14 giugno 2014

L'eroe discreto - Mario Vargas Llosa

Quando riceve una lettera di minaccia con un ragnetto al posto della firma, Felicito Yanaqué non perde tempo e va alla polizia di Piura a sporgere denuncia. È proprietario di una ditta di trasporti, ha una moglie, due figli, e una giovane amante di nome Mabel: ha faticato troppo per lasciare che adesso qualcuno gli porti via tutto e, più di ogni altra cosa, a spaventarlo non sono certo i ricatti, ma il disonore. A Lima, intanto, Rigoberto, a un passo dalla pensione, viene chiamato a fare da testimone a Ismael, il suo datore di lavoro che sposerà in gran segreto la domestica Armida, per impedire che il suo patrimonio venga dilapidato dai figli. Al ritorno dal viaggio di nozze, però, Ismael muore e Armida, spaventata dalle pressioni degli eredi, scappa a Piura, dalla sorella. Sta a Rigoberto mantenere la promessa fatta da testimone e sistemare la faccenda.

Recensione

Mario Vargas Llosa, premio nobel 2010 per la letteratura, ha ambientato questo romanzo in Perù, sua patria di origine.
L’eroe discreto a cui il titolo del romanzo fa cenno è l’uomo qualunque che combatte onestamente per i propri diritti e per quelli comuni, anche se ciò vuol dire perdere la propria tranquillità e i propri beni, se non addirittura la vita. L’eroe discreto è quello che riterrebbe inconcepibile comportarsi diversamente da come agisce e non si aspetta il plauso della gente per aver compiuto cose che per lui rientrano nella normalità.

L’autore ci racconta prevalentemente il comportamento di due personaggi le cui storie, inizialmente parallele, si incroceranno verso la fine del romanzo: quella di Felicito Yanaqué, un uomo nato in una famiglia povera che è riuscito con il proprio impegno a creare un'impresa di autotrasporti, e quella di Rigoberto, dirigente di una società di assicurazioni, in procinto di andare in pensione.
Il primo rammenta sempre una raccomandazione di suo padre: “Non permettere mai a nessuno di metterti i piedi in testa”; e ha sempre agito di conseguenza, tanto che, quando gli arriva una lettera anonima di stampo mafioso e dal tono minaccioso in cui si pretende il pagamento del pizzo, non solo ritiene di non dover sottostare al ricatto, ma comunica pubblicamente il proprio rifiuto a cedere alle intimidazioni inserendo la risposta su un quotidiano.
Rigoberto, invece, sulla soglia del pensionamento, non vede l'ora di dedicarsi a viaggi culturali; accetta suo malgrado di fare da testimone al matrimonio del suo capo e amico Ismael, che sposa la propria donna di servizio che lo ha sempre accudito con devozione. E’ intenzione di Ismael lasciare le proprie sostanze alla nuova moglie, al fine di diseredare i figli che invece sono dei poco di buono. I familiari faranno di tutto per cercare di dichiarare il padre incapace di intendere e volere, accanendosi nel minacciare soprattutto i testimoni del matrimonio.
Sia Felicito, che si rifiuta di cedere alle pretese della malavita, che Rigoberto, che cerca di difendere dalle critiche il suo amico prima e, successivamente, la vedova di Ismael, saranno dunque sottoposti a forti pressioni al fine di indurli a recedere dalle loro idee di giustizia.

Nel romanzo vengono ben tratteggiati altri personaggi: Fonchito, il figlio di Rigoberto, cui capita talvolta di incontrare uno sconosciuto la cui presenza preoccupa i suoi genitori, che temono che l’individuo misterioso sia un poco di buono se non addirittura il diavolo. Poi c’è Mabel, l’amante di Felicito, ricattata da un suo giovane ex amante perché diventi sua complice; Adelaide, una donna che ha dei presentimenti che invariabilmente si avverano e a cui si rivolge Felicito quando ha qualche problema; Armida, la vedova di Ismael; Narciso, l’autista di Ismael, scelto come secondo testimone al matrimonio del suo capo; il sergente Lituma della polizia, dotato di grande umanità. Tutti questi personaggi e altri ancora concorrono a dare al lettore un bell’affresco di una fetta di umanità peruviana.

Mario Vargas Llosa è abile, come lo sono spesso i migliori autori sudamericani, a raccontare una storia che nasce da un reale fatto di cronaca. L’autore, infatti, asserisce che l’idea del romanzo gli è venuta leggendo in un giornale il trafiletto di un imprenditore che, rivolgendosi alla mafia, dichiarava il proprio rifiuto a pagare il pizzo.

Interessanti e ironici sono inoltre i dialoghi che riescono a ben caratterizzare i personaggi.

Un romanzo scorrevole che si lascia leggere con piacere e che, come un buon giallo, fa rimanere con il fiato sospeso fino alla conclusione.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: L'eroe discreto
  • Titolo originale: El heroe discreto
  • Autore: Mario Vargas LLosa
  • Traduttore: Federica Niola
  • Editore: Einaudi
  • Data di Pubblicazione: 2013
  • Collana: Supercoralli
  • ISBN-13: 9788806217891
  • Pagine: 385
  • Formato - Prezzo: Rilegato, sovraccoperta - Euro 21,00

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