12 dicembre 2010

Dal libro al film: La mia Africa

La locandina del film

Karen Christentze Dinesen, baronessa von Blixen-Finecke, visse a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo. Nel 1913 decise di partire con il cugino (e fidanzato) barone von Blixen per l'Africa, dove acquistò una fattoria nell'altopiano N'Gong. La comunione con il marito naufragò poco dopo, ma certamente non si può dire lo stesso di quella con la sua terra: Karen Blixen sviluppò un profondo amore per la sua piantagione di caffè, che divenne la sua unica ragione di vita finché una crisi economica non la costrinse tragicamente a tornare in Danimarca. Il ricordo dei quasi vent'anni trascorsi in Kenya non la abbandonò mai: l'autobiografia di Karen è La mia Africa, opera letteraria di impressionante e profonda spontaneità, capace di condurre il lettore per mano in un tuffo vertiginoso nel cuore di una donna e nel cuore di un paese.

Karen Blixen in Kenya

Il libro non possiede struttura né unità: è piuttosto un diario, diviso in cinque sezioni non cronologicamente ordinate, in cui Karen descrive aneddoti delle sue giornate, momenti della vita agraria, nonché usi e costumi delle etnie con cui interagisce, prima tra tutte quella dei timidi Kikuyu, cui la donna presta amorevoli cure mediche e un'istruzione. Ampio spazio viene dato anche alle figure europee

L'edizione originale del libro
che Karen incontra, soprattutto quella del cacciatore Denys Finch Hatton -che morirà tragicamente durante un volo sul suo aeroplano- cui è legata da una profonda amicizia. Ed è su quest'amicizia (probabilmente una relazione romantica, ma il diario non lo esplicita) che il celebre regista Sydney Pollack pone l'enfasi, dando alla luce nel 1985 uno dei film più romantici di tutti i tempi: Out of Africa (La mia Africa).

Il film omonimo è liberamente ispirato all'autobiografia di Karen, ma naturalmente, mancando quest'ultima di un'unità strutturale, diverge sensibilmente dal libro.
Karen (Meryl Streep), in seguito al divorzio dal primo marito, decide di sposare il barone Blixen (Klaus Maria Brandauer) e di acquistare con lui un terreno nell'altopiano N'gong in cui impiantare una fattoria per la produzione di latte. Giunta in Kenya,

Karen (Meryl Streep) e Denys (Robert Redford) in una scena del film
però, scopre che il neomarito ha deciso di avviare invece una piantagione di caffè, nonostante gli sia stato sconsigliato in quanto l'altitudine dell'altopiano non è favorevole alla crescita delle piante. Il suo matrimonio non è lungo né felice: nonostante entrambi l'abbiano concordato per ragioni puramente utilitaristiche (il barone necessitava di denaro e la donna di libertà e di un titolo), Karen scopre di amare veramente il marito, tanto da attraversare per lui il deserto fino al confine per consegnargli provviste e medicine durante la Prima Guerra Mondiale, ma purtroppo così non è per lui, dal momento che la sua indole libertina lo spinge a tradire Karen più e più volte, fino a contagiarle una sifilide che le impedirà di avere figli. La donna deciderà infine di allontanarlo dalla sua vita, e di dedicarsi completamente alla sua piantagione, ai suoi servitori (tra cui il fidatissimo Kamante) e soprattutto all'amicizia di Denys Hatton, (Robert Redford) conosciuto poco dopo il suo arrivo in Kenya durante una malaugurata passeggiata che l'ha
La tomba di Denys in Kenya
condotta faccia a faccia con una leonessa...

Il film, adattato da Kurt Luedtke, può contare su una fotografia spettacolare e su una colonna sonora all'altezza, e ha vinto sette Premi Oscar, tra cui Miglior regia, Miglior fotografia, Miglior sceneggiatura. A un primo impatto potrebbe scoraggiare l'eccessivo romanticismo e sensazionalismo, che glissa volontariamente sul reale (e disastroso) impatto coloniale sul suolo africano. Ma c'è qualcosa di autentico, dietro, un lirismo sentito e profondo in grado di colpire intimamente:

"In Africa avevo una fattoria ai piedi degli altipiani del Ngong. A centocinquanta chilometri più a nord su quegli altipiani passava l'equatore; eravamo a milleottocento metri sul livello del mare. Di giorno si sentiva di essere in alto, vicino al sole, ma i mattini, come la sera, erano limpidi e calmi, e di notte faceva freddo."


Il trailer italiano del film
L'edizione italiana del libro

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