10 marzo 2014

Il signore della neve e delle ombre - Sarah Ash

Allevato da una madre protettiva al confortante calore del Sud, Gavril Andar non sa nulla del padre o della terribile eredità che questi gli ha lasciato. Ma non dovrà attendere molto prima che il destino lo travolga. Quando il signore del gelido regno di Azhkendir, un uomo nelle cui vene scorre il sangue ardente del guerriero-dragone conosciuto col nome di Drakhoul, viene assassinato, i suoi soldati decidono di rapirne il figlio, Gavril, perché compia la vendetta che bramano. Il giovane imparerà presto che diventare un Drakhaon non significa solo salire al trono di Azhkendir, ma anche trasformarsi in un essere di straordinaria forza e potenza, una creatura che ha bisogno del sangue di innocenti per poter sopravvivere. Avrà allora inizio la battaglia di Gavril per la sua anima umana, mentre la sua vita e il suo regno sono minacciati da temibili forze in agguato ormai da lungo tempo. Combinando il meglio della tradizione del genere fantasy con il suo punto di vista unico, Sarah Ash ci regala una nuova saga con un’avventura epica e personaggi indimenticabili. Una storia ambientata in un mondo scosso da intrighi politici, magia e passioni, tra luce e oscurità.

Recensione

La casa editrice romana Gargoyle Books ci presenta Il Signore della Neve e delle Ombre, primo dei tre romanzi di Sarah Ash che compongono il ciclo de Le lacrime di Artamon.
Nel libro vengono narrate le avventure di un giovane pittore, Gavril, che vive nella regione della Smarna, un luogo soleggiato e tranquillo. L’amato paesaggio verrà purtroppo sostituito dagli spazi nevosi e gelidi del Nord, quando il ragazzo viene rapito da un gruppo di guerrieri del regno di Azhkendir facendogli scoprire di essere figlio del Drakhaon e dunque erede al trono della desolata Azhkendir. Sarà qui infatti che dovrà forzatamente recarsi subito dopo la morte del padre, assassinato in seguito a loschi intrighi politici; costretto ad adeguarsi ai costumi di un popolo barbaro Gavril si troverà coinvolto in qualcosa molto più grande di lui.
Regno antagonista in questa difficile disputa è quello di Tielen, che vuole la supremazia sull’Azhkendir e sul Muscobar, patria della bella Astasia, duchessina di cui Gavril è innamorato. Insieme all’Azhkendir, Gavril erediterà dal padre poteri enormi legati alla trasformazione del suo corpo in un demone con la forma di un drago che si ciba di anime innocenti. Gavril combatterà per non perdere la sua umanità una lotta estenuante. Con l’aiuto di Kiukiu una ragazzina con poteri magici legati alla musica e di un altro alleato, Gavril affronterà gli ostacoli che gli si presenteranno, lottando sia contro i suoi nemici che contro la sua duplice natura di uomo e di mostro.

Un fantasy avvincente nell’idea, fatto di regni in lotta fra loro, storie d’amore tra membri di famiglie nemiche, scienziati misteriosi che altro non sono che stregoni o monaci guaritori e persino personaggi in grado di resuscitare i morti, vago riferimento alla penna di George Martin.
Un calderone di accadimenti, vicende, personaggi e magia, il tutto ben dosato, a volte centellinato direi, visto che molte descrizioni e diversi personaggi non vengono affatto approfonditi. Sarà perché la Ash ha voluto lasciare il meglio per i libri successivi? Non saprei dirlo, ma so con certezza che le varie carenze riscontrate e il linguaggio alle volte davvero poco pertinente (colpa della traduzione italiana?), hanno infastidito la mia lettura e l’hanno rallentata.
Il signore della neve e delle ombre è un fantasy, ambientato quindi in un mondo inesistente con elementi straordinari se paragonati alla realtà di tutti i giorni, pertanto risulta poco sensato l’inserimento di riferimenti alla nostra quotidianità in espressioni come “giardini all’italiana” o “illuminato come un luna park”. Mi sembra fuori luogo la scelta di vocaboli del genere quando si descrive un regno con leggi, ambientazioni, personaggi e atmosfere tutt’altro che reali.
Altra nota dolente e abbastanza confusa è la descrizione che la Ash fornisce di Rossiya, il continente in cui sorgono Azhkendir, Tielen e Muscobar. Per orientarci, abbiamo soltanto una cartina a inizio volume e qualche descrizione geografica del luogo, non compaiono però riferimenti che coinvolgano la popolazione che lo abita a eccezione del popolo dell’Azhkendir, verso il quale la scrittrice spende qualche parola in più: sappiamo che credono negli spiriti dei defunti e di un loro possibile ritorno, visto però in maniera nefasta. I protagonisti, spesso distanti dalle tradizioni dell’Azhkendir, credono in entità di cui però non ci è dato sapere nulla, così come nulla è spiegato riguardo alla divinità al cui servizio opera la congregazione di monaci che vive in queste terre. Una scelta ben ponderata in previsione del prossimo tomo? Non saprei dirlo ma indubbiamente i punti interrogativi lasciati in sospeso sono molti e vanno a scapito della comprensione della storia.
Anche la descrizione politica dei regni non è chiara perché poco approfondita, ciò che sappiamo è che il continente era riunito sotto l’Imperatore Artamon, alla sua morte le diverse casate si contesero il potere, senza riuscir mai a prendere il sopravvento l’una sull’altra. Troviamo di fatto diversi regnanti con nomi differenti: Drakhaon. Principe, Granduca ma nessuna spiegazione sull’organizzazione politica o sulle cause che ci spiegano l’uso di tali onorificenze.
Apprezzabile, invece,la mossa di non inserire scene truculente o comunque in linea con i fantasy più famosi. Non posso affermare che il libro non mi sia piaciuto nella sua totalità, ma indubbiamente, aspetto la lettura degli altri tomi per avere un quadro più chiaro e completo della saga.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Il signore della neve e delle ombre
  • Titolo originale: Lord of snow and shadows
  • Autore: Sarah Ash
  • Traduttore: Stefania Minacapelli
  • Editore: Gargoyle
  • Data di Pubblicazione: Ottobre 2013
  • ISBN-13: 978-88-98172-11-5
  • Pagine: 601
  • Formato - Prezzo:Copertina rigida - Euro 19,90

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