6 maggio 2015

Speciale Grande Guerra: Ashenden o l'agente inglese - W. Somerset Maugham

William Somerset Maugham nacque a Parigi il 25 gennaio 1874, nell’ambasciata britannica in cui lavorava come avvocato suo padre.
Morta la madre quando lui aveva otto anni e poco dopo il padre, William fu mandato in Inghilterra per essere cresciuto dallo zio. Frequentò la King's School, Canterbury, dove lo prendevano in giro per via del suo cattivo inglese (la sua prima lingua era il francese) e per la statura bassa, che aveva ereditato dal padre. È in questo periodo che Maugham cominciò a balbettare, un disturbo che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita, anche se si manifestava in modo sporadico, a seconda dello stato d'animo e delle circostanze.
A sedici anni Maugham rifiutò di continuare a studiare al King's School e suo zio gli permise di andare in Germania, dove studiò letteratura, filosofia e tedesco all'Università di Heidelberg.
Terminata la scuola lo zio si mise a cercargli una professione da gentiluomini. La carriera ecclesiastica fu scartata perché un ministro balbuziente avrebbe messo in ridicolo la famiglia. Il medico locale suggerì la professione medica e lo zio di Maugham approvò con riluttanza. Maugham intendeva diventare scrittore ma, essendo ancora minorenne, non poteva andare contro la volontà del suo tutore. Per questo trascorse i cinque anni seguenti studiando medicina.

Nel 1897 presentò a un editore Liza di Lambeth, racconto di un adulterio consumato nella classe operaia e delle sue conseguenze. La sua opera ebbe grande successo e la prima edizione fu esaurita in poche settimane. Questo convinse Maugham, che aveva appena completato gli studi di medicina, ad abbracciare la carriera letteraria, che sarebbe durata 65 anni.
Nel 1914 Maugham era ormai famoso, con la produzione di dieci opere teatrali e la pubblicazione di dieci romanzi.
Quando scoppiò la prima guerra mondiale, Maugham era troppo vecchio per essere chiamato alle armi e fu operativo in Francia nella Croce Rossa Britannica come autista di ambulanza, in un gruppo di 23 scrittori famosi, tra cui Hemingway, Dos Passos, e Cummings.
In questo periodo incontrò Frederick Gerald Haxton, un giovane statunitense, che fu suo compagno e amante fino al 1944, anno della morte di Haxton.
Nel 1915 pubblicò Schiavo d'amore, forse il suo capolavoro, palesemente autobiografico. La stretta relazione tra fittizio e non-fittizio diventò il tratto caratteristico di Maugham.
Maugham ebbe legami sentimentali importanti soprattutto con uomini, ma anche relazioni eterosessuali. Da quella con Syrie Wellcome, moglie del magnate farmaceutico anglo-americano Henry Wellcome, nacque una figlia, Liza. Nel maggio del 1917, in seguito alla sentenza definitiva di divorzio, Syrie e Maugham si sposarono, ma divorziarono nel 1927– 28, dopo un matrimonio tempestoso complicato dai frequenti viaggi all'estero di Maugham e dalla sua relazione con Haxton.
Lo scrittore nel settembre del 1915 cominciò a lavorare per il Servizio Segreto Inglese in Svizzera, usando come copertura la sua attività di letterato per raccogliere e passare informazioni.Nel giugno del 1917 il capo del SIS britannico (in seguito chiamato MI6 gli affidò una missione speciale in per fornire sostegno al governo provvisorio e mantenere la Russia in guerra ostacolando la propaganda pacifista tedesca. Due mesi e mezzo dopo i bolscevichi presero il potere. Probabilmente la missione era assolutamente impossibile, ma in seguito Maugham dichiarò che se fosse andato sei mesi prima, sarebbe riuscito nell'impresa.
Nel 1928 Maugham comprò una tenuta di dodici acri a Cap Ferrat sulla Costa Azzurra dove risedette quasi ininterrottamente fino al momento della morte, avvenuta per tubercolosi il 16 dicembre 1965.
Quasi tutti i romanzi di Maugham (una trentina circa) si sono prestati ad avere una o più trasposizioni cinematografiche.


Benché a differenza di molti suoi colleghi non ne abbia mai fatto mistero, pochi sanno che W. Somerset Maugham è stato a lungo un agente segreto al servizio di sua Maestà Britannica, e non di secondo piano, se lo scopo del suo viaggio nella Russia del 1917 era, lo dice lui stesso, "impedire lo scoppio della rivoluzione bolscevica e mantenere il paese in guerra". Nella realtà, sempre un po' più brutale della sua rievocazione, Maugham era stato spedito a Lucerna sotto copertura, la copertura essendo un necessario periodo di isolamento da dedicare alla scrittura di una commedia. Nella Svizzera di quegli anni, assai più vivace rispetto alla sua iconografia corrente, il materiale narrativo certo non mancava: lo spettro del comunismo si aggirava per l'Europa, e i fantasmi degli imperi, estinti e sopravvissuti, continuavano con altri mezzi la guerra appena conclusa. Così, appena smessa l'uniforme virtuale, Maugham si inventò una delle sue controfigure più celebri: Ashenden appunto, scrittore come lui, come lui di stanza nella Confederazione, e come lui atterrito in parti uguali dagli intrighi internazionali, dagli agenti nemici, dalle perversioni burocratiche dei propri compatrioti, e dagli inquilini più imprevedibili del continente europeo: gli elvetici. Il che spiega come mai queste storie di spie, per quanto ritoccate e reinventate, abbiano un'altissimo tasso di verosimiglianza, e un altrettanto formidabile potenziale di commedia.

Recensione

Più che un romanzo, Ashenden o l'agente inglese è una raccolta di episodi in sequenza che vedono come protagonista Ashenden, scrittore inglese prestato all’Intelligence e operante nella città di Losanna in Svizzera.
Dietro Ashenden s'intravede Maugham stesso, che svolse attività di spionaggio per i servizi segreti inglesi durante la prima guerra mondiale, dato che la sua attività di scrittore si prestava a dargli una adeguata copertura.
Maugham fu il precursore del filone di spy story che diedero fama a Eric Ambler e Jan Fleming, tuttavia l’autore, nella prefazione del libro, precisa che

Il lavoro di un agente del Servizio Informazioni, o Intelligence, è nel complesso quanto mai monotono. In buona parte è di una straordinaria inutilità. Il materiale che offre per un racconto è scucito e infecondo: tocca all’autore renderlo coerente, drammatico e probabile.
In altra parole l’agente segreto non ha mai una visione completa del suo compito. È tenuto a svolgere solo alcune azioni che fanno parte di un disegno più articolato di cui non conosce la complessità né la motivazione degli ordini che riceve. Pertanto lo scrittore che volesse narrare senza abbellimenti di sorta la vera vita di un agente segreto, scriverebbe un racconto insignificante. Tenuto conto di queste asserzioni, gli episodi narrati da Maugham sarebbero, quindi, quanto più simili possibile a quelli reali.

In questo romanzo non bisogna attendersi fatti di sangue né suspense. Nella Svizzera neutrale gli agenti segreti erano tenuti a un comportamento il più possibile regolare che non desse motivo di espulsione alle autorità elvetiche. Spesso gli agenti si conoscevano l'uno con l'altro e giocavano a depistarsi con notizie fasulle. La guerra che si combatteva nel resto dell'Europa appariva contemporaneamente vicina ma astratta ai cittadini svizzeri. Gli incontri fra agenti segreti e lo scambio di disposizioni avvenivano in genere fuori dai confini elvetici ed era facile per Ashenden recarsi in Francia tramite il battello sul lago di Losanna che faceva la spola fra le città della costa, ivi comprese quelle francesi. Le giornate dell'agente inglese si svolgevano dunque sonnacchiose come quelle di un ricco pensionato in un albergo nella apparentemente tranquilla cittadina elvetica.

Maugham è famoso per il pessimismo acre e freddo, l'ironia crudele e cinica con cui flagellava inesorabilmente i vizi e la follia degli uomini, e soprattutto delle donne, in una visione del mondo piuttosto cupa, ma dotata anche di senso d'umanità. In questo romanzo, tuttavia, non c’è in realtà traccia del pessimismo che si riscontra negli altri suoi scritti. Si nota, peraltro, la scrittura elegante e l'ottima caratterizzazione dei personaggi. È bravo a anche nel sottolineare le manie che rasentano la follia degli uomini e, specialmente, delle donne, forse per la sua vena omosessuale che gli faceva avere una visione più negativa della personalità femminile.
Il romanzo è molto scorrevole ed i personaggi ben caratterizzati anche nella descrizione delle loro emozioni. Solo il protagonista, Ashenden, un tipo prettamente inglese, ironico e freddo come Maugham si sforzava di apparire, non riesce a creare empatia.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Ashenden o l'agente inglese
  • Titolo originale: Ashenden or The British Agent
  • Autore: W. Somerset Maugham
  • Traduttore: Franco Salvatorelli
  • Editore: Adelphi
  • Data di Pubblicazione: 2008
  • Collana: Biblioteca Adelphi
  • ISBN-13: 9788845923050
  • Pagine: 278
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 19,00

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