6 agosto 2011

Clandestination - Kiril Kirilov Maritchkov

Il Lager è un piazzale di cemento con tanti piccoli garage, circondato dal filo spinato. Si trova vicino Roma, nel giardino della villa di un costruttore italiano. Nei garage ci abitano immigrati soprattutto dall'Est Europa: pagano 100 euro al mese per un posto letto, vivono in condizioni estreme e di giorno lavorano in nero nei cantieri o negli appartamenti dei quartieri "bene". Molti sono clandestini, proprio come Ivan, un giovane laureato in architettura. L'Italia gli sembra un paese libero, pieno di speranze, dove un ragazzo come lui non dovrebbe faticare per vivere. Gli basta poco per capire che le cose non stanno così. Dal Lager, vera e propria prigione a pagamento per clandestini, finisce nelle baracche lungo le rive del Tevere, dove per sopravvivere è costretto ad accettare pericolosi compromessi. Tra sfruttamento, illegalità, omicidi e prostituzione, Ivan viene inghiottito da una spirale di miserie e subumanità che non lascia spazio ai buoni sentimenti. Immigrazione, schiavitù moderne, degrado sociale: un ritratto scomodo del nostro paese, un romanzo crudo e avvincente.

Recensione

Già pubblicato dalla Sovera Edizioni nel 2005, Clandestination viene riproposto da Cooper nel 2010, romanzo d'esordio di un autore bulgaro, ma naturalizzato nel nostro paese (scrive in italiano) e che, come lui stesso ha dichiarato, è basato sulle storie raccolte da lui stesso in qualità di legale dell'Ambasciata bulgara in Italia.

Il protagonista del libro è Ivan, un architetto che, dopo una serie di delusioni e di disavventure, decide di abbandonare il suo paese per tentare l'avventura di una nuova vita in Italia. La fiducia riposta in una agenzia bulgara, che gli aveva promesso un lavoro sicuro, si rivelerà un tragico errore. Una volta arrivato in Italia Ivan si rende conto della truffa di cui è stato vittima. Decide di rimanere e di cercarsi da solo un lavoro. Da questo momento comincerà per lui una serie di tragiche disavventure. Non è in discussione la credibilità delle storie che Maritchkov racconta.

Ciò che ritengo non convincente è la scelta dell'autore di insistere sempre sul registro del dramma sentimentale. Dal momento che il protagonista appare sempre come vittima (e non stentiamo a credere che quasi sempre sia così nella realtà per tutti gli Ivan che tentano la fortuna in Italia) una buona dose di ironia avrebbe certamente giovato al romanzo. La scelta di narrare in terza persona una vicenda incentrata completamente sulla figura del protagonista è, a mio avviso, assai infelice. L'uso della prima persona avrebbe permesso effetti stranianti molto più interessanti. Ne sarebbe potuto uscire una sorta di romanzo picaresco. In questo modo il lettore non entra mai completamente dentro questo personaggio, ma osserva le sue tragiche vicende sempre con un certo distacco. Per questo il romanzo si ferma al livello del documento. E senza dubbio è centrato, sotto questo punto di vista. Se l'intenzione dell'autore era semplicemente quello di documentare attraverso una testimonianza un mondo sconosciuto, parallelo a quello dove vivono i "comuni mortali", se questo era il suo scopo, sicuramente ci è riuscito.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Clandestination
  • Autore: Kiril Kirilov Maritchkov
  • Editore: Cooper
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • Collana: Cooper storie
  • ISBN-13: 9788873941064
  • Pagine: 244
  • Formato - Prezzo: Brossura - 16 euro

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