25 novembre 2016

Racconti fantastici - Benito Pérez Galdós

Dalla penna di un maestro del realismo spagnolo, un testo che raccoglie dodici storie fantastiche, in quella dimensione dell'inverosimile che comporta la rottura o la sospensione proprio di quelle leggi fisiche che danno forma al reale, sulle orme dei grandi che da Jacques Cazotte a Gerard de Nerval, da E.T.A. Hoffman a Edgar Allan Poe, hanno scritto alcune delle pagine più intriganti della letteratura di ogni tempo.



Recensione

Potrebbe sembrare curioso che dalla penna grave del padre della letteratura spagnola realista Benito Pérez Galdós, autore di notevoli romanzi sociali - come Tristana - che nulla hanno da invidiare a quelli di Balzac, Zola o Flaubert, possano scaturire dei Racconti fantastici. Nato a Las Palmas de Gran Canaria nel 1843 e morto a Madrid nel 1920, Pérez Galdós si fece infatti grande interprete spagnolo del realismo, mettendosi al servizio della verità sociale sempre nell'ottica degli ultimi (non a caso gran parte della sua fortuna è legata agli Episodios Nacionales, una monumentale cronaca del XIX secolo spagnolo narrata attraverso la vita intima e quotidiana di personaggi umili).

Pubblicati tra il 1865 (Un’industria che vive della morte) e il 1897 (Rompicapo), il filo conduttore dei cuentos di questa raccolta è - appunto - il fantastico, inteso nella sua più estesa accezione che abbraccia il meraviglioso, il bizzarro, l'inverosimile, l'allegorico. Ancora fortemente legati alle radici romantiche dell’autore, questi brevi racconti sono voli pindarici dello spirito, sogni a occhi aperti che vedono la normale realtà quotidiana sfaldarsi in brecce assumendo contorni via via più chimerici. Così da un libro, il Dizionario della Lingua Castigliana, possono uscire carrolianamente Sostantivi, Aggettivi, Verbi e Interiezioni, pavoneggiandosi e dandosi battaglia con gran confusione. Un giovane uomo sul tram (Romanzo sul tram è forse il racconto più riuscito), l’immaginazione accesa dal racconto incompleto di un conoscente, può incontrare uno a uno i personaggi di un feuilleton senza più riuscire a discernere immaginazione e realtà. Una piuma al vento si ritrova, dotata di un'anima, a volteggiare per il mondo alla continua ricerca di una felicità che troverà solo nel poggiarsi sulla bara di una piccola anima strappata alla vita. Un brutto monello si innamora di una bambola e viene trasportato al suo fianco nel mondo dei balocchi. Un uomo può ritrovarsi l’Estate come compagna di carrozza e innamorarsi di lei. Una giovane donna che tenta di darsi la morte dopo la prematura scomparsa del promesso sposo si smarrisce in una città calviniana i cui quartieri si spostano di ora in ora. Una bambina diventa un angelo nella notte di Natale.

Un po' Nerval, un po' Gautier, un po' Hoffmann ma senza mai scivolare nel gotico, Benito Pérez Galdós offre al lettore dei divertissement dallo stile prezioso. Assolutamente da leggere, per riscoprire il geniale autore spagnolo sotto una nuova luce.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Racconti fantastici
  • Titolo originale: Cuentos fantásticos
  • Autore: Benito Pérez Galdós
  • Traduttore: A cura di M.R. Alfani; U. Castaldi, D. D'Amiano, R. Duccillo, S. Vitale
  • Editore: Donzelli
  • Data di Pubblicazione: 2006
  • Collana: Fiabe e storie
  • ISBN-13: 9788860360007
  • Pagine: XI-196
  • Formato - Prezzo: Rilegato, 20.00 Euro

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