24 marzo 2014

Listopia: I milleuno libri da leggere almeno una volta nella vita (#861 - 880)

Quante volte ci siamo imbattuti in una di queste liste? La stessa BBC ne aveva stilata una da cento libri (piuttosto faziosa, se volete la mia opinione). Scopo di queste liste, è noto, non è permettere al lettore di scoprire nuovi libri e nuovi autori, bensì distruggere ogni sua pretesa di letterato facendolo sentire oltremodo ignorante per il gran numero di volumi che, a fine lista, scopre di non aver non solo mai letto, ma nemmeno sentito nominare. Noi vi proponiamo questa, pubblicata in volume, che già da diversi anni circola più minacciosamente della videocassetta di The Ring (o di Pootie Tang - questa è pessima, se la capite vergognatevi) distruggendo l'autostima di ogni lettore che credeva di aver letto tutti o la maggior parte dei cosiddetti libri da leggere prima di morire. La lista in questione ha i suoi difetti. Intanto è stata stilata approssimativamente nel 2005, per cui la sezione 2000 risulta incompleta; inoltre mette in lista solo narrativa, ed è eccessivamente sbilanciata su romanzi pubblicati nel corso del 1900, glissando decisamente su quelli pre-Ottocento. Continuiamo con un'altra carrellata di venti romanzi: nel corso degli articoli vedremo quali sono stati pubblicati in Italia e quali risultano ancora inediti.



861. L'idiota - Fëdor Dostoevskij (1868)

Pubblicato nel 1868, è la storia della sconfitta di un uomo "assolutamente buono", il principe Myskin. Un romanzo intricatissimo di avvenimenti, pieno di affetti opposti e di opposti sentimenti morali che dominano tutta l'opera entro cui si agitano bene e male, odio e amore.


862. La pietra di luna - Wilkie Collins (1868)

La Pietra di Luna, prezioso e antico diamante giallo originario dell'India, dopo una serie di avventurose vicissitudini nel corso dei secoli, arriva infine in Inghilterra e viene donato a una giovane nobildonna di nome Rachel Verinder nel giorno del suo diciottesimo compleanno. Il gioiello, di valore inestimabile, scompare in circostanze misteriose quella notte stessa e un famoso investigatore, il sergente Cuff, viene incaricato di risolvere il caso. L'indagine, per quanto accurata, non porta a nessun risultato e causa, anzi, sgomento e confusione sia tra i membri della famiglia che nella servitù. A fare da sfondo a questo giallo c'è una romantica storia d'amore.


863. Piccole donne - Louisa May Alcott (1868)

"Piccole donne" è ambientato nell'America sconvolta dalla guerra di Secessione (1868-1869), ma in realtà il conflitto compare solo marginalmente. La storia, incentrata sulla vita di quattro ragazzine, si svolge in un'atmosfera dolce, incantata, oscurata da piccoli drammi: la mancanza del vestito adatto per una festa, i capelli rovinati da manovre errate, il denaro insufficiente per i propri desideri, i primi problemi d'amore. Il personaggio centrale è Jo, una ragazza indipendente e anticonformista. Questo famosissimo romanzo scritto da Louisa Alcott ha passato i cento anni, ma conserva tuttora una sua fresca vitalità. [La nostra recensione]


864. Thérèse Raquin - Émile Zola (1867)

"Thérèse Raquin", forse il più famoso romanzo di Zola, è la straordinaria, lucidissima analisi di un delitto quasi perfetto. In apparenza la storia è un tipico feuilleton: due amanti, sconvolti dal desiderio carnale, diventano assassini per sbarazzarsi del marito di lei e finiscono travolti dalla precisione della loro stessa macchinazione. Si assiste così a una metamorfosi quasi "chimica" della passione in paura e in egoismo: i due complici sono condannati a restare legati come gemelli siamesi, l'uno saprofita del corpo e dell'anima dell'altro, eppure enormemente distanti, ciascuno perseguendo una sua solitaria quanto vana strategia di salvezza. E dietro all'epilogo moralistico che vede scoccare un inesorabile castigo per i due criminali, si legge piuttosto in filigrana una sorta di insostenibile pesantezza del crimine per due creature fondamentalmente fragili e pavide. Qui per la prima volta nella letteratura un personaggio di fantasia viene esplicitamente trattato come un caso clinico: "In Thérèse Raquin", ammette Zola, "ho voluto studiare dei temperamenti e non dei caratteri [...] ho semplicemente fatto su due corpi vivi ciò che i chirurghi fanno su dei cadaveri".


865. Le ultime cronache dal Barset - Anthony Trollope (1867)

Con Le ultime cronache del Barset si chiude il ciclo dell'immaginaria contea inglese - il Barsetshire appunto - inventata da Anthony Trollope, "il più tipico rappresentante del romanzo vittoriano" (Mario Praz). Al centro del romanzo, come degli altri cinque che completano la saga, campeggiano scelte vicende cardinali, fuochi di orbite ellittiche. Qui è il caso del Reverendo Crawley, devoto ed erudito, ma afflitto da un'insopportabile fila di disgrazie - e prima di tutte l'indegna povertà -, accusato di essersi indebitamente appropriato di un piccolo assegno. Nemmeno l'ecclesiastico, psichicamente stremato, riesce a ricostruire in modo coerente la vicenda, che si affianca a due storie d'amore parallele e dal diverso esito. Al momento della scomparsa dell'assegno, il Maggiore Grantly stava per chiedere la mano della figlia del reverendo, la mite Grace Crawley, ed è immaginabile quanti e quali contrasti incontrerà la loro unione. Grace è amica e confidente dell'intransigente Lily Dale, giovane incapace di superare il passato per accettare la proposta di Johnny Eames che la ama intensamente e che diventerà l'eroe positivo della tragedia, il risolutore non premiato. Da questi drammi perbene partono le correnti principali del romanzo, che riversano incessanti conseguenze su tutti i legami umani che contano.


866. Viaggio al centro della Terra - Jules Verne (1866)

Un antico e misterioso documento scritto da uno scienziato e rinvenuto per caso; il sogno di giungere al centro della Terra; la lotta con un rivale privo di scrupoli; la spaventosa solitudine degli abissi; l'incontro con animali preistorici; un oceano immenso che condurrà i protagonisti al centro della Terra e a una soluzione imprevedibile.


867. Delitto e castigo - Fëdor Dostoevskij (1866)

Il giovane Raskòlnikov, abbandonati gli studi, decide di uccidere una vecchia usuraia per dimostrare a sé stesso di essere un uomo "eccezionale", al di là del bene e del male. Rimasto travolto dal proprio atto e tormentato dalla coscienza del fallimento, si consegna spontaneamente alla giustizia, cedendo a quella stessa norma che credeva di poter travalicare. Incentrato su un unico personaggio - l'omicida Raskòlnikov - e concepito da Dostoevskij per "scavare a fondo tutti i problemi" dello spirito umano, il romanzo si popola tuttavia di molteplici figure, ognuna delle quali possiede una propria autonomia e compiutezza. Sullo sfondo, una città fantasma, San Pietroburgo, teatro infernale di un'umanità disperata, simbolo di un mondo sul ciglio dell'abisso.


868. Alice nel paese delle meraviglie - Lewis Carroll (1865)

Come un’innocente gita al fiume può trasformarsi nella più inimmaginabile avventura della letteratura europea? Semplicemente inseguendo un coniglio bianco con un panciotto e un orologio da taschino. Comincia così, senza stupore, il viaggio di Alice nel paese delle meraviglie, uno strano mondo abitato da animali parlanti e stizzosi, sorridenti e sentenziosi. Ma la sua storia non è solo il capolavoro fiabesco che tutti hanno conosciuto, è anche una fitta trama di significati nascosti e palesi nonsensi, imbastita per scardinare le logiche anguste dei precetti morali. Il viaggio di Alice diventa così occasione, per adulti e bambini, di scoprire la luminosa mutevolezza di tutte le cose. [La nostra recensione]


869. Il nostro comune amico - Charles Dickens (1864)

Due vicende s'intrecciano: quella del giovane Harmon, legittimo erede delle fortune paterne di cui non riesce a entrare in possesso, e la storia dell'avvocato Eugene innamorato di Lizzy. Fra tentati omicidi, cadaveri ripescati nel Tamigi, clausole legali e riconciliazioni finali, l'atmosfera del romanzo è dominata dal cupido potere del denaro. L'opera dickensiana è presentata qui con una nuova introduzione e le note al testo a cura di Carlo Pagetti. [La nostra recensione]


870. Lo zio Silas - J. Sheridan Le Fanu (1864)

Maud Knolleys è figlia e unica erede di un possidente ricco ed eccentrico che vive una vita in assoluta segregazione; quando il padre muore, viene affidata alla custodia dello Zio Silas. Questi cadde in disgrazia anni prima, quando un uomo a cui doveva un'ingente quantità di denaro morì a casa del debitore, suscitando i pettegolezzi dei vicini, che insinuarono si fosse trattato di omicidio e non di suicidio. Maud sarà sotto la tutela dello zio fino a quando non diventerà maggiorenne e, se dovesse morire prima di quella data, Silas erediterà ogni sua proprietà... Pubblicato nel 1864, "Uncle Silas", fu il primo romanzo dell'irlandese Sheridan Le Fanu ad ottenere grande successo in Inghilterra, ed è unanimemente considerato la sua opera migliore e uno dei grandi capolavori della letteratura gotica, precursore dei moderni thriller psicologici.


871. Memorie dal sottosuolo - Fëdor Dostoevskij (1864)

Nella prima parte, "Il sottosuolo", il protagonista racconta la sua infanzia e la formazione della personalità più nascosta (il sottosuolo per l'appunto). Nella seconda, "A proposito della neve fradicia", ripercorre alcuni episodi della sua vita dove più emerge il "sottosuolo". Segue alcuni compagni di scuola ad una cena, sfoga poi l'amarezza per le offese subite su Liza, una prostituta incontrata in una casa di tolleranza, mostrandole con durezza che cosa l'aspetta nel futuro. Dopo qualche giorno Liza ritorna da lui col desiderio di una vita pura, ma viene trattata con disprezzo e volgarità. Per umiliarla le mette in mano un biglietto da cinque rubli, che poi ritroverà sul suo tavolo quando la donna se ne sarà andata, testimonianza della grande dignità di Liza.


872. Bambini acquatici - Charles Kingsley (1863)

"Bambini acquatici" narra la storia del piccolo Tom, uno spazzacamino maltrattato e sfruttato dal suo padrone. Quando viene condotto a pulire i camini di una grande residenza gentilizia, Tom si perde tra i numerosi comignoli e finisce nella stanza di Ellie, una bellissima bambina che dorme nel suo letto. Inseguito da padroni, serve, maggiordomi e cani che lo credono un ladro, fugge, si perde in un bosco e infine inciampa cadendo in un fiume. È allora che le fate lo trasformano in un bambino acquatico e lui si ritrova a vivere le più incredibili avventure. All'inizio passa il tempo a fare dispetti a ogni tipo di creatura acquatica, ma poi, dopo l'incontro con la fata Ciò-che-fate-avrete, impara a rispettarle e inizia il suo viaggio alla ricerca degli altri bambini acquatici. E quando incontra la fata Fate-agli-altri-ciò-che-vorreste-fosse-fatto-a-voi, si imbatte in nutrie saccenti, granchi impauriti, trote smemorate e fanatiche libellule, e incontra la piccola Ellie, a sua volta divenuta una bambina acquatica. Lei gli farà da maestra e lo spingerà a intraprendere il grande viaggio che ogni bambino deve compiere per diventare adulto.


873. I miserabili - Victor Hugo (1862)

Meditato dall'autore fin dal 1845, I miserabili vide la luce solo nel 1862: diciassette anni impiegò infatti Hugo per scrivere e pubblicare quello che egli stesso riteneva il suo capolavoro, il punto culminante della sua già monumentale opera. Accolto freddamente dalla critica - con la sola, notevolissima eccezione di Rimbaud che ne parlò come di "un vero poema" -, il romanzo ottenne invece una strepitosa fortuna di pubblico: 3500 copie vendute in poche ore, collette popolari per acquistarlo, un vero e proprio movimento d'opinione che fece preoccupare seriamente il regime di Napoleone III, per non parlare delle innumerevoli traduzioni e riedizioni, versioni cinematografiche e teatrali, fumetti... Un successo vasto e durevole, dovuto alla straordinaria capacità di Hugo di sintetizzare la sua vocazione poetico-simbolica e quella realistico-sociale, dando così vita a un'opera in cui le vicende dei tanti, indimenticabili personaggi si intrecciano con la storia del popolo di Parigi e la rievocazione dei momenti cruciali della sua epopea, dalla battaglia di Waterloo ai moti insurrezionali del 1832.


874. Padri e figli - Ivan Turgenev (1862)

Quando nella casa di campagna di Nikolaj Kirsanov arriva il figlio Arkadij con l'amico Evgenij Bazarov, si delinea subito il conflitto tra vecchie e nuove generazioni. Evgenij è un giovane medico, fiducioso solo nelle scienze sperimentali, un nichilista, lo definisce l'autore, con un termine che avrebbe poi avuto grande fortuna. Le sue idee turbano Kirsanov e irritano suo fratello, lo scettico Pavel. In una città vicina i due incontrano la bella vedova Anna Odincova di cui Bazarov si innamora, ma da cui è rifiutato. Dopo un duello con Pavel, Evgenij contrae, durante un'autopsia, un'infezione che non vuole curare e muore assistito da Anna, con pietà, ma senza amore.


875. La bella storia di Silas Marner - George Eliot (1861)

La bella storia di Silas Marner (Silas Marner, the Weaver of Raveloe, il tessitore di Raveloe), più che un vero romanzo può considerarsi una lunga novella. Al centro della vicenda è la figura di Silas. metodista convinto ed entusiasta che le circostanze inducono a perder fede nella provvidenza. Ma egli non è uomo capace di vivere senza qualcosa in cui credere, a cui dedicarsi completamente, ed ecco subentrare in luogo della fede religiosa e dell'idillico affetto per la fidanzata, una passione quanto mai terrena e pericolosa, l'amore per il denaro, l'oro con cui la gente di Raveloe lo paga per il suo lavoro di tessitore. Il giorno, però, in cui anche l'oggetto di questo suo attaccamento vien meno - il denaro gli è rubato - la ragione sembra vacillargli. Ma sulla sua strada deserta ritorna la speranza: Eppie, una piccola trovatella, assume nella vita del tessitore un'importanza ben superiore a quella del denaro perso.


876. Grandi speranze - Charles Dickens (1860)

Philip, detto Pip, avviato a diventare fabbro del villaggio, si trova a possedere una ingente somma di denaro, donatagli da un misterioso benefattore che lui crede essere Miss Havisham, una donna eccentrica che da quando vive a Londra va talvolta a trovare. La Havisham ha come protetta una ragazza, Estella, che educa con lo scopo di far soffrire gli uomini per vendicarsi di essere stata abbandonata il giorno delle nozze, ragazza di cui Pim si innamora. Si scopre che il vero benefattore è il forzato Magwitch che un giorno Pip aveva aiutato che è anche il padre di Estella. La ragazza farà poi un infelice matrimonio, mentre il denaro di Magwitch sarà incamerato dallo stato. Pip fa ritorno al villaggio dove riprende a frequentare una Estella molto cambiata.


877. On the Eve - Ivan Turgenev (1860)

This is a pre-1923 historical reproduction that was curated for quality. Quality assurance was conducted on each of these books in an attempt to remove books with imperfections introduced by the digitization process. Though we have made best efforts - the books may have occasional errors that do not impede the reading experience. We believe this work is culturally important and have elected to bring the book back into print as part of our continuing commitment to the preservation of printed works worldwide.


878. Castle Richmond - Anthony Trollope (1860)

"Castle Richmond" is a drama of blackmail, disinheritance and romance set in Ireland. As the Fitzgerald family struggle to keep possession of their home, the castle of the book's title, Herbert Fitzgerald and his handsome cousin Owen pursue and fall in love with the same woman, Lady Clara Desmond, whose widowed mother herself has secret designs on Owen. Beyond these intrigues up at the great houses of the Anglo-Irish aristocracy lies an Ireland devastated by the 1845-9 famine, scandal which Trollope does not confront but which none less haunts his novel.


879. Il mulino sulla Floss - George Eliot (1860)

Pubblicato nel 1860, quando il periodo della seconda grande stagione del romanzo inglese raggiungeva il suo acme, Il mulino sulla Floss appare, a una lettura moderna, come uno dei più coerenti e sferzanti romanzi femministi. A più di un secolo di distanza, il destino e la figura di Maggie Tulliver, la protagonista femminile del romanzo, sono infatti emblematici della situazione della condizione femminile. Attraverso le vicende di Maggie, George Eliot afferma che per una donna autentica, che rifiuti cioè di venire meno a se stessa, non c'è letteralmente spazio vitale. La "lovingi, bigsouled", la magnanima protagonista è condannata infatti dalle anguste norme della società in cui vive, dall'implacabile "rettitudine" di quanti la circondano (non escluso l'amatissimo fratello Tom), che le tolgono via via ogni possibilità di amare. Tragico e solenne nel suo assunto più che mai attuale, Il mulino sulla Floss, con il suo stile limpido e pacato, è giustamente considerato dalla critica il capolavoro di George Eliot.


880. La donna in bianco - Wilkie Collins (1860)

Quale terribile segreto nasconde la misteriosa figura femminile che si aggira per le buie strade di Londra? Questo è solo il primo di una serie di intrighi, apparizioni e sparizioni, delitti e scambi di identità che compongono la trama de "La donna in bianco". Nel 1860 Charles Dickens pubblicò il romanzo a puntate sulla sua rivista "All the Year Round", suscitando uno straordinario interesse nel pubblico che seguì per un intero anno le vicende della sventurata Anne Catherick e quelle degli altri personaggi, descritti con impareggiabile abilità psicologica, come l'impavida Marian Halcombe, il coraggioso Walter Hartright e l'affascinante quanto ambiguo conte Fosco. È passato un secolo e mezzo e le cose non sono cambiate. Anche il lettore moderno più smaliziato non può che rimanere piacevolmente intrappolato negli ingranaggi di questo romanzo che ha segnato per sempre la tradizione del mistery, facendo guadagnare al suo autore l'attributo di "padre del poliziesco moderno".

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