2 ottobre 2011

L'ultima scimmia sulla Luna - Gianluca Bellizia

Nel 1919 Viktor Tausk, psicanalista slovacco allievo di Freud, pochi giorni prima di suicidarsi pubblica uno studio su una sua paziente, convinta di essere posseduta da un meccanismo elettronico maligno in grado di controllare i suoi pensieri da remoto. La macchina influenzante è ancora oggi un testo fondamentale nello studio delle patologie mentali ed è la prima fonte di ispirazione di questo thriller, in cui la ricerca della soluzione del giallo coincide con un viaggio interiore del protagonista nelle zone più remote dell'io, fino al collasso delle sue convinzioni e di tutto ciò che prima interpretava come reale. Un’espiazione allucinogena: la sua ultima scimmia.

Sullo sfondo la scena hacker italiana e le interconnessioni tecnologiche nel mondo dell’informazione. Un romanzo il cui intreccio funziona da pretesto per inquadrare il condizionamento mediatico nella società moderna, con una scrittura giovane, scorrevole e divertente.

Recensione

L'ultima scimmia sulla Luna, dal titolo evocativo, si propone come un thriller psicologico con qualche spruzzata di fantascienza. In realtà di fantascienza se ne trova poca, psicologia un po' di più, il resto più che thriller di stampo americano è un noir a forte ambientazione urbana, tra distretti di polizia, discoteche, centri sociali e aziende informatiche. L'errore è quello comune di scambiare la tematica dell'informatica e dello sviluppo tecnologico per fantascienza: niente di più fuorviante ed errato. Se la fantascienza presuppone almeno un atto di fede da parte del lettore che non comporti la rottura dell'illusione, in questo romanzo il difficile può esser appena il credere all'ambientazione temporale nell'anno 2003 - che non sembra propriamente azzeccata, in effetti. Più che fantascientifica, l'ambientazione pare, senza mezzi termini, banalmente anacronistica: nel 2003 ci si sentiva avanzati tecnologicamente se si possedeva un cellulare a colori, mentre in questo romanzo compaiono innovazioni difficili da collocare e giustificare. E mentre l'autore mostra di tenere sempre d'occhio il passato dell'Italia, questi anni Duemila sembrano un tempo a se stante.

Volendo tralasciare questi problemi secondari di definizione, la stessa trama, fortemente giallistica, risulta ben presto fiacca e debole: mancano i ritmi serrati tipici del genere, la lettura risulta lenta, molte scene sono puramente incidentali e superflue, e poco adatto risulta l'utilizzo - eccessivamente ricorrente, peraltro - del flashback. L'uso del fuoco multiplo, inoltre, fa sì che il lettore possa arrivare alle giuste conclusioni ancor prima del protagonista, guastando così la lettura.

La sensazione netta è che il romanzo non riesca a farsi inquadrare in un genere, il che a volte è un pregio, ma non in questo caso: ci sono tanti ingredienti che tirano il romanzo verso direzioni diverse. Paradossalmente, più carne viene messa al fuoco e minore è l'entità del piatto finale. Virus informatici, teorie complottistiche, psicoanalisi, bambole supertecnologiche e macchine per il controllo mentale: di tutti questi ingredienti, pochi concorrono a risolvere l'enigma, alcuni vengono addirittura dimenticati. Per non parlare del ruolo della stessa Chiara, il primo personaggio a comparire, personaggio-chiave e parte dell'enigma lei stessa, vede la sua funzione scemare sempre di più. Alla fine si risolve tutto in un giochetto d'inganni che se pure mette in difficoltà un dipartimento di polizia di certo non lo avrebbe fatto con la celebre Jessica Fletcher della serie tv.

E' arrivato a questo punto il momento di spezzare qualche lancia in favore dell'autore: se mediocre risulta essere la capacità di imbastire la storia e gestirne gli ingredienti, altrettanto non si può dire innanzitutto della cura dei personaggi, tutti ottimamente gestiti e caratterizzati. Notevole è la resa del protagonista, con un certo approfondimento psicologico, una cura che tiene anche nei personaggi più secondari, ognuno con il suo background (lo si vede soprattutto nella presentazione dei personaggi). L'ambientazione, che pure non regge il peso della definizione di genere, risulta d'altra parte curata, specie se si pensa al contesto sociale e a quello urbano: vivide pennellate che fanno vedere e vivere Roma al lettore. Il tutto sorretto da uno stile che l'autore può facilmente esibire insieme ad una davvero notevole ricchezza lessicale.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: L'ultima scimmia sulla Luna
  • Autore: Gianluca Bellizia
  • Editore: Delfino
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • ISBN-13: 9788895758060
  • Pagine: 225
  • Formato - Prezzo: E-book - 5,99 Euro

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