19 giugno 2012

Figlie di Diana - Stefania Tuveri

Due giovani sorelle sono alle prese con una domanda che cambierà le loro vite: la Magia esiste? La risposta arriverà dalla saggezza della nonna che si occupa di loro e il misterioso e complesso mondo della stregoneria si rivelerà in tutto il suo misticismo, tra incantesimi, Tarocchi e rune. Ma praticare l’antica arte magica comporta delle grandi responsabilità e il Male è in agguato. La sfida che attende Selene e Caterina sconvolgerà le loro vite, ma ci sarà sempre spazio per amore e amicizia.

Recensione

Figlie di Diana è il romanzo d'esordio di Stefania Tuvieri e in comune con la sua autrice ha una caratteristica fondamentale: è giovane. E' giovane nel senso che è fresco, scorrevole, a tratti vivace, ma al tempo stesso ingenuo e immaturo.

Una delle qualità più apprezzabili di questo romanzo è il fatto che l'autrice ha saputo evitare la trama-tipo di ogni Young Adult che si rispetti da Twilight a questa parte: una protagonista "sfigatina" ed emarginata ma in possesso di qualità nascoste che invariabilmente attirano l'attenzione del bello e impossibile della scuola, destinato a diventare l'amore della sua vita. Al contrario, Selene, la protagonista di Figlie di Diana, è un'adolescente normale, ben integrata a scuola e in famiglia, dove condivide una relazione speciale con la sorella maggiore Caterina. Questo però non è sufficiente a rendere la trama di Figlie di Diana originale in tutto e per tutto; al contrario, non poche parti del romanzo ricordano il telefilm Streghe.

Selene infatti scopre di possedere poteri telepatici proprio mentre la sorella realizza di avere qualità empatiche superiori alla norma; da lì a scoprire di essere due Streghe il passo è breve, è sufficiente un giro su internet e una chiacchierata con l'immancabile nonnina. Se accetteranno di acquisire la Consapevolezza della loro natura, il loro compito sarà quello di proteggere gli esseri umani da mostri di vario tipo con il solo aiuto dei loro poteri e dell'altrettanto immancabile librone di magia.

La somiglianza con Streghe non si limita, per quel che mi riguarda, al solo intreccio, ma caratterizza l'intera concezione della magia e degli eventi sovrannaturali. Per quanto simpatico fosse il telefilm, non sono mai riuscita a scrollarmi di dosso la sensazione che tutto fosse gestito in maniera un po' semplicistica; allo stesso modo gli eventi in Figlie di Diana si sviluppano in modo lineare, poco elaborato, con un approccio quasi scolastico. La facilità con cui le sorelle accettano l'idea di avere poteri magici, la naturalezza con cui gli amici di Selene passano dalla diffidenza alla cieca fiducia nelle sue capacità magiche dopo un'improbabile lettura dei tarocchi, e soprattutto la scelta di risolvere ogni nodo della trama tramite la semplice lettura del "sussidiario" di magia, sono tutti elementi che pregiudicano la maturità dell'opera, lasciando nel lettore un senso di incompletezza.

In ogni caso,il romanzo è piacevolmente ben scritto anche se la narrazione non è priva di imperfezioni, probabilmente imputabili all'inesperienza, prima fra tutte il continuo passaggio di prospettiva fra le due protagoniste, i cui punti di vista nel racconto si alternano a volte nello spazio di poche righe, generando una fastidiosa sensazione di discontinuità. L'autrice inoltre ha la tendenza ad intervenire nel racconto un po' troppo attivamente, fornendo riflessioni personali sulla maturità di Caterina e Selene nel gestire il ruolo di responsabilità che la magia comporta, quasi a voler influenzare positivamente il lettore nei confronti delle ragazze invece di lasciare che egli tragga da solo le proprie conclusioni.

Molta attenzione, infine, è dedicata alla psicologia delle protagoniste, mentre i personaggi secondari rimangono un po' piatti e stereotipati. La Tuvieri è sicuramente più a suo agio nei confronti di Selene, alle prese con i piccoli grandi drammi adolescenziali, rispetto a Caterina, il cui rapporto con il fidanzato Alessandro nasce e si evolve tra banalità e superficialità. Forse minore spazio poteva essere dedicato alle liti (un po' infantili) che dividono la compagnia di Selene, destinandolo invece a quelle parti del racconto relative alla catena di efferati omicidi in cui le due ragazze finiscono per trovarsi coinvolte in modo improvviso e un po' pretestuoso. Quest'aspetto della trama risulta infatti poco amalgamata con il resto e risolta in modo un po' sbrigativo, soprattutto se si considera la relativa facilità con cui le protagoniste riescono a identificare e rintracciare l'autore dei delitti.

Giudizio:

+2stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Figlie di Diana
  • Autore: Stefania Tuveri
  • Editore: Lettere Animate Editore
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • ISBN-13: 9788897801146
  • Pagine: 140
  • Formato - Prezzo: Brossura - 9,90 Euro

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