria, alimentata da internet, Els il "Bach Bioterrorista" torna a trovare per l'ultima volta le persone che ama e che hanno plasmato la sua carriera musicale. Con l'aiuto della sua ex moglie, della figlia e del suo collaboratore di lunga data, Els idea un piano per trasformare il suo disastroso scontro con la sicurezza nazionale in un'opera d'arte che risveglierà il suo pubblico ai suoni che lo circondano. Il risultato è un romanzo che si eleva nello spirito e nel linguaggio, da uno scrittore forse tra i più ambiziosi in America (Kevin Berger, San Francisco Chronicle).


How to be Both di Ali Smith (Hamish Hamilton)

How To Be Both è un romanzo completamente incentrato sulla versatilità dell'arte. Ispirandosi alla tecnica pittorica dell'affresco per creare un'originale opera letteraria a scoppio ritardato, è una veloce conversazione multigenere che spazia tra forme, tempi, verità e finzioni. C'è un artista rinascimentale del 1460. C'è il figlio di un figlio del 1960. Due storie d'amore e d'ingiustizia che si intrecciano in un racconto singolare in cui il tempo diventa eterno, la struttura diventa gioco, la conoscenza diventa mistero e la finzione diventa realtà, e tutte le certezze della vita diventano una seconda possibilità.


History of the Rain di Niall Williams (Bloomsbury)

Ruth Swain, figlia di un poeta morto, è costretta a letto. A casa da scuola, dopo aver avuto un collasso, cerca di ritrovare suo padre attraverso le storie e le generazioni della storia di famiglia, a County Clare. Per far ciò Ruthie si rivolge ai 3958 volumi impilati che suo padre si è lasciato dietro. La sua intera, vasta libreria, spostata vicino al suo letto, attraverso cui Ruthie si ripromette di farsi strada mentre è ancora viva.




N.B. Sinossi tratte da Amazon o dal sito del Man Booker Prize, traduzione di Sakura

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