18 febbraio 2012

Nel segno della pecora - Haruki Murakami

Un giovane agente pubblicitario, abbandonato dalla moglie che lo trova «noioso», vede sconvolta la sua rassicurante monotonia da un compito bizzarro e quasi impossibile che gli viene affidato da un losco individuo: deve ritrovare una pecora. Ha poco tempo e non può rifiutare.
Unico indizio: la pecora ha una macchia a forma di stella sulla schiena. Inizia così un'avventura lungo un Giappone fiabesco, grottesco e surreale, accompagnato da una ragazza con le orecchie bellissime e dotata di poteri sovrannaturali.
Nel segno della pecora è il romanzo che definisce la poetica di Murakami: uno scenario onirico in cui il quotidiano diventa surreale, scandito da una playlist di capolavori della musica, alla ricerca di un ovino ma in realtà di un senso della vita. C'è un posto per la pecora di Murakami in una ipotetica «arca letteraria», insieme allo scarafaggio di Kafka, i maiali di Orwell, l'elefante di Saramago e Moby Dick.

Recensione

Tra i romanzi giovanili di Murakami, è un romanzo che presenta una buona parte delle tematiche tipiche dell'autore insieme a una prima ricerca stilistica.

Lo si direbbe un romanzo fortemente introspettivo, che usa, com'è noto, il surreale come espediente per rappresentare gli sterminati campi dell'inconscio. Una natura quasi flaubertiana, per la condivisione emotiva con il protagonista: ampi spazi solitari, deserti, sospesi nel tempo, che amplificano la forte sensazione di claustrofobia dell'isolamento cercato e subito dai personaggi in scena.

Che il viaggio in Hokkaido alla ricerca della fantastica pecora dai poteri soprannaturali sia un viaggio solitario, di riscoperta interiore, diventa chiaro con l'uscita dell'anonima ragazza dalle belle orecchie. Sarà lo stesso Sorcio a dirlo, proprio lui che ha già compiuto il suo solitario vagabondare alla ricerca della sua pecora interiore.

E' sicuramente un romanzo che gioca molto sui contrasti: prima giorni frenetici, caotici, di caldo estivo, poi giorni calmi, sospesi, di un freddo anestetizzante inverno. In mezzo, la rivelazione della pecora e l'ingresso prorompente del surreale in quello che sembrava essere un romanzo realista. Il contrasto pare voluto, almeno a un livello semantico, ma c'è qualcosa di stridente in esso, sintomo di una scrittura ancora un po' acerba.

L'inizio mal si raccorda con la conclusione, sembrano due romanzi diversi, e ben presto il lettore se ne dimentica. Eppure proprio in quella prima parte, nei giorni caotici e di sbandamento emotivo che vive il protagonista senza nome negli anni Settanta - in un tempo, cioè, che ancora è riconoscibile, prima di venire inghiottito dallo scenario fuori dal tempo e dallo spazio dell'Hokkaido - mi è sembrato di scorgere il nucleo iniziale del più celebre Norwegian Wood.

D'altra parte, la rappresentazione nella natura del mondo interiore viene poi affinata in Kafka sulla spiaggia.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Nel segno della pecora
  • Titolo originale: Hitsuji o meguru bōken
  • Autore: Haruki Murakami
  • Traduttore: A. Pastore
  • Editore: Einaudi
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • Collana: Super ET
  • ISBN-13: 9788806209049
  • Pagine: 307
  • Formato - Prezzo: Brossura - 12,00

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