16 marzo 2011

I Promessi Morsi - Anonimo Lombardo

Quale segreto orrore incombe su quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti? Forse i nobili non hanno sempre succhiato il sangue alla povera gente (“Così va il mondo... voglio dire, così andava nel secolo decimo settimo”)? E se un nobile vampiro di nome Rodrigo perdesse la testa per una popolana di nome Lucia? E se tra monache-streghe, banditi-licantropi e frati ammazzavampiri, spuntassero, dopo la catastrofe della peste, anche gli zombie? Sull’esempio del filone anglosassone inaugurato da Orgoglio, pregiudizio e zombie, a cui ha fatto seguito una fioritura di variazioni sul tema, questa irriverente riscrittura (che in fondo resta un atto di omaggio al capolavoro manzoniano) trasforma I promessi sposi in un vero romanzo gotico popolato dalle creature uscite da un paio di secoli di letteratura e un secolo di cinema horror.

Recensione

Alessandro Manzoni, nell'introduzione al suo capolavoro, raccontava di aver trovato un antico manoscritto, cronaca di una storia avvincente ma scritta così male da risultare illeggibile: dal suo tentativo di tradurla in un linguaggio moderno e con qualche modifica, nacquero "I Promessi Sposi". A scuola ci è stato insegnato che quello del manoscritto era un espediente dello scrittore, una sorta di gioco letterario. E se invece il manoscritto fosse esistito realmente? Se la storia che narrava fosse stata sì simile a quella che consociamo, ma con dettagli così sconvolgenti che Manzoni volle eliminare per non turbare i propri lettori? E se questo manoscritto venisse pubblicato oggi, nella sua versione integrale debitamente tradotta in italiano corrente?

Scopriremmo che don Rodrigo e i suoi colleghi della nobiltà sono vampiri, che ai bravi è stata strappata via l'anima per renderli schiavi, che nel monastero di Monza Egidio e la Signora si dedicano a ben altro che agli incontri carnali a noi noti.
Streghe, licantropi, morti che risorgono dalle loro tombe, curati di campagna veggenti, nobili succhiasangue trasformano un romanzo che ormai sapeva di stantio - e per questo dobbiamo ringraziare la scuola che ce l'ha reso asettico, vivisezionandolo in ogni sua virgola - in qualcosa di nuovo e decisamente sorprendente.

Non ho riso quanto con "Orgoglio, pregiudizio e zombie", i cui risvolti gotici si intersecano alla perfezione con il romanzo originale: nei "Promessi morsi" l'umorismo cede il passo all'horror e le divagazioni dalla trama manzoniana sono cospicue. L'Anonimo dà vita a personaggi ben caratterizzati, non togliendo nulla al fascino che già Manzoni aveva conferito loro. Gli innesti gotici risultano ben amalgamati e, pure nelle ampie digressioni, non sono pesanti o noiosi. Le creature non umane sono fedeli alla grande tradizione dei romanzi gotici e non si lasciano influenzare dalle varanti contemporanee, risultando anche per questo coerenti con l'atmosfera secentesca fatta di superstizioni e cacce all'untore.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: I Promessi Morsi
  • Autore: Anonimo Lombardo
  • Editore: Rizzoli
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • ISBN-13: 9788817038034
  • Pagine: 373
  • Formato - Prezzo: Rilegato, sovraccoperta - 16,50 Euro

0 Commenti a “I Promessi Morsi - Anonimo Lombardo”

Posta un commento

 

La Stamberga dei Lettori Copyright © 2011 | Template design by O Pregador | Powered by Blogger Templates