28 giugno 2009

Ci sono bambini a zigzag - David Grossman

Per i suoi 13 anni, a Nono viene offerto un viaggio in treno da Gerusalemme ad Haifa. A organizzarlo sono il padre, un celebre detective, e la sua compagna. Ma il viaggio si trasforma in una serie di imprevisti e avventure orchestrate da clown, mangiatori di fuoco, e dall'elegantissimo Felix, un ladro internazionale che rapisce Nono e, su una favolosa Bugatti, lo porta a conoscere la grande diva Lola. Perché quei due mostrano di sapere tante cose su sua madre? Nono ne è ovviamente affascinato e li seguirà in altre fantastiche avventure prima di scoprire che si tratta dei nonni che non ha mai conosciuto. Da loro verrà finalmente a sapere la vera storia dei suoi genitori.

Recensione

Non avevo mai letto nulla di Grossman e questo libro mi ha attirato essenzialmente per il suo titolo curioso. Non sapevo nulla e mi sono rifiutata di leggere la quarta di copertina per non bruciarmi la sorpresa e ho notato in effetti che il riassunto della trama è piuttosto spoileroso. Non eccessivamente, se si pensa che la trama è piuttosto scontata e non offre molti colpi di scena che non siano stati ampiamente annunciati.

Ci sono bambini a zigzag è un libro per ragazzi che però offre numerosi spunti di riflessione anche agli adulti, anche perché il fantastico viaggio di Nono, tredicenne, è poi raccontato da un Nono adulto a una trentina di anni di distanza dai fatti. Nono è un bambino a "zigzag", diviso tra la tendenza a comportarsi come un piccolo delinquente e quella a seguire il proprio profondo senso della giustizia, che si trova a muoversi all'interno di un mondo onirico e fantastico costituito dal suo nucleo famigliare (il padre poliziotto e una Gabi, ossia la segretaria del padre che gli ha fatto da madre) e dalla famiglia della madre scomparsa, Zohara, costituita di personaggi bizzarri e romanzeschi come un nonno ladro gentiluomo di fama internazionale e una nonna prima attrice del teatro di Tel Aviv.
Il percorso lo condurrà ad andare in cerca dell'eredità della madre, riflettendo sulla componente "genetica" del proprio carattere e sull'influenza invece dell'educazione ricevuta, mostrandosi infine molto più simile alla sua "Gabi", una sorta di madre adottiva, piuttosto che a Zohara. Il percorso lo condurrà ad andare in cerca dell'eredità della madre, riflettendo sulla componente "genetica" del proprio carattere e sull'influenza invece dell'educazione ricevuta, mostrandosi infine molto più simile alla sua "Gabi", una sorta di madre adottiva, piuttosto che a Zohara.

Pur essendo un libro breve, ho trovato molto gustosi i flashback all'interno della narrazione, che arricchiscono senza appesantire e allo stesso tempo lo svolgersi semplice e piano della vicenda fino alla sua risoluzione. Un libro che ho trovato delizioso e ho letto tutto d'un fiato.

Dettagli del libro

  • Titolo: Ci sono bambini a zigzag
  • Titolo originale: He ag-zag kid
  • Autore: David Grossman
  • Traduttore: Sarah Kaminski ed Elena Loewenthal
  • Editore: Mondadori
  • Data di Pubblicazione: 1997
  • Collana: Oscar scrittori del Novecento
  • ISBN-13: 9788804569497
  • Pagine: 332
  • Formato - Prezzo: Brossura - 8,40 Euro

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