8 febbraio 2012

Il libro dei Teschi - Robert Silverberg

Dopo aver scoperto nei sotterranei della biblioteca dell'università il criptico manoscritto che dà il titolo al libro, quattro studenti di New York si mettono in viaggio verso il deserto del Nevada alla ricerca della Confraternita dei Teschi, una setta millenaria che la tradizione occulta vuole custodisca gelosamente le chiavi per l'immortalità sin dai tempi di Atlantide. Ha così inizio un'avventura on the road verso l'ignoto, che costringerà i ragazzi a confrontarsi con le loro paure e i loro segreti più profondi. Ognuno di loro dovrà intraprendere un dolorosissimo processo alla scoperta di sé, dopo il quale l'impossibile scelta di chi vince e chi perde sembrerà naturale, se non addirittura inevitabile.

Recensione

Romanzo atipico di uno scrittore atipico: Robert Silverberg è uno scrittore di fantascienza, acclamato per la sua capacità di muoversi autonomamente tra i generi, i cui romanzi sono noti per l'approfondimento psicologico, che ha la priorità su tutti gli altri aspetti.

Anche in questo romanzo è così: se gli elementi più fantastici (il Libro dei Teschi, il Ricettacolo, la promessa della vita eterna) fanno pensare a uno dei tanti romanzi di avventura, con uno scenario, fatto di canyon, templi antichissimi e reperti archeologici, in stile Indiana Jones, in realtà si tratta di un romanzo puramente introspettivo, privo di azione, scandito dalla narrazione in prima persona dei quattro protagonisti, uno per volta.

La prima parte ha un che di On The Road: quattro giovani americani in viaggio, tra conoscenze, riflessioni, sballo e sesso. Il viaggio verso la fantastica meta della Casa dei Teschi consente all'autore di presentare i quattro giovani, tracciarne i profili psicologici di base, mostrare tutte le sfaccettature delle loro complicate relazioni: Timothy, il giovane rampollo WASP della ricca America perbene, cinico, scettico, distaccato ma affatto viziato, Eli, il timido ebreo gracilino tutto cervello, perso in miriadi di riflessioni esistenziali, l'omosessuale poeta Ned, che gioca a fare l'esteta, infine Oliver, il buono e bravo ragazzo di campagna trasferitosi in città.

La seconda parte segna una lieve caduta di tono, legata indiscutibilmente all'ingresso in scena dell'elemento fantastico della storia: l'arrivo alla Casa dei Teschi, l'inizio della Prova, la conoscenza dei frati dediti al culto dei Teschi e così via. A ben vedere la virata verso l'assurdo che lentamente si compie in questa seconda parte è occasione di un approfondimento ulteriore della psicologia dei personaggi, che si trasformano grazie anche alle diverse e stravaganti prove ed esami previsti dal culto. A questo punto si rivela tutta quanta la grande maestria dell'autore, che mette a nudo l'inconscio dei quattro protagonisti - e, con loro, l'anima della stessa grande America: l'omosessualità soffocata di Oliver, la contrastata fede di Eli, il senso di colpa di Timothy e i desideri più nascosti di Ned (grandissima è la connotazione data alla formazione cattolica-irlandese di Ned, specie nel binomio piacere-peccato che sta alla base della sua intera psicologia).

Il libro dei Teschi è dunque la storia di un viaggio interiore, una crescita e una scoperta, la lotta di ognuno di noi con il proprio inconscio, una lotta fatale, irriducibile e inevitabile, che infine conosce sconfitti e vincitori: la morte ai primi, la vita eterna (?) ai secondi.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Il libro dei Teschi
  • Titolo originale: The Book Of Skulls
  • Autore: Robert Silverberg
  • Traduttore: M. Pittoni
  • Editore: Fazi
  • Data di Pubblicazione: 2004
  • Collana: Le strade
  • ISBN-13: 9788881125463
  • Pagine: 251
  • Formato - Prezzo: Brossura - 15,00 Euro

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