30 gennaio 2014

Tre passi nel delirio - Herbert Zambelli


Un misterioso e lucido sicario, fuggito dalla malavita e da un tragico amore, prima di dover terminare lui stesso i propri giorni accetta di lavorare come “Dispensatore della Morte” per conto della nera Signora, accelerando senza alcuna pietà la dipartita delle sue vittime, ignari abitanti di uno spettrale paese su cui grava un'atavica maledizione. Un apocalittico giustiziere in preda alla schizofrenia e al delirio di onnipotenza tortura ed uccide crudelmente i suoi malcapitati capri espiatori, convinto di dover ripulire il mondo da tutti coloro che lo inquinano con il suo stesso innominabile virus. 
L'assassino scaltro, meticoloso e quasi perfetto di un ricco conte dovrà fare i conti con l'abilità investigativa di un grande commissario e con il geniale acume di un medico legale, che tenteranno di risolvere l'intricatissimo caso fino a cadere nelle mani dell'insospettabile killer... 
Personaggi all'apparenza diversi, ma che tra immaginazione e realtà si scopriranno intrecciati indissolubilmente in un unico terribile destino. Tre storie in una, che attraversando con maestria il delirio, la follia e i più orribili crimini che che la mente umana riesca a partorire, come scatole cinesi cattureranno il lettore in un gioco ad alta tensione tra incubi, indizi, simboli, false piste e colpi di scena mozzafiato.
Finché, forse, giustizia sarà fatta e tutto sembrerà tornare al suo posto... o finché la nera Signora deciderà di mischiare nuovamente il suo mazzo di carte per preparare un epilogo inquietante e inaspettato.

Recensione

Un titolo come Tre passi nel delirio sa essere di effetto, ma può anche essere pericoloso per le alte aspettative che suscita l'omaggio al maestro dell'horror Poe (e al celebre film composito del 1968). Basta poco tuttavia per rendersi conto delle capacità dell'autore, per l'originalità dell'ambientazione e l'incastro narrativo.
I tre racconti di Zambelli compongono un quadro variopinto, che spazia dal poliziesco al noir all'horror più truculento e a quello più soprannaturale, pur nello spazio molto limitato dell'ambientazione, la grande piccola provincia italiana. Il primo racconto, Il marchio, è quello più soprannaturale; segue la vicenda di un ex sicario di professione, che viene inaspettatamente richiamato in servizio da una forza più grande di lui. Tutto il racconto è un incastro di flashback, che concorrono a definire un profilo psicologico intrigante, che arricchisce un racconto dal ritmo incalzante. La trasfigurazione del killer in giustiziere è specchio deformante, e mai più realistico, di un paese in cui i gatti randagi finiscono schiacciati dalle auto in corsa, in cui un licenziamento scatena una strage e le pareti domestiche raccontano più segreti di un vecchio castello. Il secondo racconto e il terzo, che hanno luogo nella medesima cornice del primo, sono maggiormente intrecciati, presentando spesso due punti di vista diversi di uno stesso evento. Virus ha tinte più realistiche e si presenta come un noir a sfondo religioso; se l'epilogo è facilmente intuibile (a causa, forse, della limitatezza dello scenario e dei personaggi coinvolti), il piacere della lettura proviene da una critica sociale che si fa più pressante, soprattutto nel rigore morale del protagonista, il commissario Inverni, fermamente impegnato a difendere la dignità di una giovane coppia di omosessuali, il cui brutale omicidio apre il racconto. Infine, Illusioni, che come suggerisce il titolo è un gioco di inganni anche ai fini del lettore, e che conduce poi all'epilogo che riunisce i fili dei tre racconti.
Il punto di forza mi sembra risiedere nel difficile compromesso tra adesione alla narrativa di genere e stile originale: anche se Zambelli propone situazioni trite e ritrite, il soddisfacente livello di scrittura, le tinte e le atmosfere permettono di regalare al lettore un'esperienza di lettura travolgente, che va ben oltre la semplice curiosità per lo scioglimento del mistero. A dare carattere ai racconti è il ricorrere di certi elementi e temi: il doppio volto di alcuni personaggi, l'elemento del gioco d'azzardo (il vizio del Conte del terzo racconto, ad esempio). Punto debole è la limitata ambientazione, soprattutto quella poliziesca.
Tirando le somme, un esordio piuttosto soddisfacente e promettente, con margini di miglioramento.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Tre passi nel delirio
  • Autore: Herbert Zambelli
  • Editore: Edizioni Galassia Arte
  • Data di Pubblicazione: 2013
  • Collana: Narrativa
  • ISBN-13: 9788868310103
  • Pagine: 149
  • Formato - Prezzo: Brossura - 15,00 Euro 

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