15 dicembre 2009

Agnes Browne, mamma - Brendan O' Carrol

Agnes Browne, trentaquattro anni, bella, proletaria, simpatia irresistibile: cerca lettori. Ha un banco di frutta e verdura al mercato del Jarro, turbolento quartiere popolare di Dublino, sette figli come sette gocce di mercurio e un'autentica venerazione per Cliff Richard. Purtroppo ha anche un marito che lascia i suoi guadagni agli allibratori, per poi rifarsi con lei a suon di ceffoni. Ogni mattina Agnes esce di casa alle cinque per incontrare l'amica Marion e iniziare insieme la giornata, in allegria, e il venerdì sera gioca a bingo, per poi finire al pub davanti a una pinta di birra e un bicchiere di sidro. Ma, un bel giorno, Rosso Browne muore, lei rimane sola e comincia a godersi davvero la vita.

Recensione

"Nessuno fa lo stronzo con i figli di Agnes Browne".

Parole sante. Altrimenti si rischia di fare la fine di Suor Magdalene, sconfitta con ignominia da un ortaggio in barba alla sua austera fermezza, in una delle scene più esilaranti di questo raccontino proletario che si divora in poche ore e lascia a fine lettura quel senso di serenità delle storie semplici e schiette. O'Carrol pesca a piene mani nei ricordi della propria infanzia nei quartieri popolari di Dublino, la cui vita fatta di povertà, mariti ubriaconi, miriadi di figli e l'onnipresente chiesa cattolica è stata più volte immortalata dagli autori irlandesi negli ultimi cinquant'anni.

Qui la prospettiva è però meno melodrammatica e maggiormente interessata a puntare i riflettori sugli aspetti (involontariamente) comici degli eventi; la volontà è quella di far ridere e l'autore ci riesce raccontando la sua storia con onestà e genuinità, esprimendo con poche efficaci parole sia l'ilarità che la drammaticità di certe situazioni. Il rischio è quello di varcare il confine tra la narrazione di un fatto buffo e la presa in giro delle classi popolari, additando con sarcasmo le ingenuità che danno origine a certi equivoci esilaranti.

Mi pare però che l'autore esca indenne da questo pericolo, grazie all'evidente complicità che lo lega ai suoi personaggi e al loro mondo, di cui si sente evidentemente ancora parte. Se a volte c'è della condiscendenza nel narrare gli exploit di Agnes, questa è più che altro la bonaria condiscendenza di un figlio verso una mamma che a volte fa cose strambe, piuttosto che il sarcastico paternalismo di chi ha più cultura verso chi non ce l'ha.

Intendiamoci poi: Agnes Browne non è una melensa Pollyanna che sprona sempre a guardare il lato positivo delle cose, è semplicemente una donna di carattere, pratica e sognatrice, un accattivante mix di saggezza e ingenuità popolare, che con tanta forza di volontà tiene a galla la barca e si guadagna anche un piccolo premio perché alla fine nella vita tante cose non vanno bene ma non va nemmeno tutto male e concedersi qualche sogno ogni tanto male non fa. Si consiglia la lettura sotto Natale, quando l'eccesso zuccheroso del finale è più tollerabile!

Dettagli del libro

  • Titolo: Agnes Browne, mamma
  • Titolo originale: The Mammy
  • Autore: Brendan O'Carrol
  • Traduttore: G. Cenciarelli
  • Editore: Neri Pozza
  • Data di Pubblicazione: 2008
  • Collana: I Narratori
  • ISBN-13: 9788854502505
  • Pagine: 176
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 14,50

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