18 luglio 2016

Jack deve morire - Joyce Carol Oates

Andrew J. Rush è il prototipo dell’americano perbene. È un figlio coscienzioso, un marito devoto, un padre premuroso, e vive con la sua famiglia in una pittoresca cittadina del New Jersey. Andrew J. Rush è anche un celebre scrittore di thriller e romanzi del mistero: i suoi libri vendono milioni di copie, sono tradotti in più di trenta lingue, e la critica non esita a definirlo «uno Stephen King in versione gentiluomo».Ma Andrew J. Rush è un uomo lacerato dagli spettri di un passato oscuro, sepolto negli strati più sotterranei della memoria eppure ancora vivo e palpitante, come il cuore rivelatore del racconto di Edgar Allan Poe. Per liberare questo emisfero recondito e negato della sua coscienza, Rush decide di crearsi un alter ego, uno pseudonimo enigmatico e controverso sotto il quale scrivere nuove storie, più viscerali, più sanguigne. Come però accade per ogni intuizione frankensteiniana o scissione perversa – dal dott. Jeckyll a Dorian Gray, fino allo sdoppiamento di Stephen King e Richard Bachman –, ciò che ne nasce è un mostro incontrollabile e furente: Jack of Spades.All’inizio Jack sembra ubbidire fedelmente al padrone. Il suo stile rude e magmatico è un ordigno letterario di distruzione, spietato e senza limiti. La sua identità indecifrabile e sfuggente gli permette di muoversi tra le pagine come un fantasma, un demone che trascrive dall’inferno i vangeli dell’immoralità. Ma presto Jack inizia a evadere i confini della letteratura, a insinuarsi nella vita privata del suo creatore, divenendone il complice mefistofelico, il suggeritore sanguinario e infine l’antagonista da eliminare, che intrappola Rush in una ragnatela voluttuosa di delitti e crimini dalla quale solo uno dei due potrà uscire vivo.In Jack deve morire Joyce Carol Oates, protagonista assoluta della letteratura americana contemporanea, gioca al massacro dei generi letterari, dà vita a un’opera multiforme ed eccentrica, senza margini apparenti, dove realtà e psicosi, veglia e tumulto onirico collidono ininterrottamente, generando orribili buchi neri negli stati di coscienza, e rivelando un’unica, inaccettabile verità: c’è un mostro sepolto nell’anima di ogni essere umano.

Recensione

Con Jack deve morire Joyce Carol Oates ha voluto divertirsi a scrivere una parodia dei thriller. Ne è scaturito un noir piacevole che riprende in chiave moderna Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mister Hyde. Da segnalare che la scrittrice, quasi ottantenne, è molto prolifica, avendo al suo attivo oltre cento romanzi.

Il protagonista del romanzo, Andrew Rush, è uno scrittore di romanzi gialli di discreto successo, apprezzati da quella parte di pubblico che predilige trame sofisticate e atmosfere soft, dove cioè vengono bandite descrizioni cruente e linguaggio scurrile. Ma a un certo momento della sua vita egli sente il desiderio di cambiare genere e, sotto lo pseudonimo di Jack of Spades (titolo originale del romanzo), si mette a scrivere di getto, senza soffermarsi a fare eventuali correzioni, storie molto più di pancia dove abbondano scene scandalose e di violenza, e dove il linguaggio risulta molto forte.
Gradualmente i thriller di Jack of Spades iniziano a fare concorrenza a quelli di Rush e anche la personalità dello scrittore subisce un mutamento, tanto che a volte il nuovo autore prende il sopravvento sul vecchio anche nella vita reale, commettendo azioni che mai Rush avrebbe pensato di compiere. Anche il rapporto con i propri familiari subisce un cambiamento e Rush/Jack incomincia a sospettare sua moglie di tradimento e a ritenere i figli semplici fannulloni e sfruttatori.
La scintilla che innesca la nuova personalità schizofrenica dell'uomo avviene quando egli viene citato in giudizio da una misteriosa donna che lo accusa di plagio, un evento traumatizzante che innesca un desiderio di rivalsa misto a curiosità circa la persona che gli ha fatto causa, creandogli uno stato di tensione in cui Jack of Spades prende in qualche modo il sopravvento. È solo quando si rende conto di stare compiendo una escalation di azioni criminose sempre più gravi che Andrew capisce che l’unico modo per non lasciarsi schiacciare dalla personalità di Jack è quello di farlo morire.

È in fondo strano che in una società come quella americana, dove le persone benestanti sono solite recarsi dallo psicoterapeuta con una frequenza per noi inusuale, Andrew non ricorra maggiormente al loro aiuto preferendo il fai da te.
Inutile dire che Joyce Carol Oates è un'ottima scrittrice e che il romanzo, ancorché surreale, è piacevole e scorrevole. Buona, inoltre, la caratterizzazione del suo personaggio. Tuttavia l’ironia di cui Joyce Carol Oates intesse il suo pastiche è forse un po’ troppo sottile e i riferimenti ad autori come Stephen King sembrano scritti più per divertimento proprio e del circolo di scrittori a cui l'autrice appartiene che per diletto del pubblico.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Jack deve morire
  • Titolo originale: Jack of Spades
  • Autore: Joyce Carol Oates
  • Traduttore: Luca Fusari
  • Editore: Il Saggiatore
  • Data di Pubblicazione: 2016
  • Collana: La Cultura
  • ISBN-13: 9788842822189
  • Pagine: 233
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 19,00

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